Giorni e giorni di studio persi: solo in questo si risolveranno le occupazioni, col beneplacito della politica locale che invece di invitare i ragazzi alla responsabilità li incoraggia. Il dissenso è qualcosa di sacrosanto, ma l’occupazione di luoghi scolastici, l’interruzione dell’attività didattica è l’antitesi completa a quanto dicono questi giovani di voler combattere.
Tutti i ragazzi che sapendo di non poter studiare, questa mattina sono rimasti a casa e hanno perso un giorno di studio sono stati privati della loro libertà di fare quello che volevano fare. Non mi si venga a dire che coloro che occupano protestano anche per chi è rimasto a casa, perché la responsabilità è individuale, e nessuno ha chiesto loro di fare da portavoce di nessuno.
Tutti noi abbiamo vissuto a scuola, e tutti sappiamo che le occupazioni spesso vengono subite dalla maggioranza degli studenti. Ecco credo che questo debba sempre essere presente nella riflessione di ciascuno quanto si dà un giudizio sulle iniziative. Ragazzi protestate pure, ma senza perdere lezioni. Ci perdete solamente voi.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)