Non c’è dubbio che Fini si candidi a guidare un nuovo centrodestra senza bava alla bocca, con poco in comune con quello che siamo abituati a vedere nei continui attacchi che ci vengono rivolti dal Pdl.
La forza della rivoluzione futurista sta nella coscienza di rappresentare un’Italia che il berlusconismo aveva dimenticato e accantonato.
Tanti politici di professione cercano di interpretare il nostro pensiero che risulta a loro, e solo a loro incomprensibile perché troppo lontani dai noi cittadini comuni.
L’Italia di Futuro e libertà è invece un’Italia semplice nel declinare i suoi valori di decoro e onestà, di rispetto e tolleranza. Un’Italia laica e patriottica
E’ la rivoluzione della normalità, la rivoluzione di tanti italiani che sanno quello che è giusto o sbagliato per il proprio paese.
Una rivoluzione che sa parlare a tutti, perché è di tutti: quella di un paese che vuole finalmente ricominciare a provare vergogna per le tante umiliazioni che sta subendo e che vuole ritrovare sé stesso.
Quando si descrive Fini come traditore ci si dimentica perché il Pdl ha vinto le elezioni.
Ci siamo presentati alle elezioni con un programma ambizioso, un programma che parlava di un rovesciamento di prospettiva, di mobilità sociale, di riforme.
I tanti elettori del Pdl dovrebbero soprattutto chiedersi se questo governo non stia tradendo prima di tutto loro.
(Andrea Taglini – Coordinatore Provinciale di Modena di GENERAZIONE ITALIA verso Futuro e Libertà)