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Una delegazione di operatori del settore biomedicale in visita all’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena

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Una delegazione di operatori del settore biomedicale, la cui presenza è stata organizzata da PROMEC – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Modena per l’internazionalizzazione – composta da una decina di giornalisti di riviste specializzate e tredici addetti ai lavori, accompagnati da tre interpreti, ha fatto visita, stamattina alle ore 9,30 all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, ricevuta dal direttore generale, dottor Stefano Cencetti e dal prof. Giuseppe Pagnoni della Facoltà di Bioscienze e Biotecnologie. La delegazione riunisce professionisti da Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Russia che sono giunti a Modena ieri, 29 novembre, per una visita ai pilastri del settore biomedicale. Dopo la visita, verso le 12,30, la delegazione è ripartita verso Mirandola dove ha visitato Mostra Mobimed c/o il Castello dei Pico mentre domani, 1 dicembre la delegazione effettuerà una visita alla sede Democenter-Sipe, il Centro per l’innovazione e il trasferimento tecnologico del territorio.

Agli ospiti stranieri è stato illustrato l’apporto fondamentale che Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia forniscono al settore biomedicale. È interesse delle Aziende Sanitarie Modenese e dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia avviare un percorso virtuoso col distretto biomedicale per la valutazione delle tecnologie, la gestione della sicurezza e del rischio clinico, la verifica di efficacia, lo studio dei rapporti costo-efficacia delle prestazioni sanitarie. Questa attività, iniziata, sin dal 2003 ma formalizzata e istituzionalizzata con l’accordo per il Quality Center Network del 2008, ha portato alla pubblicazione di una Guida ai servizi per la valutazione clinica nella Provincia di Modena, un vademecum per le imprese del settore che cerchino i riferimenti locali per la sperimentazione clinica e facilitare la ricerca bibliografica. Vi trovano posto il Sistema Bibliotecario di Ateneo, il CeVEAS, gli strumenti di indagine preclinica (test in vitro e sperimentazione sull’animale) e clinica e, infine i riferimenti del Comitato Etico Provinciale. Il progetto ha tra i suoi punti chiave la collaborazione stretta tra imprese e professionisti. “Fino ad oggi – ha spiegato il dottor Stefano Cencetti, direttore generale del Policlinico di Modena – erano prevalentemente le imprese biomedicali a proporre ai professionisti soluzioni tecniche precostituiti. Noi abbiamo messo in campo una rivoluzione Copernicana: sono i professionisti, nel corso di incontri mirati a chiedere agli operatori del settore di risolvere problemi specifici, partecipando così al processo di progettazione industriale in un’ottica finalizzata a trovare la soluzione più consona al problema proposto”. Ancora, le Aziende Sanitarie della Provincia offrono alle aziende del settore biomedicale la propria competenza e dotazione tecnologica per realizzare concretamente la valutazione delle tecnologie, la gestione della sicurezza e del rischio clinico, la verifica di efficacia, lo studio dei rapporti costo-efficacia delle prestazioni sanitarie. Policlinico di Modena e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia hanno posto in essere per l’accreditamento e la certificazione dei laboratori. “Lo scopo – ha aggiunto il dottor Stefano Cencetti – è che le imprese del settore biomedicale possano usufruire di test e strumenti validati, necessari alle indagini precliniche “in vitro” e “in vivo” sull’animale, all’interno del percorso di valutazione clinica di un Dispositivo Medico. Per quanto riguarda la sperimentazione “in vivo”, svolta presso il Centro Servizi Stabulario Interdipartimentale si è tenuto conto della dignità dell’animale, puntando su procedure che ne riducano la sofferenza”. All’interno dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria sono state create aree di eccellenza ed alta specializzazione attraverso l’innovazione clinica e tecnologica, la ricerca traslazionale (“from bench to bedsite”) e la formazione teorica e pratica. Attualmente le attività di sperimentazioni sono in fase preclinica. La sperimentazione clinica riguarda la Dermatologia, per la cura delle ferite difficili e per la cura delle malattie rare, come l’epidemiolisi bollosa giunzionale; l’Oculistica, per il trattamento delle patologie della cornea; l’Urologia, per la ricostruzione dell’uretra; l’Otorinolaringoiatria e la Chirurgica Maxillofacciale, nella ricostruzione della mucosa del cavo orale.

Dopo la visita al Policlinico, la delegazione straniera è stata accompagnata dal prof. Giuseppe Pagnoni, in visita al Labroratorio Dipartimentale Cell Lab “Paolo Baruffa”, allestito nel 2003 al sesto piano del Dipartimento di Scienze Biomediche per centralizzare tutte le attività relative alle culture cellulare (in vitro) e al Rigene-Rand, lo spin-off tra Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e l’Azienda RAND-Biotech che dal 2009 produce un rivoluzionario incubatore per le cellule staminali sviluppato proprio nel laboratori dell’Ateneo.

La Provincia di Modena ha tutte le carte in regola per fare scuola a livello mondiale in questo campo, visto che il Distretto di Mirandola è oggi considerato il terzo comparto al mondo in questo settore ed è leader internazionale nei disposable e nelle apparecchiature per emodialisi. A livello nazionale il settore rappresenta il 5,8% del totale della spesa sanitaria, costituendo il terzo mercato in Europa ed è composto prevalentemente da imprese di piccole e medie dimensioni (il 74% non supera i 20 milioni di fatturato annuo). Proprio per valorizzare questa tradizione è nato nel 2005 il Quality Center Network, un sistema di raccordo tra imprese, Università, Agenzie sanitarie ed Enti locali che vuole mettere in campo strumenti e servizi per l’innovazione tecnologica del biomedicale.