Le Pmi emiliano-romagnole provate dalla crisi: secondo uno studio condotto da Iperion Corporate Finance – advisor finanziario indipendente specializzato in interventi di corporate finance – sui bilanci di 32.782 aziende emiliano-romagnole con fatturato compreso tra i 500 mila e i 50 milioni di euro, 13.801 imprese hanno chiuso in utile il bilancio di esercizio 2009 (il 42,1% del totale) mentre 4.425 (il 13,5%) segnalano un indebitamento superiore al patrimonio netto.
I dati sono in linea con il dato nazionale, che evidenzia che due Aziende su tre hanno chiuso in rosso l’esercizio 2009: dall?analisi dei bilanci di 324.976 aziende italiane, sono state 124.197 le imprese che possono vantare un utile nel bilancio di esercizio 2009 (il 38,22% del totale), mentre 39.351 (il 12,1%, percentuale inferiore al dato lombardo) è appesantita da un indebitamento superiore al patrimonio netto.
L’analisi è stata condotta in occasione della terza edizione nazionale del premio ‘Di padre in figlio – il gusto di fare impresa’, promosso dalla Camera di Commercio Monza Brianza e dalla Camera di Commercio di Milano, con il contributo tecnico di Edmond de Rothschid Sim, Deloitte e Contract Manager e con il supporto scientifico di AIDAF (Associazione Italiana delle Aziende Familiari), ALTIS dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Istituto Luigi Sturzo e il Centro di Ricerca sulle Imprese di Famiglia.
In Emilia Romagna la provincia con il maggior numero di Aziende si conferma quella di Bologna – con 8.154 imprese totali, di cui il 42.6%% ha chiuso in utile – mentre quella più virtuosa è la provincia di Ravenna, in cui il 51.7% delle Aziende ha registrato un segno positivo.