Home Politica Sassuolo: Qasim Zahi su dichiarazioni del Vicesindaco Menani

Sassuolo: Qasim Zahi su dichiarazioni del Vicesindaco Menani


# ora in onda #
...............




In riferimento alle ultime dichiarazioni del vice sindaco sulla comunità islamica di via Cavour, rilevatane la certa ed incontrovertibile falsità, informiamo la cittadinanza che stiamo intraprendendo le opportune azioni legali.

É necessario, innanzitutto, precisare che ognuno è responsabile personalmente dei suoi comportamenti, e che la responsabilità penale è personale come disposto dall’art 27 della Costituzione.

In virtù di ciò cosi come non si affibbia alcuna colpa dell’illegalità di alcune frange della società al cristianesimo allo stesso modo si dovrebbe avere la stessa considerazione per quanto riguarda la comunità islamica.

In ogni caso, per quanto attiene agli associati della comunità islamica di via Cavour, in 18 anni di attività non si sono mai visti implicati neppure lontanamente in simili vicissitudini quali ubriachezza molesta e spaccio di sostanze stupefacenti.

È da decenni che la comunità islamica di Sassuolo si impegna a contrastare questi fenomeni che consideriamo una piaga sociale alla stregua di altri fenomeni che danneggiano la comunità in senso lato.

I fedeli del centro islamico, tra l’altro, non hanno mai minacciato nessuna persona e non hanno mai arrecato disturbo volontariamente alla cittadinanza, essi stessi si considerano cittadini di Sassuolo e si prodigano quotidianamente per il miglioramento della città.

Già tempo addietro gli abitanti di via Cavour su alcune testate giornalistiche, di cui abbiamo dato pronta visione in passato, hanno palesato come i consociati non arrechino alcun tipo di disturbo e si rilevava anche, come i fedeli rispettassero scrupolosamente i divieti di sosta. A maggior ragione in quasi venti anni di attività del centro a nessun fedele risulta mai contestato un verbale per violazione del codice della strada all’interno di via Cavour.

Siamo invece certi, dell’illegalità di alcuni atti di coloro che sono alla guida della pubblica amministrazione, e siamo fiduciosi nell’operato della magistratura e nella solerte condanna di detti comportamenti e dei loro fautori.