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Aree verdi modenesi: nuovo tipo di gestione per la cura di questi spazi


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Il Comune di Modena ha un patrimonio di quasi 9 milioni di metri quadrati di verde urbano — in media 50 per abitante – ma “l’attuale situazione economica e i tagli agli enti locali richiederanno un nuovo tipo di gestione per la cura di questi spazi”. Lo ha detto l’assessore comunale all’Ambiente Simona Arletti aprendo questa mattina, nel teatro della Fondazione san Carlo, il convegno nazionale “Il verde e la città”, organizzato dal Comune di Modena, dal Comune di Bolzano, dall’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della Provincia di Modena, dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali, dal Coordinamento Agende 21 locali Italiane e dalla Rete italiana città sane.

“Per continuare a usufruire di ampie aree verdi e sostenerne i costi dovremo orientarci verso un nuovo tipo di gestione che divida il verde urbano dal verde di vicinato”, ha spiegato Arletti. “Con il primo intendo i parchi e le aree di forestazione urbana, che dovranno rimanere a carico della gestione comunale con il grande supporto dei volontari che operano da anni al nostro fianco. Saremo costretti a chiedere che le aree di vicinato e le piccole zone di verde condominiale vengano prese in cura direttamente dai proprietari degli appartamenti e da chi ne usufruisce all’interno del quartiere, trasformandole in zone di verde privato ad uso pubblico”.

Per Modena, la gestione delle aree verdi realizzata con il volontariato non è un’esperienza nuova e nelle Circoscrizioni esistono già gruppi di cittadini che si occupano della pulizia e della manutenzione. “E’ grazie a questo – ha concluso Arletti – che con poco più di 2 milioni 300 mila euro gestiamo quasi 9 milioni di metri quadrati di verde”.