Home Appennino Modenese Digitale Terrestre, Leoni (PDL) fa il punto sull’appennino con una interrogazione

Digitale Terrestre, Leoni (PDL) fa il punto sull’appennino con una interrogazione

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“Tutto come previsto. Altro che segnale chiaro e più opportunità. Con il passaggio al digitale terrestre migliaia di residenti nelle aree montane stanno rischiando di vedere poco o nulla. Da 3 anni ho chiesto alla giunta Errani, con specifiche interrogazioni, di attivarsi per tempo, per garantire la massima informazione e supporto ai cittadini sugli eventuali disagi legati al passaggio dall’analogico al digitale terrestre, con particolare riferimento al territorio montano. Si sono succedute risposte rassicuranti, la predisposizione di task force ma alla fine il flop è totale. In queste ore ho raccolto molte segnalazioni di cittadini delle aree montane che essendo privi del satellite, stanno ricevendo poco o nulla dal decoder digitale terrestre. La Regione aveva posto come obiettivo primario la garanzia della copertura del segnale digitale dopo lo switch off. Oggi scopriamo che anche questo obiettivo è fallito”.

Lo ha affermato il Consigliere regionale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni firmatario di numerose interrogazioni per chiedere interventi a sostegno dei residenti nei territori montani alle prese con il passaggio al digitale terrestre.

“Purtroppo le peggiori previsioni si sono avverate. Se non fosse stato per l’iniziativa di privati e di associazioni di categoria, dalla Regione non ci sarebbe stato nemmeno un minimo di informazione ai cittadini, soprattutto nelle aree montane dove la ricezione dei segnali televisivi ha sempre rappresentato un problema. Molti vedono grazie al satellite e non certo grazie al decoder e tanto meno al contributo della Regione. Tutto questo è tanto più paradossale quanto il fatto che la Regione è titolare di un costoso canale televisivo digitale che dovrebbe essere suo interesse promuovere. Ora che lo switch-off è un passaggio definitivo ed irrevocabile, chiedo alla Regione di verificare, con l’ausilio del Corecom la copertura del territorio, sia del servizio televisivo pubblico che di quella privata e, verificati i problemi, di mettere in campo specifici interventi per risolverli”.