Personalmente non ho mai pensato di attribuire agli studenti che hanno manifestato, cattiva fede: penso che comunque attivarsi per provare a cambiare quello che si ritiene sbagliato sia segno di impegno, pur non condividendo la loro posizione sulla riforma della scuola. Credo anche che giustamente i giovani vadano ascoltati, come ha fatto ad esempio l’assessore Provinciale Malaguti, che ha ricevuto e ascoltato i manifestanti.
Diverso invece è andare in piazza a protestare contro una riforma avendo non un ruolo di partito, neppure un semplice ruolo elettivo, ma un compito da amministratore, e come tale rappresentante di tutta la città, anche di quella che magari ritiene il lavoro del Governo Berlusconi accettabile, o addirittura positivo. Quale sarà oggi il sentimento di questa parte della città? E’ giusto che metà della città non si senta rappresentata, anzi si senta osteggiata da chi governa? Pur conservando le proprie idee, credo che chi governa Modena dovrebbe avere sempre presente di essere stato eletto da una parte, ma di rappresentare tutti. E sarebbe stato un gesto rispettoso tenerne conto prima di partecipare ad una manifestazione di piazza.
La differenza fra ascolto e protesta è tangibile, e non indifferente. Su questo inviterei l’assessore alla riflessione, fuori dalle polemiche personali, e dagli attacchi strumentali.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)