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Costi politica: Consiglieri Emilia Romagna verso taglio 10%


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Per i tagli ai costi della politica, i consiglieri regionali dell’Emilia-Romagna si apprestano a decurtare le proprie indennità del 10% già dall’1 gennaio 2011. Lo prevede una proposta di legge della maggioranza regionale, depositata oggi in commissione e attesa in aula nell’ultima seduta dell’anno, prima di Natale.Il testo prevede anche, a partire dalla prossima legislatura (2015-20), l’abrogazione del vitalizio, sorta di ‘pensione’ dei consiglieri regionali che ogni anno, complice un perverso meccanismo, aumenta i costi pubblici in modo esponenziale. La decurtazione del 10% è per tutte le indennità di carica e di funzione (la diaria è già stata tagliata dal governo); vengono anche irrigiditi i criteri dei rimborsi di trasporto, con meccanismi di verifica delle presenze ‘al lavoro’.

”L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia a prendere questa decisione”, commenta il capogruppo del Pd, Marco Monari, ‘grande tessitore’ e primo firmatario del testo, seguito dai capigruppo Roberto Sconciaforni (Fds), Gian Guido Naldi (Sel-Verdi) e Liana Barbati (Idv). Monari esprime così ”grande soddisfazione” ringraziando tutta la maggioranza e rivolgendo un auspicio alla minoranza, in particolare al presidente della commissione Bilancio, Marco Lombardi (Pdl), per una proposta ”da oggi disponibile e aperta alla condivisione dell’intera Assemblea”.

Tessitura e verifica tecnica sono state ‘osservate’ dal presidente dell’Assemblea legislativa, Matteo Richetti (Pd), acceso sostenitore dei tagli ai costi della politica in Emilia-Romagna e firmano il testo anche due consiglieri dell’Ufficio di presidenza.