Home Modena Nuova occupazione Guernica a Marzaglia, Leoni e Aimi (PDL)

Nuova occupazione Guernica a Marzaglia, Leoni e Aimi (PDL)

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“Se non lo hanno capito con le buone, gli eversori del Guernica, sloggiati nei giorni scorsi dallo stabile dell’ex Molinari, devono capirlo con la mano ferma. Non possono continuare a violare la legge, predicare l’eversione, a fare danni e ad offendere i cittadini onesti pensando di farla franca”. Lo ha affermato il Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni. “Ciò che stanno facendo a Marzaglia, dove non si sono limitati ad occupare nuovamente ed abusivamente uno stabile, ma vi hanno fatto alloggiare anche stranieri senza tetto, è assolutamente inaccettabile. Questi signori vanno sloggiati, presi per le orecchie e mandati a lavorare affinché capiscano che le regole vanno rispettate. Auspico che il Sindaco non continui a stare con le mani in mano e a girare la testa dall’altra parte di fronte a questa ennesimo spot all’illegalità. Intervenga subito o faccia intervenire per fermare e punire questi irresponsabili”.

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“Accoglienza disordinata, espropri proletari e okkupazioni selvagge. Ormai non c’è più nulla di cui stupirsi”. Questo il commento del Consigliere regionale del PDL Enrico Aimi sulla nuova occupazione del CAM a Marzaglia, avvenuta a meno di 24 ore dallo sgombero portato a termine dalle forze dell’ordine nei locali dell’ex torrefazione di via Fanti a Modena. “Magra consolazione averla annunciata con largo anticipo. La situazione di completo degrado in cui versa questa città sotto il profilo dell’ordine pubblico – ha aggiunto Aimi – è il riflesso dei valori e dei disordinati principi che fanno della “fantasia al potere” il proprio vessillo, dimenticando che una comunità può vivere nella libertà, nella tranquillità e nella pace sociale solamente se vi è ordine della Giustizia. Parole queste che rischiano di riecheggiare a vuoto nel deserto politico in cui la sinistra ha relegato la nostra città. Quella stessa sinistra che, ferma ancora a filosofeggiare sul dialogo, si è presa di risposta un bel “chissenefrega” agli ennesimi quanto inutili inviti alla riflessione. I componenti del CAM, infatti, per tutta risposta e a tempo di record hanno occupato proprio uno stabile di proprietà del Comune, invitando al banchetto anche tre famiglie marocchine. Oltre il danno, dunque la beffa. Un gesto – ha concluso Aimi – tipico del più classico caos organizzato. Preoccupante antipasto del potenziale caos totale”.