“La risposta istituzionale, da parte della Regione Emilia-Romagna, all’infiltrazione di imprese legate alla criminalità organizzata nel nostro territorio, è la legge regionale 11 su ‘legalità e semplificazione nel settore edile e delle costruzioni a committenza pubblica e privata’, approvata il 24 novembre dall’Assemblea e pubblicata oggi nel Bollettino regionale”.
Così Ciro Donnarumma, responsabile emiliano-romagnolo del sindacato edili della Cisl (Filca).
“Questa legge –rimarca con soddisfazione Donnarumma- valorizza le imprese virtuose, rimuovendo i comportamenti illegali che alterano il mercato e la libera concorrenza; semplifica le normative del settore, riducendo le pratiche cartacee e l’uso indiscriminato del massimo ribasso d’asta negli appalti; aumenta i controlli nei cantieri anche con l’utilizzo di tecnologie informatiche necessarie per segnalare appalti nei quali possono annidarsi fenomeni di infiltrazione mafiosa, lavoro irregolare e usura”.
Ma soprattutto, dato il nesso esistente tra regolarità e sicurezza, la legge prevede ‘l’indice di congruità’, per cui un’azienda, per ottenere il Durc (documento unico di regolarità contributiva) deve dimostrare di rispettare valori minimi d’incidenza della manodopera sul costo dell’opera. Spiega il sindacalista Filca che, “la gestione della congruità -cosi come chiesto anche dalle parti sociali, è demandata alle Casse Edili della regione, sancendo così la bilateralità (rapporto paritario sindacato azienda nelle casse edili) quale ossatura delle relazioni sindacali e strumento del settore edile”.
Inoltre, la legge regionale, poggiando su regolarità e qualificazione, per Donnarumma, “si integra con le politiche di sostegno già individuate dalle parti per il settore edile. Il Durc, infatti, attraverso l’accordo tra le parti sociali del settore edile sottoscritto il 28 Ottobre 2010, ha esteso la verifica dei requisiti di regolarità delle imprese partecipanti agli appalti pubblici e privati e la responsabilità in solido tra impresa appaltatrice e subappaltatrice alla verifica di congruità”.
Infine, conclude Donnarumma, con questa legge “si rafforzano anche i controlli nel settore dell’edilizia privata su: inizio e fine lavori; comunicazione all’ente competente del nominativo dell’impresa esecutrice o delle imprese affidatarie dei lavori per la verifica degli adempimenti degli obblighi contributivi e previdenziali e delle condizioni di idoneità tecnico-professionale delle imprese; dicitura antimafia per ottenere il permesso di costruire”.