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Sassuolo: 5 proposte dei giovani democratici


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I Giovani democratici di Sassuolo lanciano la sfida alla giunta di centrodestra sul terreno delle cose (possibili) da fare: 5 proposte per creare nuove opportunità ai giovani sassolesi. Le illustra il coordinatore dei Giovani democratici Renzo Catucci nella nota che pubblichiamo qui di seguito.

«Ecco cosa prometteva il centrodestra ai giovani in campagna elettorale: favorire la costruzione di un nuovo cinema multisala; valorizzare l’utilizzo del Castello di Montegibbio; potenziare il Festival della Filosofia; proporre nuovi Festival (ad esempio il Festival della Storia) e rassegne culturali di portata provinciale e regionale.

Quasi nulla è stato realizzato. Anche perché abbiamo un assessore che a fatica si deve dividere tra Ambiente e Politiche Giovanili. Allora proviamo noi giovani a dare una mano a un’amministrazione così impegnata da non ritenere necessaria una delega specifica alle politiche giovanili. Ecco qualche proposta che si può attivare a un “costo” relativamente basso: Laboratorio delle Arti e dei Mestieri, progetto da realizzare con i ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori, con lo scopo di riscoprire le attività del passato, da rielaborare in un concezione orientata al futuro; Laboratori artistici tematici, fotografia, teatro, cinema e musica, con realizzazione di “contest” periodici; assegnazione alle realtà associative nuove o già esistenti, composte per almeno il 70% da under 30, di spazi gratuiti dove poter portare avanti le proprie attività (anche un solo centro polifunzionale); realizzazione di un progetto di interscambio culturale per i ragazzi delle superiori, da orientare ogni anno ad un tema specifico. Infine l’istituzione di un gruppo di animatori/educatori di strada, che si inseriscano nelle realtà aggregative della città per coinvolgere i ragazzi nelle attività proposte e conoscere le cause di alcune situazioni di disagio giovanile.

La voglia di sperimentare e di intraprendere nuove strade è una caratteristica delle nuove generazioni. Una realtà senza alcuno stimolo diventa drammatica rassegnazione. Ma chi deve fornire questi stimoli? Noi crediamo che spetti anche a un’amministrazione che voglia veramente investire sui giovani. Vedremo se è capace di raccogliere la nostra sollecitazione e aprirsi finalmente al confronto».