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Dal Gruppo assembleare PDL una risoluzione pro Asia Bibi


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I Consiglieri del Gruppo assembleare PDL, Luigi Giuseppe Villani, Marco Lombardi, Andrea Leoni, Gianguido Bazzoni, Alberto Vecchi, Luca Bartolini, Mauro Malaguti, Fabio Filippi, Enrico Aimi, Galeazzo Bignami, Andrea Pollastri chiedono l’impegnano dell’Assemblea legislativa e della Giunta regionale a favore della Signora Asia Bibi per la quale, un tribunale del Pakistan, ha emesso una sentenza di condanna a morte per blasfemia.

RISOLUZIONE

I sottoscritti Consiglieri del Gruppo assembleare PDL, Luigi Giuseppe Villani, Marco Lombardi, Andrea Leoni, Gianguido Bazzoni, Alberto Vecchi, Luca Bartolini, Mauro Malaguti, Fabio Filippi, Enrico Aimi, Galeazzo Bignami, Andrea Pollastri;

considerato che

• un tribunale del Pakistan ha emesso una sentenza di condanna a morte per blasfemia a carico della Signora Asia Bibi, operaia agricola di 37 anni, madre di due bambini, denunciata per aver difeso la propria fede religiosa, cristiana, nel corso di una discussione con le colleghe di lavoro, musulmane;

• la Signora Bibi, prima donna cristiana in Pakistan, si è vista comminare la pena capitale per blasfemia dopo essere stata picchiata e poi rinchiusa in carcere per oltre un anno e dopo essere stata multata dell’equivalente di due anni e mezzo del suo stipendio;

• secondo quanto denunciano la Commissione nazionale di giustizia e pace della Chiesa cattolica e la Commissione per i diritti umani del Pakistan il caso di Asia Bibi è emblematico dell’abuso della legge sulla blasfemia a danno delle minoranze religiose ed è un chiaro esempio di violazione dei diritti umani;

• la società civile pakistana, grazie all’intervento risoluto di organizzazioni cristiane e musulmane impegnate per la pace, la convivenza, il contrasto al fanatismo religioso e la promozione del dialogo interetnico, si sta mobilitando a difesa di Asia Bibi, affinché la sentenza capitale venga annullata in appello dall’Alta Corte di Lahore;

• sull’onda della mobilitazione, l’avvocato musulmano Aslam Khaki si è offerto di difendere Asia Bibi, annunciando che proporrà per la sua assistita, oltre all’appello presso l’Alta Corte di Lahore, anche l’appello presso la Corte federale della Sharia, la legge coranica, dato che, sentenzia il legale, è la stessa legge islamica che vieta la pena capitale per le donne e per i non musulmani;

impegnano l’Assemblea legislativa e la Giunta regionale

1. ad aderire alla mobilitazione internazionale che ha promosso la campagna “Salviamo Asia Bibi”, finalizzata a sensibilizzare le Autorità pakistane all’accoglimento delle tesi della difesa e all’annullamento della condanna a morte;

2. a promuovere una campagna d’informazione per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul caso di Asia Bibi e sulla persecuzione di cui sono vittima i cristiani in Pakistan e in tanti altri Paesi islamici;

3. ad esporre la foto di Asia Bibi o un manifesto o uno striscione, come fatto per Sakineh, sulla facciata della sede della Regione, a significare la battaglia di civiltà che i cittadini dell’Emilia-Romagna, attraverso i loro rappresentanti istituzionali, intendono condurre in nome della giustizia, della democrazia e del rispetto dei diritti umani. La vita di Bibi, così come quella di di Sakineh, dipende anche dalla forza e dall’insistenza con cui tutte le istituzioni continueranno a battersi per la revisione delle condanne a morte e l’annullamento o la commutazione della pena.

(Luigi Giuseppe Villani, Marco Lombardi, Andrea Leoni, Gianguido Bazzoni, Alberto Vecchi, Luca Bartolini, Mauro Malaguti, Fabio Filippi, Enrico Aimi, Galeazzo Bignami, Andrea Pollastri)