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Sassuolo: il Consiglio comunale respinge il DAT


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Niente registro comunale delle dichiarazioni anticipate di fine trattamento. Non a Sassuolo, almeno: il Consiglio comunale, dopo una seduta fiume conclusasi a notte alta, ha infatti respinto le proposte di delibera di iniziativa popolare presentata da quattrocento cittadini, la delibera integrata da un maxiemenedamento del partito democratico e un ulteriore emendamento sottoposto al consiglio da Sandro Morini. La materia del contendere, sulle quali maggioranza e opposizione si confrontavano in commissione da mesi, verteva sulla possibilità di istituire, anche a Sassuolo, il registro delle dichiarazioni di fine trattamento, ovvero il cosiddetto testamento biologico: tema etico e politico, ancor prima che burocratico/organizzativo, che ha chiamato in causa “anche a titolo personale” oltre due terzi del consiglio (ventuno gli interventi) che tuttavia hanno solo in parte spostato equilibri già consolidati, con la maggioranza che ha respinto tutte e tre le proposte ma con maggioranze sempre più risicate.

La delibera emendata dal PD è stata bocciata infatti per un solo voto di scarto: quello, decisivo, del Sindaco Luca Caselli. Favorevoli all’istituzione del registro, infatti, il Partito Democratico, Basile per IDV e Cerverizzo per Lista per Pattuzzi, ma anche Gandini, Gottardi e Guandalini (Lega). Contrari Bargi e Lorenzi (lega), Anselmi della lista Civica per Sassuolo, il PDL e, appunto, il Sindaco Caselli.