Aumentano il fatturato e gli addetti delle cooperative sociali modenesi, ma diminuisce il margine operativo lordo, cioè la differenza tra ricavi e costi, esclusi oneri finanziari, ammortamenti e imposte. Lo rivela l’indagine sull’andamento di una trentina di cooperative sociali (sulle 43 aderenti) realizzata da Confcooperative Modena e presentato durante un seminario promosso da Federsolidarietà, l’organismo che rappresenta le cooperative sociali aderenti a Confcooperative. L’anno scorso le cooperative sociali di Confcooperative hanno fatturato complessivamente oltre 60 milioni di euro (+6,6 per cento rispetto al 2008); dal 2001 il loro volume d’affari è sempre cresciuto. Lo stesso dicasi per il numero degli addetti, che supera le 2.300 unità: nove anni fa erano mille in meno. Contemporaneamente è aumentato il costo del lavoro, che nelle cooperative sociali aderenti a Federsolidarietà Modena ha superato nel 2009 la cifra di quaranta milioni di euro (+4,4 per cento sul 2008). L’incremento costante del costo del lavoro, che nel 2001 non arrivava a 19 milioni di euro, ha progressivamente intaccato il margine operativo lordo, ridotto a meno della metà rispetto ai valori del 2006.
«Le nostre imprese devono destreggiarsi tra la ricerca di margini sufficienti a garantire il loro futuro e la volontà di corrispondere paghe adeguate ai propri dipendenti, quasi sempre anche soci – spiega il presidente di Confcooperative Modena, Gaetano De Vinco, che guida anche Domus Assistenza, leader provinciale nel settore dei servizi alla persona – Purtroppo i committenti pubblici sono sempre meno disponibili ad adeguare le tariffe agli aumenti contrattuali; da questo punto di vista con l’accreditamento dei servizi la situazione è destinata a peggiorare».
Oltre che ai freddi numeri di bilancio, nel seminario le cooperative sociali modenesi hanno riflettuto anche sulla loro missione culturale e sui valori che devono ispirare la loro attività. «Abbiamo iniziato un percorso la cui tappa finale – conclude il presidente di Federsolidarietà Modena, Paolo Ferrari – sarà la creazione di una scuola di formazione permanente per dirigenti di cooperative».