La scuola secondaria rappresenta uno snodo cruciale per il futuro degli studenti. Per interrogarci su questa importante tematica, l’associazione ‘I Mirandolesi’ organizza per mercoledì 17 novembre, nella ‘Sala Granda’ del Municipio, con inizio alle 17.15, un incontro aperto dal titolo ‘Scuola Superiore a Mirandola: come valorizzare questa risorsa’. All’appuntamento prenderanno parte Iolanda Bergamini, Insegnante dell’Istituto ‘Galilei’, Patrizia Vecchi, Vice Preside dell’Istituto ‘Luosi’, Elena Malaguti Assessore provinciale alla Pubblica Istruzione ed il Dirigente Scolastico Provinciale Gino Malaguti. La professoressa Bergamini partendo dal concetto di istruzione obbligatoria si soffermerà sulla situazione dei ragazzi che presentano insofferenza alle regole della comunità nonché alle attuali forme di insegnamento-apprendimento, cercando di capire cosa può fare la scuola e se, magari, sarebbe auspicabile una forma educativa che miri ad integrare il percorso scolastico con attività lavorative.
La Vice Preside Vecchi, invece, analizzerà la situazione del territorio mirandolese che presenta una realtà peculiare visto nella Città dei Pico l’incidenza degli studenti rispetto alla popolazione residente è quasi del 10%, grazie all’afflusso di ragazzi che, pur risiedendo nei comuni limitrofi, scelgono di frequentare gli istituti mirandolesi. Si tratta di una risorsa enorme che per essere adeguatamente valorizzata necessita di strategie e sinergie che coinvolgano i diversi interlocutori, istituzionali e non. Per questo è necessario che i vari attori interagiscano affinché questo patrimonio ‘umano’ non vada disperso e perché questo accada Mirandola deve continuare ad essere un polo d’attrazione.
Particolarmente attesi anche gli interventi del dirigente provinciale e dell’assessore alla Pubblica Istruzione che illustreranno la situazione della nostra Provincia anche su altri fronti quali l’ingresso e l’integrazione degli alunni stranieri e con problemi di apprendimento, ma anche la situazione in cui si trovano ad operare i docenti. Ampio spazio, poi, sarà dedicato al dibattito ed alle domande del pubblico.