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Bilancio partecipato: parcheggi, viabilità, marciapedi per Rometta alta


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Anche il quartiere di Rometta alta, che si sviluppa intorno al parco Albero d’Oro, via Refice, via Respighi, chiede principalmente provvedimenti sulla viabilità e sui marciapiedi alla giunta, che ha incontrato i residenti ieri sera per il Bilancio partecipato. Vista la nevicata di domenica però questa è stata anche l’occasione per il sindaco di commentare la buona riuscita del Piano neve alla sua prima prova e di ringraziare tutti gli operatori dei mezzi spalaneve e spargisale, nonché i tirocinanti del Sassuolo service che hanno spalato di primo mattino i marciapiedi di fronte alle sedi scolastiche e altri edifici pubblici.

Sulla neve, oltre alle già note raccomandazioni sull’uso di pneumatici appositi o catene, c’è stata la richiesta del Circolo albero d’oro di una spalatura anche del parcheggio pubblico antistante la sede. Il sindaco ha preso nota. Inoltre si è rilevato come molti cittadini non abbiano ottemperato all’obbligo di spalare la neve sui marciapiedi in corrispondenza delle proprie abitazioni. Qualche residente ha chiesto di attivare i vigili di quartiere per far rispettare questo obbligo.

Connesse al tema marciapiedi altre richieste, relative a pedonali dissestati o resi inagibili dalle siepi e dalle piante che dai giardini privati sconfinano sulla sede pubblica. Se nel primo caso si tratta di manutenzioni da effettuare a cura del Municipio (“abbiamo molti marciapiedi vetusti – ha detto il sindaco Caselli – perché creati alla nascita di questi quartieri e oggi fortemente danneggiati, anche dalla crescita delle piante. Faremo delle scelte e interventi progressivi e mirati nelle zone più critiche”), nel secondo caso è ancora una volta il regolamento di Polizia urbana a disporre l’obbligo per i residenti di potare le piante che interessano la sede stradale: “Non vogliamo sanzionare sempre i cittadini – ha spiegato il sindaco Caselli – perciò per ora facciamo un appello ai residenti a provvedere agli sfalci necessari. Poi faremo opportuni controlli”.

Le altre richieste riguardano in massima parte la viabilità, diventata il problema principale in zona dopo che è stata risolta la “questione Fassbinder”.

In via Zandonai e via Vecchi sono stati criticati i sensi unici attivati. Il vicesindaco Menani ha spiegato che una precedente richiesta dei cittadini è stata male interpretata e che i sensi unici verranno presto modificati, uno in entrata e uno in uscita come da esigenze dei residenti. Nei viali più stretti del quartiere, quali Pergolesi, Vivaldi, Cimarosa, si chiede invece di valutare la possibilità di ulteriori sensi unici, visto che il passaggio di due auto contemporaneamente è quasi impossibile.

E’ stata richiesta l’apertura di via Paisiello nella parte terminale per accedere al parcheggio dell’Albero d’Oro e a via Refice, ipotesi esclusa da Menani perché si tratta di zona da destinare a verde e per l’eccesso di traffico che si riverserebbe in zona già sovraccarica.

Alcune richieste più generali: è stata ipotizzata da un cittadino la possibilità di aprire un passaggio pedonale che dal quartiere, scavalcando un canale, porti direttamente all’ospedale, evitando a molte persone l’uso dell’automobile e la ricerca di parcheggi.

La giunta ha promesso di interessarsi alla fattibilità dell’intervento.

L’assessore ai servizi sociali Giorgio Barbieri è invece intervenuto sul tema generale della solidarietà e della coesione sociale, ricordando il Fondo di solidarietà attivato e aperto ai contributi di tutti i cittadini per risolvere le situazioni di emergenza più immediata.

Infine, a un cittadino anziano che lamentava il problema delle code alle Poste (che ovviamente non competono direttamente all’ambito comunale), il sindaco ha dato un ulteriore annuncio: “Stiamo studiando la possibilità di impiegare i ragazzi del City Staff in aiuto alle persone anziane in coda ai due uffici postali sassolesi, specialmente nei giorni di ritiro della pensione che sono molto affollati. Non sappiamo quali sono le possibilità, chiederemo un incontro in proposito a Poste Italiane, ma credo che sarebbe gradita e opportuna per tante persone l’assistenza di giovani riconoscibili come operatori comunali”.