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Carpi, discussi in Consiglio due documenti su elettrodotto e manovra del Governo


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Il Consiglio comunale di Carpi, nella seduta di giovedì 11 novembre, ha trattato una mozione e un ordine del giorno. La prima è stata presentata da Lorenzo Paluan (Lista Civica Carpi a 5 Stelle-beppegrillo.it-Partito della Rifondazione Comunista) per chiedere all’amministrazione comunale di dare solidarietà ai cittadini di Migliarina, “le cui proprietà sono state violate illegittimamente da personale di Terna, al fine di procedere con misurazioni e rilevamenti relativi alla cantierizzazione di un elettrodotto il cui quadro autorizzativo è attualmente sottoposto a giudizio del Tar dell’Emilia-Romagna. Considerato che tali violazioni sono state eseguite dal personale di Terna, a loro dire, in forza di un’autorizzazione rilasciata dal Comune, impegniamo il Sindaco e la Giunta – si legge nella mozione – a manifestare a Terna il proprio dissenso da questo modo di procedere irrispettoso dei diritti di proprietà di privati cittadini e delle procedure di giudizio attualmente in corso; a fornire ai cittadini interessati da queste arroganti intrusioni non autorizzate la propria solidarietà ed assistenza nel difendere i propri diritti nei confronti di Terna; a vigilare che Terna non proceda con ulteriori azioni senza preventiva comunicazione agli interessati e agli uffici comunali preposti e in ogni caso solo nel momento in cui le procedure di esproprio saranno effettivamente definite e concluse”. Paluan ha ricordato in conclusione che, dopo la presentazione della sua mozione, il Sindaco Campedelli si era attivato inviando il 12 maggio una lettera a Terna; a seguire l’assessore all’Ambiente Simone Tosi ha ripercorso l’iter del progetto relativo all’elettrodotto di Migliarina dal 2002 ad oggi, ricordando anch’egli la missiva del primo cittadino nella quale il Sindaco chiedeva a Terna di non compiere atti illegittimi e come fosse necessario invece trovare un accordo bonario con i proprietari dei terreni interessati.

Argio Alboresi (Lega nord) si è chiesto dal canto suo come mai non si fosse deciso per l’interramento della linea elettrica, meno costoso (circostanza confermata anche da Tosi) di ben 4 o 5 volte rispetto all’elettrodotto con tralicci. Maria Grazia Lugli (Pd) ha invece sottolineato come la protesta dei cittadini “abbia trovato nel caso di Migliarina fattiva collaborazione con le istituzioni e un’opportuna scelta da parte dei tecnici, fino all’ottimizzazione del tracciato. La risposta di Terna al Sindaco è stata chiara, con l’impegno ad incontrare ogni proprietario per illustrare il progetto e giungere ad accordi soddisfacenti per entrambe le parti. Visto che alcuni punti hanno trovato risposta la mozione ritengo possa essere considerata superata dai fatti”. Roberto Andreoli (PdL) ha ricordato come i proprietari dei terreni interessati al passaggio dell’elettrodotto si siano detti disposti a cedere gratuitamente le aree per consentire l’interramento, cosa che abbasserebbe anche i costi del progetto. “Dovremmo forse fare sapere a Terna che c’è anche questa possibilità”. Dopo che i rappresentanti della Lega nord Alboresi ed Euro Cattini hanno ribadito la necessità, non solo per i minori costi ma anche per tutelare maggiormente la salute dei cittadini, di arrivare all’interramento, ha preso la parola il capogruppo Pd Davide Dalle Ave: per ricordare in primis come la legge Gasparri abbia alzato i livelli dell’elettromagnetismo e come in Consiglio si sia già trovata la via migliore per intervenire, con il tracciato meno impattante. “Non è il caso di rifare un dibattito già svolto”. Lorenzo Paluan in sede di replica ha infine spiegato di non volere riaprire un dibattito già fatto, ricordando l’impatto paesaggistico di quest’opera, la novità dell’eventuale cessione gratuita dei terreni e chiedendosi se non fosse il caso di impegnare il Sindaco in un ulteriore tentativo di mediazione con Terna. La mozione è stata alfine messa in votazione ottenendo l’ok di Paluan, PdL, Lega nord, ApC e il voto negativo del Pd.

L’ordine del giorno discusso nel corso dell’ultima seduta del Consiglio comunale invece era firmato dal capogruppo Pd Davide Dalle Ave e riguardava la manovra finanziaria del Governo: dopo una lunga premessa il documento si concludeva giudicando “negativamente il portato di tale manovra correttiva in quanto del tutto inadeguato per qualità delle misure adottate a perseguire gli obiettivi di equità, di risanamento del bilancio e di crescita economica”. Nell’ambito del dibattito seguito a questo intervento hanno preso la parola diversi esponenti della maggioranza e dell’opposizione. Per criticare le decisioni del Governo (Paolo Zironi e Francesca Cocozza del Pd ad esempio) ma anche per stigmatizzare quanto descritto da Dalle Ave (Alboresi della Lega nord ad esempio). Giorgio Verrini (ApC) ha spiegato come i tagli della sanità saranno forti e che le colpe dei padri ‘cicale’ ricadranno comunque sui figli. Lorenzo Paluan (Lista Civica Carpi a 5 Stelle-beppegrillo.it-Partito della Rifondazione Comunista) dopo avere criticato la manovra del Governo si è poi chiesto se tutto ciò porterà il Comune a dover fare delle scelte in controtendenza. Dure critiche alla Finanziaria sono venute poi dal Sindaco Enrico Campedelli, che ha citato tra le altre cose i tagli che riguardano gli enti locali ma non lo Stato centrale e la sostanziale inutilità del federalismo demaniale così come applicato. “Non chiediamo di più ma solo di sapere come è possibile garantire i servizi alle famiglie con questa manovra, che rende i primi cittadini solo dei passacarte e non consente all’economia italiana di uscire dalle secche della recessione”.

Cristian Rostovi (PdL) ha confutato dal canto suo le affermazioni contenute nell’ordine del giorno del Pd motivando il suo dire con il fatto che proprio grazie a questa Finanziaria il rapporto deficit/Pil è sotto il 3%. “Si tratta di affermazioni fatte da chi essendo all’opposizione deve dire che tutto è colpa del Governo, mentre i manifesti inutili sul vandalismo fatti dal Comune costano…”. Dopo l’intervento del consigliere Pd Roberto Arletti, anch’egli molto critico nei confronti del Governo, e quello di Roberto Benatti (PdL), che ha invece invitato a portare la discussione sul Bilancio cittadino, l’assessore alla Comunicazione Simone Tosi ha difeso le campagne di sensibilizzazione promosse recentemente dall’ente locale, attaccando il Governo per i tagli all’ambiente e alla cultura “mentre in provincia di Modena ci sono 35 mila famiglie in crisi”.

Il documento del Pd è stato infine approvato dai rappresentanti dei gruppi Pd e ApC e da Lorenzo Paluan, mentre Lega nord e PdL hanno votato contro.