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Al Motor Show con Ferrari, tra Challenge e Formula 1


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Oggi è stata una giornata speciale per tutti gli appassionati della Ferrari in visita al Motor Show di Bologna, il Salone Internazionale dell’Automobile giunto quest’anno alla sua trentacinquesima edizione. Il programma dell’ormai tradizionale appuntamento dedicato dalla manifestazione alla Casa del Cavallino Rampante si è diviso in due parti:una di carattere agonistico rappresentata dalla sfida tra ben sedici F430 provenienti dalle serie italiana ed europea del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli, una seconda caratterizzata dall’esibizione della Formula 1, effettuata da Luca Badoer al volante di una F60.

Al termine di una prova articolata in tre manche, ad avere la meglio tra gli iscritti alla categoria principale del Trofeo Pirelli è stato Philipp Baron: il pilota austriaco dell’omonima scuderia Baron Service è riuscito ad imporsi in finale sul sanmarinese Andrea Belluzzi (Motor Modena), mentre il terzo gradino del podio è andato a Matteo Malucelli, portacolori del team Veregra Competition. Tra i gentleman driver della Coppa Shell la vittoria è stata appannaggio di Giuseppe Fascicolo, al volante della vettura schierata dalla concessionaria Rossocorsa/Pellin, davanti a Flavio Pierleoni (Scuderia Veregra) e Massimo Mantovani (Team Malucelli).

A metà giornata lo spazio dedicato alle competizioni nell’area 48 è stato teatro del tradizionale saluto della Scuderia Ferrari Marlboro: per Luca Badoer, protagonista dell’esibizione, questo momento ha rappresentato il congedo dalla sua attività di collaudatore. A conclusione di una straordinaria carriera durata ben tredici anni Badoer ha effettuato alcuni hot lap ed eseguito una simulazione di pit-stop al volante di una F60, la monoposto con cui la Scuderia di Maranello ha preso parte al Campionato del Mondo nella stagione 2009 e con cui lo stesso Badoer ha disputato le sue uniche due gare con la Ferrari, ricevendo dai tifosi che hanno affollato gli spalti il più caloroso degli applausi.

Badoer, protagonista come detto del tradizionale saluto della Scuderia di Formula 1 agli appassionati del Marchio, ha preso parte ad uno speciale forum organizzato dalla Gazzetta dello Sport presso i padiglioni espositivi della Fiera. Dopo aver fatto visita allo stand Ferrari ed essersi esibito al volante di una F60 all’interno dell’arena dedicata alle competizioni, Badoer ha incontrato gli oltre cento lettori che hanno partecipato all’originale appuntamento, comunicando tutte le sue emozioni al termine di una giornata per lui molto speciale. “Anche dopo tanti anni girare qui al volante di una Formula 1, a distanza così ridotta dal pubblico con l’idea ti poter far sentire da vicino la potenza di una Formula 1 è un’emozione a cui non ci si abitua mai. Oggi poi questa esperienza mi ha emozionato più del solito, perché è stata l’ultima volta in veste di collaudatore ufficiale Ferrari”.

“Quello che mi mancherà di più sarà guidare la Formula 1. Non ho mai cercato la luce dei riflettori, ma solo e sempre voluto rivolgere il mio impegno a come portare al limite una macchina, capirne i margini di miglioramento. Anche se questa è una cosa che mi manca già da tempo, da quando i test si sono ridotti e c’è poco spazio per l’attività di collaudatore”.

A chi ha chiesto se avesse rimpianti, Luca ha risposto: “L’unico rammarico è quello di non aver avuto la possibilità di correre più di due gare. Ho avuto la fiducia della squadra in quel momento e per questo non smetterò mai di esserle grato. Purtroppo non guidando da dieci mesi e trovandomi davanti una macchina cui era difficile adattarsi non ho potuto dimostrare il mio potenziale”.

A proposito dei due piloti ufficiali: “Alonso è un grande campione, un pilota che potrà vincere tantissimo, soprattutto per la sua grande capacità di lavorare con la squadra. Massa ha avuto una stagione difficile, ma con meno problemi tornerà ad essere un grandissimo pilota. Lo conosco e ne sono certo”. A chi voleva sapere chi gli mancherà di più: “Non c’è un nome, ce ne sono tanti, troppe persone che mi hanno accompagnato in questa lunga avventura. E’ la forza della Ferrari, quella fatta dalle persone che senti vicine, sempre”.