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Area nord Reggio: in Municipio l’incontro seminariale con il prof.Gardner, il Sindaco e i responsabili dei gruppi di lavoro

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Il professor Howard Gardner, direttore di Harvard Project Zero e studioso dei nidi e delle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia, ha partecipato stasera in Municipio al seminario dedicato al nuovo modello di sviluppo di Reggio, incentrato sulle competenze distintive della città e l’economia della conoscenza, lanciato dal sindaco Graziano Delrio con gli Stati generali. Un modello che individua nell’Area nord della città una grande risorsa territoriale al servizio di questa visione strategica, una “porta verso la modernità”.

Lo studioso di Harvard, noto per la sua teoria sulle intelligenze multiple, ha accettato la proposta rivoltagli dal sindaco nei mesi scorsi di dare il proprio contributo in virtù della conoscenza della città e per il significato importantissimo che Reggio ha rappresentato per i suoi studi. Gli altri “saggi”, personalità internazionali amiche di Reggio, che esprimano valutazioni e consigli nel percorso sul futuro della città intrapreso dall’Amministrazione, ha spiegato stasera il sindaco Delrio introducendo i lavori, sono il professor Romano Prodi e il premio nobel per l’economia James Heckman.

“Ci confrontiamo in questo tempo – ha detto fra l’altro il sindaco Delrio – con la crisi economica più grave dagli anni Trenta e nello stesso tempo con una forte competizione territoriale, nel Reggiano con un basso incremento del Pil e un limitato tasso di scolarizzazione di livello universitario, che si riflette anche nella incapacità nel creare nuovi lavori. Nello stesso tempo, la nostra comunità è forte di un’etica della responsabilità e del lavoro, quasi di una religiosità del lavoro, risorsa di rilevante importanza per lo sviluppo. Riteniamo che Reggio possa competere, non rassegnandosi alla ‘chiusura’, ma facendo leva sulle proprie competenze distintive, le proprie eccellenze consolidate e nuove. Fra queste ultime includo l’interculturalità, indicata da più parti in modo autorevole quale fattore di competitività. Possiamo competere innovando il nostro modello economico, che definirei Emiliano-Europeo, dove con Emiliano indichiamo la tradizione e il capitale sociale, e con Europeo appunto il valore innovativo delle nostre scelte condivise”.

Gli obiettivi di sviluppo di Reggio, posti dal sindaco sono: crescere ulteriormente come centro di riferimento ed essere tra i primi cinque al mondo sulle competenze nell’educazione prescolare e scolare; un modello di sviluppo sostenibile, incentrato sulle filiere di eccellenza e tra queste primariamente quelle della meccatronica e delle energie intelligenti ed essere tra le prime cinque città in Europa in questi settori”.

I responsabili dei Gruppi di lavoro sull’Area nord – corrispondenti alle competenze distintive: educazione, energie rinnovabili e bioedilizia, meccatronica, e che hanno lavorato sulla base delle indicazioni di Masterplan – hanno poi presentato e discusso con Gardner lo stato di avanzamento dei lavori di progetto e proposta, con l’obiettivo comune di dare forte impulso all’economia della conoscenza.

Sono quindi intervenuti i responsabili dei tre gruppi di progetto: Andrea Viero direttore generale (gruppo Energie rinnovabili), Carla Rinaldi presidente di Reggio Children (gruppo Educazione) e Aimone Storchi presidente Club Meccatronica (gruppo Meccatronica).

Erano presenti inoltre gli assessori Mimmo Spadoni, Paolo Gandolfi, Graziano Grasselli e Ugo Ferrari; il direttore generale del Comune, Mauro Bonaretti; il direttore dell’area Pianificazione strategica Massimo Magnani; il presidente di Industriali, Stefano Landi e il direttore Giovanni Roveda; il prorettore dell’Università di Modena e Reggio Luigi Grasselli e Claudia Giudici presidente Istituzione Nidi e scuole d’infanzia, vari dirigenti del Comune.