La Cgil di Modena esprime profonda preoccupazione per la pervicacia dell’azienda Editoriale Bologna Srl che non intende dare continuità ai contratti di solidarietà, che furono contrattati già mesi fa, per garantire la continuità dell’attività editoriale e garantire l’occupazione nelle testate de “L’Informazione” di Modena, Reggio Emilia e Bologna.
La Cgil di Modena appoggia tutte le iniziative che i lavoratori e i Sindacati intenderanno assumere a tutela del lavoro e dell’attività editoriale, ed esprime solidarietà ai giornalisti e alle maestranze coinvolte.
Invita l’azienda a rientrare dalle posizioni annunciate di voler ricorrere alla Cigs a zero per 12 su 37 giornalisti, e a presentare in alternativa un piano di consolidamento e mantenimento dell’attività.
Infatti un’ulteriore restrizione delle redazioni, accanto al problema occupazionale, determinerebbe un altrettanto preoccupante impoverimento dell’informazione modenese e il restringimento degli spazi di pluralismo dell’informazione che sono le condizioni e il sale della democrazia.
La Cgil richiama l’attenzione sul problema aperto dal forte ricorso al lavoro precario e parasubordinato nell’insieme delle redazioni giornalistiche, in particolare della carta stampata. Condizioni di precariato che ledono i diritti dei lavoratori costringendoli ad accettare soluzioni stipendiali inaccettabili, basse tutele previdenziali e contributive, esclusione dagli ammortizzatori sociali e quindi nessuna tutela di fronte all’interruzione del rapporto di lavoro.
Condizioni che, nel negare i diritti ai lavoratori, possono mettere a repentaglio la loro autonomia professionale e con esso il diritto delle persone a poter accedere ad un’informazione libera e obbiettiva.
(Donato Pivanti, segretario generale Cgil Modena)