Home Carpi Il Consiglio comunale carpigiano del 28 ottobre

Il Consiglio comunale carpigiano del 28 ottobre


# ora in onda #
...............




In apertura della seduta del Consiglio comunale di ieri, giovedì 28 ottobre, è stata discussa una interrogazione del consigliere Lorenzo Paluan (Carpi a 5 stelle-Prc), relativa al Protocollo d’intesa sul sistema di bike sharing ‘Mi muovo in bici’, proposto dalla Regione Emilia Romagna, e che coordina tutte le iniziative dei singoli comuni che hanno avviato un’esperienza simile (biciclette a noleggio gratuito messe a disposizione dei cittadini nei pressi delle stazioni e nei punti nevralgici delle città). L’obiettivo del progetto è condividere tecnologia e regole per l’accesso al noleggio bici su tutto il territorio regionale (circa 1000 i mezzi complessivamente a disposizione), superando così la disomogeneità dei sistemi di gestione di bike sharing. Fra tutte le città della regione sopra i 50.000 abitanti solo Carpi e Faenza hanno deciso di uscire dal progetto. Il testo della interrogazione di Paluan presentata ieri così recita: “vista la delibera regionale avente come oggetto la presa d’atto delle rinunce a questo Protocollo d’intesa si chiede quali siano i motivi di questa, quali conseguenze avrà sul servizio di bike sharing comunale e sulla sua eventuale integrazione con quelli delle altre città della regione, come mai la rinuncia di Faenza sia avvenuta tramite una delibera di Giunta mentre per Carpi sia stata sufficiente una nota del Sindaco”.

L’assessore a Traffico e Mobilità Carmelo Alberto D’Addese ha risposto che “in relazione a questo progetto venivano chiesti ai Comuni i seguenti impegni: identificazione dei luoghi di ubicazione delle stazioni di presa, pratiche di autorizzazione eventuali, posa in opera delle infrastrutture compreso le opere civili necessarie per le fondazioni e l’allacciamento alla rete elettrica, manutenzione ordinaria delle bici, stazioni e totem, manutenzione dovuta ad uso improprio, furti ed atti vandalici, manutenzione straordinaria dopo il primo biennio, attivazione numero verde o call center. Questi impegni fecero scaturire una serie di riflessioni tali da rendere necessaria una previsione sui costi che il Comune avrebbe dovuto affrontare per la gestione del sistema. La formula gratuita era relativa alla sola fornitura da parte della Regione delle bici, per questi motivi i nostri uffici approfondirono i costi che si sarebbero dovuti affrontare tenendo conto dei preventivi presentati dalla stessa ditta costruttrice del sistema in altri comuni che avevano optato per questo sistema. Dall’analisi dei costi emerse quanto segue: costo di allacciamento elettrico delle postazioni e ripristino della pavimentazioni 11.000 euro, manutenzione ordinaria annuale ed eventuali spese per atti vandalici 12.000 euro annui. manutenzione straordinaria e costi di attivazione di un numero verde con un onere annuale di difficile stima, interventi di protezione dalle intemperie delle postazioni per una spesa complessiva di 36.000 euro. Tutto questo per un quadro economico totale di circa 59.000 euro più spese di manutenzione straordinaria e costi di attivazione del numero verde. Si ricordi però che nella nostra città è già attivo il sistema C’Entro in Bici con le seguenti caratteristiche: uso prevalente rivolto ai pendolari, mentre il sistema Mi muovo in bici è rivolto maggiormente alle città dove scarseggiano le bici di proprietà; affidabilità e semplicità di utilizzo attraverso una chiave meccanica, mentre il sistema Mi muovo in bici richiede tessere magnetiche, software di gestione e personale dedicato al controllo del sistema e al recupero delle bici per ridistribuirle nelle varie postazioni; economicità nella manutenzione e minore esposizione ad atti vandalici o danni di altro genere; gratuità del sistema e condivisione con almeno 90 città italiane tra cui Modena e Correggio, il che permette ad un iscritto di Carpi di utilizzare la propria chiave anche nelle città vicine consolidando il concetto di pendolarismo a cui l’amministrazione aveva puntato da subito. L’amministrazione comunale a fronte di queste considerazioni e visto l’andamento positivo del servizio attualmente erogato in forma gratuita che permette ancora margini di miglioramento viste le difficoltà economiche di bilancio ha deciso di rinunciare a questa prima fase del progetto. Tale rinuncia non preclude possibili adesioni future con l’eventuale integrazione dei due sistemi. Il Protocollo d’intesa regionale firmato in data 29 gennaio anche del Comune di Carpi prevedeva infine per l’adesione definitiva una delibera di Giunta che, a fronte dell’analisi dei costi che si era deciso di fare non era stata effettuata e pertanto la successiva rinuncia non ha avuto bisogno a sua volta di una delibera”.

Lorenzo Paluan dopo avere richiesto all’assessore D’Addese delucidazioni sul fatto che rimangano in piedi i due sistemi in parallelo si è detto soddisfatto delle risposte, auspicando che lo sfilarsi di due città come Carpi e Faenza non intacchi “la qualità di un servizio di mobilità sostenibile così importante come quello che connette treno, bus e bici. Se non è poi definitiva l’uscita di Carpi da questo Progetto vedremo come si evolverà la situazione…”.

Sempre in apertura della seduta del Consiglio comunale di ieri, giovedì 28 ottobre, è stata discussa un’interrogazione del consigliere Lorenzo Paluan (Carpi a 5 stelle-Prc), che qui riassumiamo: “visti l’ambiente applicativo Moka e la relativa applicazione Moka Mister per il monitoraggio georeferenziato degli incidenti sperimentato dalla Regione Emilia Romagna e i dati contenuti nel Piano Generale del Traffico Urbano (P.G.T.U.), circa flussi di traffico e incidenti, risalenti a statistiche quantomeno datate si chiede se il Comune di Carpi sia coinvolto nella sperimentazione per l’utilizzo di Moka Mister e in particolare se la Polizia Municipale e le altre forze dell’ordine abbiano cominciato a fornire i dati alla Regione per l’aggiornamento delle mappe degli incidenti stradali, quali siano i tempi previsti per una sua effettiva implementazione (dato che la Regione ha avviato lo sviluppo di questa applicazione nel luglio 2009), se intenda rendere disponibile le mappe con l’indicazione degli incidenti sul sito della Rete civica, se il P.G.T.U. potrà essere ridefinito sulla base dei rilevamenti aggiornati da questo nuovo sistema operativo o se continueremo a basarci sulle statistiche Istat i cui aggiornamenti sono piuttosto macchinosi, come illustrato in fase di presentazione del P.G.T.U. al Consiglio comunale”. L’assessore a Mobilità e Traffico Carmelo Alberto D’Addese ha replicato a Paluan in aula che “nella fase di sperimentazione del sistema è stato coinvolto anche il Comune di Carpi, che dal primo luglio 2009 invia i dati dei sinistri in Regione anziché in Provincia come avveniva precedentemente; il sistema di rappresentazione cartografica degli incidenti stradali attraverso il sistema detto Moka sarà disponibile entro la fine dell’anno per i comandi che siano in grado di acquisire le coordinate dei sinistri. Per quanto ci riguarda l’intenzione è quella di aderire a tale sistema. Per quanto riguarda infine la pubblicazione dei dati sulla Rete civica questa sarà possibile finite le procedure di completamento del sistema. Il PGTU attuale rispetta poi la normativa vigente in merito ai dati dell’incidentalità per cui l’attuale versione 2009, già adottata dal Consiglio comunale ed in attesa di approvazione da parte del medesimo, non richiede aggiustamenti né ridefinizioni. Nelle prossime stesure di aggiornamento del Piano, se la normativa lo permetterà, si potranno infine utilizzare nuovi strumenti come quello in corso di sperimentazione da parte della Regione Emilia Romagna”.

Lorenzo Paluan si è detto soddisfatto della replica, auspicando che questa applicazione sia presto adottata e messa a disposizione di tutti sulla Rete civica.