“È con estremo stupore che apprendiamo nell’ambito di un convegno che la Giunta della Regione Emilia-Romagna è intenzionata a vietare sul territorio regionale l’installazione di impianti fotovoltaici a terra nelle aziende agricole”. E’ il commento del presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, Guglielmo Garagnani, che sottolinea come “tale posizione sia completamente differente rispetto alla discussione che era stata avviata e che prevedeva invece una regolamentazione delle autorizzazioni volta ad applicare il principio della connessione dell’impianto con l’azienda agricola nella dimensione prevista dalle disposizioni nazionali in materia fiscale”.
“Ancora una volta – prosegue Garagnani – dobbiamo assistere ad un percorso che vede il legislatore regionale penalizzare l’imprenditorialità delle aziende agricole apponendo, come è avvenuto purtroppo in molte altre situazioni, vincoli e divieti che non si ritrovano in regioni limitrofe e che relegano sempre più la nostra agricoltura ad essere sempre più un comparto marginale dell’economia”. In questo contesto rientra il vincolo di fissare il limite dei 200 KW come autorizzazione massima concedibile nelle aree agricole non oggetto di divieto.
“A questo punto – conclude il presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna – riteniamo inderogabile aprire un tavolo di confronto volto a definire una volta per tutte la linea politica della Regione sul versante dell’agricoltura onde evitare il perpetuarsi di una situazione paradossale che vede da un lato lo stimolo a innovare, investire e diversificare nelle aziende agricole e dall’altro, l’emanazione di disposizioni che prevedono divieti e vincoli o oneri aggiuntivi a carico degli imprenditori, che impediscono, di fatto, quell’integrazione di reddito divenuta ormai fondamentale per la sopravvivenza di moltissime aziende agricole”.