La settimana appena conclusa – a Modena – è stata attraversata da una notevole mobilitazione del mondo della Scuola e dell’Università. Il movimento si è rimesso in cammino e già prepara le prossime scadenze: in particolare, le assemblee di martedì 7 e giovedì 9 (con delegazioni da altre università italiane) e la giornata campale del 14 dicembre, durante la quale occorrerrà sfiduciare il Governo Berlusconi in Parlamento e tra la società, sia a Roma che nei territori.
Sabato 4 si sono concluse le occupazioni degli istituti superiori modenesi ed anche il Sindaco Pighi ha riconosciuto che – grazie all’attivismo degli studenti (ma noi aggiungiamo: dei ricercatori, dei docenti e dei lavoratori in genere di Scuola e Università) – “la città si è svegliata”.
Sul fronte universitario – tramite il collettivo LettereInMovimento – si parte dalla critica argomentata ed approfondita al Disegno di Legge di Riforma dell’Università, per aprire spazi di raccordo – con la Fiom-Cgil, con il Coordinamento modenese per l’Acqua pubblica, con la Flc-Cgil – e di consapevolezza fondati su di un agire civile e politico avvertito e responsabile. L’impegno ritorna protagonista, era ora.
Sinistra Ecologia Libertà Modena è, sin dall’inizio, al fianco del movimento, rispettoso della sua vitale autonomia ed interlocutore continuo dei suoi spazi di espressione.
L’obiettivo comune deve essere quello di ricostruire il nesso strutturale tra Cultura, Saperi e Lavoro, partendo dal basso, dai soggetti umani che animano queste dimensioni, per immaginare un’Italia migliore innervata dall’utopia concreta dei beni comuni e dall’esigenza di ridurre drasticamente le diseguaglianze sociali.
In tale contesto, bisogna avere presente una visione d’insieme che, inevitabilmente, coinvolge la narrazione e la pratica neo-liberista, il cui dettame principale è quello di restringere l’intervento e l’investimento pubblico nei comparti collettivi (Istruzione, ma anche Salute, Welfare, Politica industriale) per favorire la concentrazione delle risorse nelle mani di pochi, siano esse persone singole o gruppi imprenditoriali e bancari. Cogliere i fermenti diffusi per attrezzare l’alternativa politico-culturale al “berlusconismo” – tra gli interstizi della società e nei luoghi delle Istituzioni da riconquistare all’etica pubblica – rappresenta un imperativo non più rinviabile. E noi vogliamo farlo insieme a tutte le soggettività critiche – culturali, sociali, politiche – disponibili.
(Sinistra Ecologia Libertà Modena)