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DAT Sassuolo, nota stampa ufficiale del Comitato promotore


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Il Consiglio Comunale di Sassuolo ha respinto, con 16 voti contro 15, la proposta di istituire il Registro Comunale delle D.a.t. (ovvero testamenti biologici). Esprimiamo, in nome dei cittadini proponenti, profondo rammarico e il nostro giudizio negativo sulla scelta con cui il Sindaco e i consiglieri – del PDL, della Lista Per Sassuolo, di due consiglieri della Lega Nord – hanno respinto la richiesta dei cittadini proponenti.

Ringraziamo, per l’impegno dimostrato, i consiglieri – del gruppo PD, di cui abbiamo apprezzato l’emendamento, dell’IDV, della Lista per Pattuzzi, i tre consiglieri del gruppo Lega Nord – che hanno votato a favore.

Su di un tema di grande rilievo civile la maggioranza che governa oggi il Comune di Sassuolo si è mostrata divisa, facendo prevalere argomenti sbagliati, in alcuni casi tra loro contradditori, e con toni spesso fuori misura.

Il sig. Sindaco ed i consiglieri che hanno votato contro la nostra richiesta, hanno motivato la loro posizione sostenendo che:

a) il Registro, di cui si chiedeva l’istituzione, sarebbe un servizio “inutile” o addirittura illegittimo, perché non sarebbe potestà dei Comuni deliberare su argomenti (le dichiarazioni anticipate di Trattamento), dei quali può disporre solo il Legislatore Nazionale:

b) le dichiarazioni anticipate di Trattamento non avrebbero oggi alcuna validità giuridica e nessun medico sarebbe obbligato a rispettarle perché non esiste una legge nazionale che le ammetta;

c) i cittadini, se vogliono, possono in ogni caso rivolgersi ai notai e redigere la loro dichiarazione anticipata di Trattamento che sarebbe, a quel punto, pienamente valida.

Facciamo notare che gli argomenti A) e B) da un lato, e quello al punto C) dall’altro, sono tra loro del tutto contraddittori. Infatti, se è vero… come è effettivamente vero, che un notaio – allo stato attuale di quel che il nostro ordinamento legale ammette – può raccogliere la sottoscrizione di un cittadino in calce alla propria dichiarazione anticipata di Trattamento, che potrà poi essere validamente consegnata al medico in caso di necessità, allora ne consegue che sono falsi – cioè privi di fondamento – gli argomenti A) e B).

Il sig. Sindaco ha anche affermato, con scarso rispetto per i cittadini proponenti, che questi ultimi sarebbero pochi rispetto al totale della popolazione sassolese, ai quali invece egli deve sopratutto tener conto.

E’ certo evidente che si tratta di una piccola parte del “Corpo Elettorale”, ma è altrettanto evidente che:

• gli oltre 400 cittadini firmatari della proposta, tra i quali diversi elettori del Centro Destra, sono solo una piccola parte di quei cittadini che, anche a Sassuolo, sosterrebbero l’Istituzione del Registro delle D.a.t. (basta consultare il rapporto 2010 di Eurispes: oltre l’81,5% degli italiani, tra cui molti elettori del centro destra, è favorevole al testamento biologico);

• quel che più conta non dovrebbe essere il numero dei sostenitori della richiesta ma la bontà delle ragioni che la sostengono.

Facciamo poi notare che l’istituzione del Registro delle d.a.t. non equivale in nessun modo a creare, come qualche consigliere del PDL ha affermato, nuovi diritti a favore dei cittadini.

Questi diritti (= esprimere la propria volontà su quali Trattamenti medici accettare, o meno, nei casi in cui si perda permanentemente coscienza), esistono già nel nostro ordinamento (art. 32 Costituzione, Codici deontologici medici, della Convenzione di Oviedo), e questo afferma la unanime giurisprudenza italiana sul tema; sono diritti tutelati in tutti i paesi occidentali (Stati Uniti, Europa, Giappone, Canada, Australia).

Il Diritto alle d.a.t. altro non rappresenta che la pratica traduzione del consenso medico informato: ognuno di noi, per sé o per i propri familiari, è chiamato, ogni volta che ve ne sia bisogno, ad esprimere il proprio consenso ai trattamenti medici che gli vengono proposti. Senza tale consenso il medico non può procedere.

Il Registro Comunale dei Testamenti Biologici rappresenta quindi, esclusivamente, un servizio col quale i cittadini residenti potrebbero, se lo vorranno, esercitare un diritto di cui sono già titolari, in modo gratuito, riservato e sicuro.

Riteniamo quindi che la richiesta di istituire un Registro delle d.a.t. sia stata respinta sulla base di valutazioni palesemente sbagliate e, per una parte, insostenibili.

(Per il Comitato Promotore: Mannino, Sentimenti, Basile)