Home Ambiente Aperto in via Belgio il secondo distributore di acqua pubblica di Reggio

Aperto in via Belgio il secondo distributore di acqua pubblica di Reggio

# ora in onda #
...............




Distribuisce acqua controllata e di buona qualità, consente di ridurre sensibilmente la produzione di rifiuti, in particolare bottiglie di plastica e, essendo l’erogazione gratuita (fino a un massimo di quantità pari a 6 bottiglie al giorno), assicura alle famiglie un risparmio di circa 200 euro all’anno. Sono i vantaggi del nuovo distributore di Acqua pubblica, aperto da Comune e multiutility Iren a Reggio Emilia, in via Belgio (quartiere Orologio): per la città è il secondo impianto attivo, per la provincia è il 25°. Si taglia così un doppio traguardo, che pone il territorio reggiano ai vertici nazionali per l’esperienza dei distributori di acqua pubblica e che coniuga la riscoperta dell’acqua di rete alla riduzione dei rifiuti (25 chili di bottiglie di plastica in meno per famiglia, ogni anno). L’apertura del nuovo distributore di Acqua pubblica (chiamato comunemente ‘Casetta dell’acqua’), proprio per la valenza ecologica indotta dall’abbattimento dei rifiuti in plastica potenzialmente producibili, si inserisce fra le iniziative della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, a cui Comune ed Iren aderiscono.

“L’esperienza molto positiva del primo distributore di acqua pubblica aperto nel maggio 2009 in città, in via Gabelli, fa prevedere un buon successo anche di questa nuova installazione in via Belgio, in un quartiere popoloso e in cui sono presenti servizi importanti come la casa protetta per anziani. E’ dimostrato che una ‘Casetta dell’acqua’ consente di prelevare fino a 4.000 litri d’acqua ogni giorno e di eliminare dai rifiuti 1,3 milioni di bottiglie, cioè 48 tonnellate di plastica in un anno, come avvenuto in via Gabelli. Questo significa anche 91,15 tonnellate di petrolio risparmiato e 124,87 tonnellate di CO2 non emesse. L’augurio è che in via Belgio si possano ottenere gli stessi risultati, condividendo in modo civile quel bene prezioso che è l’acqua”, ha detto il sindaco Graziano Delrio presentando il nuovo servizio ai cittadini.

All’incontro in via Belgio, a cui hanno partecipato numerosi residenti, erano presenti anche l’assessore all’Ambiente della Provincia, Mirko Tutino; il presidente della Circoscrizione Ovest Fausto Castagnetti; la dirigente del Servizio Ambiente del Comune, Laura Montanari e il responsabile del Ciclo idrico di Reggio Emilia di Iren Emilia, Federico Ferretti.

ACQUA A CHILOMETRI ZERO. L’acqua – hanno spiegato i tecnici – arriva direttamente al distributore, come nelle nostre case, attraverso la rete dell’acquedotto. Quella del distributore di via Belgio proviene dai pozzi di Quercioli, Case Corti (Cavriago) e Sant’Ilario d’Enza, profondi e ben protetti. Zero emissioni inquinanti. Zero impatti. Un’acqua a “chilometri zero”.

Il distributore di via Belgio è attivo tutti i giorni dalle 7.30 alle 22. L’erogazione è garantita da un sistema di fotocellule. Per regolare le forme di utilizzo del distributore è stato stabilito che ogni cittadino può prelevare fino ad un massimo di 6 bottiglie d’acqua.

COME DISTRIBUIRE OGNI GIORNO 56.000 LITRI D’ACQUA E NON GETTARE NEI RIFIUTI OLTRE 221 TONNELLATE DI PLASTICA. L’impianto fa parte del progetto “Acquapubblica”, promosso dallo scorso anno da Enìa, oggi Iren, insieme ai Comuni per incentivare l’utilizzo dell’acqua di rete e per contribuire concretamente alla ridurre l’impatto ambientale di alcune nostre azioni quotidiane. Nel territorio reggiano dal maggio 2009 sono già stati installati 24 distributori che hanno registrato un grande gradimento da parte dei cittadini.

Alcuni numeri possono testimoniare il successo e i risultati ambientali raggiunti: 56.000 litri d’acqua distribuiti ogni giorno; 6.314.334 bottiglie non utilizzate dai cittadini; 221 tonnellate di plastica non gettate nei rifiuti; 419 tonnellate di petrolio risparmiate; 575 tonnellate di CO2 evitate.

UN BENEFICIO PER L’AMBIENTE. L’acqua distribuita dalle reti del Gruppo Iren è buona, controllata, economica ed ecologica. L’impatto ambientale derivante dalla produzione delle acque minerali è evidente. Basti considerare l’uso di bottiglie di plastica monouso e il consumo di petrolio per fabbricarle, i camion per trasportarle e le relative emissioni in atmosfera. La produzione, il trasporto e lo smaltimento di una bottiglia di acqua minerale sono caratterizzate da un forte impatto sulla qualità ambientale. Alcuni dati: solo nel 2006 per produrre le bottiglie di plastica per imbottigliare i circa 12 miliardi di litri di acqua minerali bevuti dagli italiani sono state utilizzate 350mila tonnellate di Pet, con un consumo di 665mila tonnellate di petrolio e un’emissione di gas serra di circa 910mila tonnellate di CO2 equivalente. Utilizzare l’acqua pubblica significa ridurre drasticamente la produzione dei rifiuti: in media una famiglia getta via 25 chilogrammi di plastica in bottiglie per l’acqua minerale.

UN’ACQUA DI QUALITÀ, CONTROLLATA E TRASPARENTE. E’ controllata sia alla fonte sia lungo la rete di distribuzione da parte dei laboratori del Gruppo Iren con una media di 500 analisi al giorno sui 109 comuni del territorio in cui opera Iren Emilia. E’ inoltre costantemente monitorata dall’Azienda Ausl di Reggio Emilia che ne attesta la potabilità. Un’acqua controllata e sicura. I cittadini potranno conoscere i dati delle analisi dell’acqua direttamente dal distributore attraverso una tabella che riporta la qualità dell’acqua erogata. I dati di tutte le acque distribuite sono consultabili anche nel sito Iren Emilia (www.irenemilia.it). Un’acqua veramente trasparente.

UN’ACQUA ECONOMICA: 200 EURO RISPARMIATI OGNI ANNO. In Italia si consumano ogni anno 194 litri pro capite di acqua in bottiglia: un risultato che ci pone ai vertici tra i consumatori nel mondo. Bevendo l’acqua del rubinetto la spesa non raggiungerebbe 1 euro l’anno.

L’acqua dei distributori reggiani è gratuita: un ulteriore contributo al bilancio delle famiglie di Reggio Emilia che potranno risparmiare circa 200 euro all’anno.