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Resoconto del Consiglio comunale del 09/12/2010


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Si è tenuta ieri sera, Giovedì 9 Dicembre 2010, nella sala civica di via Pretorio, la seduta del Consiglio Comunale di Sassuolo, che ha ripreso la propria attività dopo l’ultima assemblea  Civica svoltasi alla fine dello scorso mese di Novembre.

 Nel programma della seduta, si sono  svolte tutte le interrogazioni presentate dai diversi rappresentanti consiliari dei gruppi  politici presenti nell’assemblea.

  La prima l’interrogazione, presentata dalla  Consigliere Cerverizzo (Sassuolo con Pattuzzi) riguarda alcune questioni sulla “Croce Rossa”.

 In questa interrogazione, presentata dalla Consigliere Franca Cerverizzo, Lista Sassuolo per Pattuzzi, la rappresentante ha chiesto alla Giunta di conoscere, fornendo informazione circostanziata a tutto il Consiglio Comunale, se risponde al vero, come viene ipotizzato da un articolo sulla stampa locale del 22 novembre scorso che siano stati adottati atteggiamenti preferenziali, sempre secondo l’articolo con riferimenti circostanziati, nei confronti della “Croce Rossa”.

 In un momento, ha ricordato la stessa Cerverizzo, in cui tutto il Volontariato ha bisogno di sostegno morale e materiale.

 Mentre a livello centrale la manovra del Governo sta duramente penalizzando il volontariato con taglio del 5 per 1000, mentre proprio il gruppo consiliare delal Lega vorrebbe destinare il 5 per mille alle attività sociali gestite dal Comune.   

 Ha così risposto all’interrogante, l’Assessore alla Cultura e Associazionismo Luca Cuoghi, che ha fornito una serie di materiali a supporto di una risposta particolarmente articolata:

 Premettendo come,  la Croce Rossa  Italiana, come da statuto approvato con Decreto del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2005, n. 97 è un Ente di diritto pubblico  e non rientra quindi fra le Organizzazioni di Volontariato disciplinate dalla Legge 266/ 2001 e LR. n. 12 del 2005 e, anzi, per sue caratteristiche, non è nemmeno iscrivibile ai Registri del volontariato  istituiti dalle leggi specifiche. Alla Croce Rossa Italiana è stata quindi affidata, nell’ambito di un rapporto convenzionatorio  fra Enti Pubblici, la gestione di un servizio continuativo, caratterizzato da esigenze quotidiane di funzionamento, quale è quello dei trasporti sociali. La relativa spesa (ma anche le caratteristiche del servizio) non può essere confusa, né avviene in sostituzione di altri tipi di interventi a sostegno e valorizzazione   del  volontariato!.

 Si precisa inoltre che, attualmente, l’Amministrazione, in materia di trasporti sociali,  non ha in essere  nessuna collaborazione con organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale: oltre a alla convenzione con la CRI, si provvede al servizio mediante contratti affidati con gare ad evidenza pubblica. 

 L’assessore Cuoghi ha ringraziato  il consigliere Cerverizzo  che, con la sua interrogazione, dà la possibilità di rendere note al  Consiglio Comunale le inesattezze riportate nell’articolo  giornalistico pubblicato in data  22 novembre  2010 dalla Gazzetta di Modena e di dare informazione sugli esatti contenuti della convenzione in essere con la Croce Rossa.

 Precisando inoltre come, rispetto all’articolo giornalistico  pubblicato il 22 novembre:

 – non corrisponde a verità che alla Croce Rossa Italiana  sia   garantito dalla convenzione in essere per i trasporti sociali  un importo di € 137.000,00 annui: infatti l’art. 9  della convenzione  prevede  a favore della Croce Rossa  un  corrispettivo variabile,  che mensilmente viene liquidato  in base ai Km effettivamente percorsi. L’importo che viene indicato dall’articolo giornalistico è sì previsto dalla convenzione, ma  a titolo  di valore  contrattuale massimo,  presunto in via indicativa, sulla base delle quantità  degli anni precedenti. E’ pur vero che, in analogia a quanto previsto per i contratti di servizio a prezzi unitari, la convenzione definisce anche un importo contrattuale minimo ma tale importo è definito in valori che corrispondono esattamente alla metà di quanto riportato nell’articolo  ( 59.565 km di percorrenza annua corrispondenti a € 68.500).

 Ancora: nell’articolo giornalistico si afferma che dal 2006  si prevede, a favore della Croce Rossa  un contributo  annuo di € 30.000. Anche questa notizia non corrisponde a verità. Dal 2007, le convenzioni  per l’affidamento del servizio di trasporto sociale prevedono, a titolo di corrispettivo  un prezzo   convenuto in € 1,15 al chilometro, a fronte del quale compete alla CRI la spesa di carburante, di manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi nonchè di pulizia degli stessi oltre  e soprattutto alle spese  sia per il personale  dipendente(4-5 unità)  con qualifica di autista che quello  necessario per la diretta e autonoma organizzazione dei percorsi di trasporto garantendo il contatto diretto con i singoli utenti per eventuali variazioni di orari.

  La Consigliere Cerverizzo, rivolgendosi all’Assessore Cuoghi ha detto che non vi è peggior sordo di chi non vuol sentire,   ma si è dichiarata   cmque   soddisfatta della risposta ricevuta in merito, ribadendo la ragione della necessità di presentare un’interrogazione come questa, su un tema per il quale, evidentemente c’è necessità di porsi domande ed ottenere chiarimenti e delucidazioni. Un tema sul quale la stessa si riserva di tornare in futuro.

 Interrogazione a firma di Susanna Bonettini e dei Consiglieri del gruppo PD in merito a Dichiarazioni rilasciate dal Vicesindaco Menani

 In questa interrogazione, presentata dal gruppo PD, i firmatari chiedono chiarimenti in merito alla dichiarazioni del Vicesindaco Menani, riprese dalla stampa in cui si affermava che “i ciuccia datteri” non hanno spazio a Sassuolo; dichiarazione definita soltanto una battuta dallo stesso Vicesindaco.

 E considerato che le stesse parole, oltre ad essere molto offensive, soprattutto se pronunciate da chi ricopre un ruolo istituzionale, fanno intendere che la Giunta rifiuta ed osteggia le popolazioni islamiche “tout court”

 I promotori chiedono di sapere:

– cosa si intendesse per “ciuccia datteri”

– cosa si intenda per “i ciuccia datteri non hanno spazio a Sassuolo”

Qual è la posizione del Sindaco e della Giunta rispetto alle gravi dichiarazioni del Vicesindaco.

 Ha così risposto all’interrogante, Giuseppe Megale,  Il Sindaco Luca Caselli:

 Il Sindaco – ha detto Luca Caselli – pur non essendo in grado di dare interpretazione autentica di un termine proferito da una terza persona, ritiene che l’espressione “ciucciadatteri”, utilizzata all’interno di un blog su internet ( e quindi non in sede istituzionale) dal Vicesindaco Menani con riferimento all’ordinanza contro la macellazione rituale, si riferisse agli eventuali contravventori a detta ordinanza e non già all’intera comunità musulmana di Sassuolo, come qualcuno ha impropriamente sostenuto sulla stampa. L’epiteto, a parere del sottoscritto, equivale a “contravventori” ovvero a “trasgressori” ossia a quella parte, certamente minoritaria, di persone che non rispettano la citata ordinanza. A tal fine si esibiscono fotografie di carcasse animali ritrovate nei cassonetti, nonché copia di verbale di accertata violazione amministrativa di un trasgressore della menzionata ordinanza.

 Parimenti, si ritiene che la frase “i ciucciadatteri non hanno spazio a Sassuolo” sia da interpretare, in forma estensiva, come “quelle persone che contravvengono alle regole e alle leggi dello Stato debbono essere perseguite e sanzionate”.

 Lo scrivente Sindaco, anche a nome della Giunta, ritiene che le espressioni usate dal Vicesindaco nel senso indicato e secondo l’interpretazione fornita siano forse tecnicamente improprie, ma certamente non gravi e non meritevoli della polemica – reiterata e poco costruttiva – ordita dagli interroganti.

 Al proposito – ha aggiunto sempre il Sindaco – si fa presente che il social network “Facebook” è utilizzato anche da alte cariche istituzionali in modo del tutto personale e al di fuori delle sedi ufficiali e contiene comunque polemiche ben più gravi di quelle stigmatizzate dagli interroganti, che si esporranno verbalmente in sede di risposta.

Si ritiene, in ogni caso, ha detto Il Sindaco  che la nostra città abbia problemi ben più seri da affrontare ( e che intendiamo risolvere) che non una polemica politica e mediatica fine a se stessa.

Megale si è dichiarato assolutamente non soddisfatto della risposta ricevuta dal Sindaco, definita dallo stesso evasiva e cerchiobottista e  ribadendo di sentire il bisogno di indignarsi – e come lui altri con coscienza civile – per un clima in cui parole come queste che fomentano l’intolleranza. Un’indignazione che ha la stessa radice  del razzismo a cui era sottoposto anche suo padre, costretto ad emigrare, tanti anni fa, dal sud a Basilea, per lavorare.

Finite le interrogazioni, si è quindi passati alle Interpellanze Consiliari. Atti sui quali la discussione può allargarsi, a differenza delle interrogazioni,  a contenuti pi ù generali relativi anche ad intendimenti da assumere, anziché fatti specifici e circostanziati.

Interpellanza a firma di Susanna Bonettini e di  altri Consiglieri del gruppo PD in merito al Condominio di via Adda

In questa Interpellanza, proposta dal capogruppo consiliare PD, Susanna Bonettini, premettendo come il Palazzo di via Adda – ai civici 71,73,75, 77, dove risiedono diverse famiglie,  faccia parte di un unico condominio per un unico contatore di erogazione del gas e  che a Luglio 2010 tale contatore, per ingente debito verso Enia, sia stato chiuso..

Considerato che risulta essere diversificata , fra loro, la posizione di diversi condomini, in quanto la maggior parte che risiede in quello stabile è in regola con i pagamenti e il debito accumulatosi riguarda probabilmente per la maggior parte, coloro che non risiedono più

Nello stabile di via Adda. E  viste le bassissime temperature attuali della stagione invernale che riguardano  numerose famiglie che si trovano tutt’ora.

Si Interpella il Sindaco per conoscere quante famiglie risiedano in Via Adda

–       Se in queste famiglie siano presenti minori e anziani e in che misura – Quali interventi siano stati predisposti sino ad ora in merito

–       – Quali azioni intende intraprendere per far ripristinare in tempi brevissimi il riscaldamento, per togliere da questo disagio  numerosi cittadini e cittadine.

Il Sindaco Luca Caselli ha così risposto all’interpellanza, premettendo che, nel merito della questione specifica , si tratta di un rapporto privatistico tra i gestori della fornitura e gli utenti in questo caso inadempienti.

Con riferimento all’interpellanza in oggetto,  precisando come egli tesso, non appena venuto a conoscenza della situazione descritta dall’interrogazione in oggetto, dove sono coinvolti 78 residenti, di cui 40 nuclei famigliari, 10 minori e 1 solo anziano, cioè sopra ai 65 anni di età,  ha provveduto a prendere contatti con l’azienda erogatrice del gas metano Enia Energia nonché ad avvertire la Prefettura della situazione, indubbiamente delicata.  Ad esempio, ha aggiunto il Sindaco ha inoltre aggiunto che in passato, durante l’esecuzione di sgomberi forzati, veniva tagliata la fornitura di acqua. Questo –ha detto il Sindaco – è un provvedimento che non mi vede d’accordo e che non ritengo giusto.

In seguito gli organismi coinvolti hanno a loro volta contattato l’amministratore condominiale, il quale ha convocato l’assemblea per il prossimo 13 dicembre. Ad oggi l’azienda erogatrice ha accettato di ripristinare la fornitura a fronte di un pagamento inferiore alla somma inizialmente richiesta, che era pari a due terzi dell’intera morosità. A fronte di tale disponibilità, il condominio valuterà il da farsi nel corso della menzionata assemblea.

 Si riportano, in allegato e consegnati alla Consigliera stessa, i dati richiesti e forniti dai Servizi Demografici.

La Consigliera Bonettini si è dichiarata soddisfatta della risposta del Sindaco, laddove ha illustrato l’azione di mediazione gli interventi concreti messi in atto dallo stesso, con il suo interessamento. Pur sottolineando, a suo giudizio, l’incongruenza della parte iniziale della risposta fornita dal Sindaco che definiva privata una vicenda dalle forti ricadute pubbliche..

Interpellanza a firma di Susanna Bonettini e di  altri Consiglieri del gruppo PD in merito all’incrocio tra via Indipendenza e via Cavallotti.

In questa interpellanza sempre la Bonettini e altri consiglieri del gruppo PD, hanno posto all’Amministrazione il problema relativo  all’incrocio tra via Indipendenza e via Cavallotti dove, in concomitanza con l’inizio delle lezioni delle scuole d’infanzia “Rodari”, della scuola secondaria “Cavedoni” e del Liceo “Formiggini”, si formano lunghe code di automobili in uscita dal centro città. 

Visto che una considerevole quantità di traffico proveniente dal centro è diretta verso via Indipendenza per recarsi alle suddette scuole

Chiedendo alla Giunta quali misure intendesse adottare per ridurre la formazione delle lunghe file di veicoli in quel punto particolare.  

E’ intervenuto, rispondendo al quesito in oggetto, Il Sindaco Caselli che nella fattispecie   ha la delega ai Lavori Pubblici.

Il Sindaco Caselli, ricordando come in questi giorni l’ufficio tecnico comunale provvederà a modificare le tempistiche del semaforo all’intersezione fra via Cavallotti e via Indipendenza.

In questo punto della viabilità cittadina infatti si formano, specialmente nelle ore di punta, lunghe code in uscita dal centro storico.

Si provvederà quindi  a modificare il funzionamento dell’impianto semaforico che regola l’intersezione tra via F. Cavallotti, via Indipendenza e anche via Leoncavallo. Il provvedimento, attuato in via sperimentale, di comune accordo con l’ente gestore del servizio (Hera spa), prevede l’aumento della durata della fase di verde, che verrà quasi raddoppiata,  per i veicoli che transitano su via Cavallotti, con conseguente snellimento delle code veicolari soprattutto per quelle in uscita dal centro storico.

Erano arrivate diverse segnalazioni anche all’URP del Comune e al Comando di Polizia Municipale, che lamentavano un aumento delle code su via Cavallotti in uscita dal centro storico. Analoga segnalazione era arrivata anche durante l’incontro del Bilancio partecipato con il quartiere Centro. L’aumento delle code si deve anche alla modifica della Zona a Traffico Limitato del centro storico, che ha aperto totalmente al traffico via F. Cavallotti, al fine di avere una via di uscita da Piazza Martiri Partigiani in direzione sud.

Il provvedimento ha inoltre introdotto la svolta in destra continua (semaforo a lampeggio) da via Indipendenza su via F. Cavallotti al fine di snellire anche in questo caso il flusso veicolare diretto verso Pontenuovo.

L’auspicio è – ovviamente-che le modifiche contribuiscano a snellire il traffico, anche e soprattutto in questo periodo di festività, che vedrà il centro storico ancora più affollato.

La Consigliera Bonettini si è dichiarata   soddisfatta della riposta ricevuta in merito.

INTEGRAZIONI E MODIFICHE ALLA DELIBERAZ.NE N. 34/2010 SULLA PROGRAMMAZIONE RELATIVA AI SERVIZI SOCIO-SANITARI

AVVIO FASE ACCREDITAMENTO TRANSITORIO

L’Assessore ai Servizi Sociali Giorgio Barbieri, illustrando l’atto, ha  ricordato come questo documento , definendo gli indirizzi di massima per l’accesso all’accreditamento transitorio, prevedeva il rinvio per le Ipab Stradi e Castiglioni, l’accreditamento provvisorio ad alcuni servizio per disabili, individuava alcune decisioni portate avanti dell’accreditamento per assistenza domiciliare anziani disabili. Ipotizzava per Casa Serena l’accreditamento transitorio fino alla realizzazione della nuova struttura,. Dopo approfondimenti e maggiore chiarezza comitato distretto adottato altro documento, il 27 luglio 2010 Comune ha ufficializzato a comitato distretto non aderire costituzione Asp e da qui non accreditamento per Casa Serena, con decisone politica. Delibera regione 514 del 2009 stabilisce per triennio 2010-2013 che accreditamento è facoltà, non obbligo. L’accreditamento è complesso e in via di sperimentazione, nei 3 anni che abbiamo davanti ci permetterà di capirlo meglio lavorando in autonomia. Nostro comune non aderirà Asp territoriale perché: obbligo fusione Ipab fusioni piccole dimensioni per le grandi lascia facoltà comune di decidere. Precedente amministrazione sempre rinviato decisione, mai presa in considerazione possibilità conferire l’immobile che doveva rimanere di proprietà comunale.  Noi riteniamo che il Nostro comune non ha interesse ad entrare in Ipab. A fine 2010 Asp ancora non tanta, mi risulta che anche altri comuni non vogliono conferire assistenza domiciliare. Capienza Casa Serena ha dimensioni considerevoli e quindi si può stare da soli. Le graduatorie restano di competenza del comune di Sassuolo. Delibera stabilisce di mantenere contratti in essere anche per servizi rivolti ai disabili.  “Su Casa Serena, – ha proseguito Giorgio Barbieri – noi scommettiamo. Entro marzo-aprile possiamo andare in regione per chiedere una proroga nell’accreditamento. Siamo i primi ad essere preoccupati di fare le cose fatte bene, Casa Serena è il nostro primo obiettivo, ci teniamo più di voi. Vogliamo realizzare una nuova struttura a disposizione dei cittadini di Sassuolo. Abbiamo idea di massima di costruire due corpi separati, con un corpo centrale per i servizi comuni generali, come lavanderia e cucina, I 120 ospiti di Casa Serena rimarranno minimo tali. Dobbiamo accelerare alcuni lavori, come l’acquisizione del terreno dall’Ausl, stiamo portando avanti delle pratiche saranno definitive nel 2011. Il prossimo anno inizieremo i lavori».

Nel merito, sono poi intervenuti i seguenti Consiglieri e Capigruppo, di cui riportiamo, per ciascuno, una breve sintesi, sia degli interventi che delle dichiarazioni di voto vere e proprie:

Susanna Bonettini,  capogruppo PD: «Continuate a dire andiamo da soli. Continua a preoccuparci delle commissioni e dei consigli comunali di trovarci sempre di fronte a questo atteggiamento. Non capiamo se i servizi sociali sono distrettuali o se ci sono spezzatini. Il senso di governare la situazione a livello distrettuale e programmare era per migliorare la qualità del servizio. Dice che certi pezzi li teniamo in casa, ma tanti altri servizi sono ancora dentro all’ufficio comune. Qua fatico a capire la linea politica capisco la scelta di cambiare rispetto alla giunta precedente, è legittimo anche se le scelte sono in contrasto con le precedenti, però diteci in che direzione volete andare, Dice una cosa non vera: Casa Serena conferito nel sistema distrettuale è scritto in tutti i documenti dei piani di zona e di paino del distretto. Al di la di questo è legittimo cambiare opinione. Si continua a non capire che a già scritto a giugno in quella delibera. Si sapeva già che rinnovo convenzione casa Serena. Non capiamo cosa è cambiato da allora ad oggi, perché si debba fare una nuova delibera. Capisco che avete tolto l’assistenza domiciliare, in questa non c’è. Oggi ci si dice che assistenza domiciliare anziani sarà fuori dalla programmazione distrettuale. Sono ben contenta che si vada al superamento e alla costruzione di una nuova struttura protetta che è vecchia e con tutti i limiti ricordati dall’assessore anche se il servizio è ottimale. Con le strutture nuove la regione prevede al massimo 75 posti mentre voi ne garantite 120».

“La finalità  – ha poi proseguito l’esponente del Gruppo  consiliare – è quella di saper programmare, l’altra questione è definire a livello regionale gli standard di qualità e la remunerazione. Credo che la regione faccia bene a preoccuparsi che la qualità dei servizi sia uguale in tutto il territorio, l’accreditamento serve per superare gli appalti, l’esatto contrario di quello che diceva la consigliera. C’è stato un taglio consistente sul fondo della non autosufficienza arrivato dal governo centrale, che poi al regione ha parzialmente reintegrato; per cui non vogliamo lezioni. Una delle leve del bilancio è l’aumento delle rette del 3% sugli anziani a Casa Serena e il 5% sui servizi educativi, questa è la leva della Giunta sul bilancio 20190. Il Voto del Pd è quindi contrario

Antonio Caselli, Pd: ha sottolineato la confusione che deriva dall’intervento e dalle proposte dell’Assessore sul tema.

“Innanzitutto – ha detto Caselli –  nel Psc e nel Poc Casa Serena nuova è prevista al posto della vecchia con il project financing nell’attuale area. Voi non avete pensato di fare una struttura nuova, avete cambiato idea sul posto ma non l’avete messa in pratica. Nel bilancio che andremo ad approvare non avete messo neppure l’acquisto dell’area in oggetto, solo i 30 mila euro al professionista che deve studiare il project financing, Non avete messo una lira su nulla. Avete le idee confuse perché vi siete resi conto che avete 120 anziani e che invece la nuova la potete fare solo per 75. Se aveste riflettuto meglio sull’ingresso nell’Asp avreste capito che potevate distribuire i posti letto, se le strutture si costruiscono a noma e nelle diverse zone del territorio.  Non abbiamo accreditato al struttura che si poteva tranquillamente accreditare. Si dovrà andare a trattare in regione per l’accreditamento al 2013 perché gli anziano saranno ancora nella vecchia struttura e la nuova sarà in costruzione. Potevate accreditare il servizio con progetto di costruzione della nuova struttura, Casa Serena è un buon servizio che poteva essere accreditato. Temiamo che alla Salvarola per spostamento struttura avvenga grande speculazione edilizia, che li vengano fatte delle villette, per questo noi pensavamo di ricostruirla li. L’accreditamento è utile perché fra tre anni i servizi non accreditati non riceveranno i fondi regionali e quindi gli anziani invece di pagare 40 euro ne pagheranno 80. Nella precedente ci siamo astenuti perché avevate le idee confuse e questa sera quello che ci ha rappresentato è esattamente quello che avevamo capito 5 mesi fa».

Giulia Pigoni, consigliere Pd: «Vorrei limitarmi a fare alcune domande a cui non abbiamo avuto risposte esaustive. A giugno 2010 approvato consiglio che deliberava non la possibilità di accreditarsi, già stabilita a marzo, ma la promozione dell’avvio per l’accredito transitorio. Oggi invece ribaltiamo questa decisione, presa da voi non più tardi di sei mesi fa. Ribadisco la domanda fatta da Bonettini: cosa è cambiato da allora? Se è scelta politica perché è cambiata? Cosa succede se al termine del contratto, nel 2°013 non avessimo i requisiti per accreditamento provvisorio? Dice che la nuova Casa Serena sarà pronta, non capisco quali garanzie abbia. Se per qualsiasi motivo non pronta tra tre anni come faremo? Se questa è una scelta politica quali sono i vantaggi del rimanere fuori dall’accreditamento?»

 Andrea Lombardi, Pd: «Solo a giugno presentata delibera che andava verso l’accreditamento transitorio. Ci fu detto che non serviva pensare altro e che si doveva procedere. Ora giro di 180 gradi. Io continuo ad avere grossi dubbi dal togliere Casa Serena dall’Asp. Sassuolo non è isola sperduta nel Pacifico, fa parte di un distretto sanitario e di una provincia. Le relazioni tra le strutture sono0 alla base del funzionamento della sanità. Se tagliate questi ponti come pensate di fare programmazione? Continuo ad essere dubbiose su ciò che accadrà fra tre anni, sono convinto che tra tre anni ci sarà la nuova struttura. Ma credo che dobbiate avere un piano b. La cosa che più mi colpisce sono le idee sul futuro di casa Serena. Pensate a due strutture, se fanno la stessa cosa non sono un vantaggio, quanti i posti? Quanti quelli di Rsa? Lei sa che politiche sanitarie vanno verso un processo di domiciliarità. Nella vostra programmazione non si parla del lasciare gli anziani a domicilio.

Dovete prevedere ausili per le famiglie, alloggi; non c’è traccia di questa progettazione. Al Pal hanno detto 100 posti letto in meno in provincia, Sassuolo è interessata?».

Consigliere Nizzoli, Pdl:  ha ricordato come: “Questa amministrazione continuamente tacciata di non avere le idee chiare. Per affrontare un tema di questo tipo si dovrebbe analizzare cosa accade nei servizi sociosanitari dell’intera Emilia Romagna. In sostanza regione propone aumento tariffe motivandolo con impossibilità di ulteriori investimenti, famiglie dovranno farsi sempre più carico dei servizi che dovrebbero essere gratuiti.

La Regione Emilia romagna , ha proseguito la Nizzoli,  cambierà il calcolo del reddito Isee per gli anziani che richiedono assistenza. L’Emilia Romana non punta ad un welfare per tutti ma a pesare sulle famiglie. Stanno dando i servizi alle cooperative motivandolo con il costo ridotto del lavoro, non è del tutto vera, spesso far gestire un servizio al privato costa più che lasciarlo al pubblico. In tutte quelle strutture in cui personale misto, pubblico e cooperative, dove andrà l’accreditamento? Probabilmente le strutture saranno affidate al privato, non si esclude di affidarle a fondazioni. Il problema è del tutto politico e relativo al rapporto tra PD e cooperative che sta portando nelle mani dei privati i servizi sanitari. Si punta alla privatizzazione ritenuta buona e controllabile. Siamo in tempo per fermarci e non dire si a chi non rispetta la persona con la P maiuscola».

Claudio Corrado, Pdl: «L’argomento è tra i più complessi e più importanti. La scelta della giunta di non entrare in qualcosa che non è ancora partito, mi riferisco all’Asp di cui esiste solo un progetto, ci fermiamo per guardare e capire. Tra tre anni, quando ci sarà il rinnovo di questa amministrazione comunale ci sarà anche la inaugurazione di una nuova struttura, sono convinto di questa prossima apertura, è la nostra priorità. Accolgo l’invito di Lombardi, addetto del settore, a riflettere. Votiamo però a favore, supporto a progetto futura Casa Serena c’è, è ovvio.

L’attenzione nostra su questo tema sarà massima, spero anche la collaborazione».

Si è quindi passati al voto previsto che ha fatto registrare questo esito:

Favorevoli Sindaco, PDL, Lega nord, Anselmi Lista Civica  

Contrari  -PD, Lista Per Pattuzzi

Astenuti – Nessuno

Atto approvato

 

Modifica del regolamento del Mercato Contadino di Sassuolo

Claudio Casolari, Assessore al Marketing territoriale e alla Ceramica ha illustrato nel merito questa modica al Regolamento del Mercato Contadino che, attraverso, alcune piccole ma funzionali modifiche ad un regolamento già esistente, rende ulteriormente funzionale il meccanismo regolamentare complessivo.

C’è stata un’analisi di merito, ha spiegato l’Assessore,  anche da parte delle associazioni di categoria che hanno promosso Sassuolo come migliore piattaforma di tutta la provincia. Piccolissime modifiche relative aumento possibilità di aggregare produttori, per dare più spazio, diminuzione drastica prezzo posizionamento bancarella, ora è 5 euro per 9 mq; regolamentare meglio le norme di entrata e uscita. Abbiamo avuto occasione di confrontarci e non sono emerse particolari problematiche.. Il progetto ha una fortissima matrice territoriale, mi guardo bene dallo spostarlo. L’argomento vien mangiando, Abbiamo fatto un esperimento, un mercato in piazza Garibaldi in estate, e le associazioni ci hanno chiesto di farne altri. Con la premessa formale che l’area resta la corte di Braida.

Il problema è che alle 10 spesso hanno finito la merce, perché la stagionalità porta anche a questo. Quell’area ha un destino segnato, nel tempo a venire. Inoltre  do’ una mia garanzia personale che rimarranno li».

Sono quindi intervenuti nel merito dell’atto:

Camilla Nizzoli, Pdl. «Regolamento definitivo, elaborato e redatto su base regolamento provvisorio attuato scorso anno, è stato notevolmente semplificato. Immagino che sia scaturito sulla base dell’esperienza del mercato svolto in questo periodo, Mi dichiaro favorevole».

Carla Ghirardini, Pd: «Doveroso adeguamento dopo un anno di sperimentazione. Io credo di poter esprimere un giudizio positivo e credo siano estremamente valide le considerazioni che ci hanno mosso a lavorare per l’istituzione di questo mercato contadino e di veicolare il principio educativo di consumare prodotti che arrivano da distanze ravvicinate. Credo sia stato corretto realizzarlo tutti i sabati, anche per fidelizzare i clienti. Ho qualche perplessità sui commi 5 e 6 dell’articolo uno. Noi sappiamo motivi per cui istituito a Braida, c’è l’area grande e il parcheggio. Ma l’ubicazione era legata anche al fatto che attività di quel genere poteva essere trainante per quel quartiere. Comma 5 diceva che potevano essere effettuate edizioni straordinarie sulle stesse aree, invece la modifica prevede anche lo spostamento in altre aree. Vorrei la garanzia che lo straordinario venga usato con il bilancino. Mi fido del’Assessore Casolari, in particolare condivido il senso che viene dato a questa iniziativa, in quanto volano per il settore economico e punto di riferimento per il quartiere”

 Francesca Gottardi, Lega Nord ha detto: «Molto soddisfatti che Pd accoglie proposta mercato contadino. Le richieste sono aumentate in modo significativo, due i punti che vogliamo rimarcare. Un avvicinamento ad un chilometro zero. Crediamo fortemente in questo emrcato e per questo voto favorevole».

Francesco Battani, Pdl: «Io arrivo da Braida, come detto assessore casolari basta recarsi al mercato il sabato e vedere la vivacità che ha creato in un anno. Tutti contenti e felici, ben consapevoli occhio riguardo che Casolari avrà per mercato contadino a Braida e per questo Pdl esprime voto favorevole».

L’atto è stato approvato quindi da tutti i gruppi  all’unanimità

 

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO ALLE ASSOCIAZIONI, COMITATI ED ENTI SENZA FINE LUCRO

Luca Cuoghi, Assessore alla Cultura e all’Associazionismo, ha illustrato questo atto che, dopo ripetuti passaggi in Commissione, arriva ora  a conclusione questo importante  regolamento che  nasce dall’esigenza espressa dalle associazioni che richiedono una sede; il regolamento preesistente riteniamo fosse inefficace, è un dato di fatto. Da allora noi siamo in deroga. Attualmente ci troviamo che con l’attuale regolamento abbiamo la concessione di sole due sedi; una scaduta, l’altra ha visto mutare esigenze richiedente e concedente.

“Partendo anche da questi principi ispiratori – ha proseguito l’Assessore –  abbiamo cercato di costruire nuovo regolamento che è un atto amministrativo, uno strumento di cui amministrazione vuole dotarsi. Illustro novità e differenze salienti. Primo fra tutti una maggiore velocità di quello che è l’iter, data dal fatto che tutte le situazioni vengono fatte dall’amministrazione tramite uffici o delibera di giunta, attualmente fatta in deroga, abbiamo voluto scriverla nero su bianco. La seconda riguarda la possibilità per molte associazioni di dire: ho una sede, ho un locale vuoto, c’è da fare piccoli lavori, se voi li fate io ve lo do. Al momento non possiamo farlo, il comune deve prima farlo i lavori e poi concederlo. Il Comune non può affrontare queste spese, mentre le associazioni possono farlo grazie al contributo dei volontari. Il terzo punto è quello dell’elasticità sulle concessioni. Ogni hanno fatto un elenco locali disponibili, comune si da obiettivi su quello che deve fare; dopo questo se le cose da fare coinvolgono le associazioni si chiamano per distribuire questi locali.

Fare un mappatura delle esigenze della città e da li andare a lavorare con le associazioni per dar loro le sedi».

Nel merito, sono poi intervenuti i seguenti Consiglieri e capigruppo, di cui riportiamo, per ciascuno, una breve sintesi, sia degli interventi che delle dichiarazioni di voto vere e proprie:

Mimma Savigni, Pd:  ha prima di tutto sottolineato l’intenso e serio  lavoro di confronto. Svolto.

“Ma dei nostri emendamenti – ha detto la consigliera –  ne sono stati accolti solo due e non su obiezioni sostanziali. La giunta prima decideva in deroga, ora in autonomia e non dovrà giustificare le proprie scelte. Manca trasparenza. Ai nostri emendamenti è stato dato un parere tecnico favorevole ma sono stati bocciati dal punto di vista politico. Criticità: il tema fondamentale del coinvolgimento delle associazioni; non vengono specificati il modo in cui verranno consultate le associazioni, in cosa consiste il contributo che viene accettato da parte loro. Ad aprile 2010 è stata presentata l’istituzione dell’anagrafe comunale, giustificata per aggiornare la mappa delle associazioni, con la necessità di aggiungere quelle che operano in regime nazionale». La consigliera illustra poi alcune degli emendamenti proposti e non approvati, criticando il merito delle formulazioni adottate.  Complessivamente, ha sottolineato ancora la Savigni,è proprio la mancanza di trasparenza e l’eccesso di discrezionalità da  parte della Giunta a caratterizzare in modo errato questa impostazione.

Massimo Benedetti, Pdl:  ha invece espresso un giudizio positivo sull’impostazione del lavoro e dell’atto in discussione.. “La necessità del regolamento, ha spiegato Benedetti, è stata ben illustrata dall’assessore Cuoghi. La consigliera Savigni ha mal interpretato alcune parti del regolamento proposto. Ritengo corretti i criteri di valutazione e la necessità di una mappatura. Bene l’articolo 8 che favorisce la sussidiarietà. Giusto l’articolo 9 sulla verifica annuale del permanere dei requisiti».

Andrea Lombardi, Pd:  ha detto: ..già il collega di  partito ha spiegato i motivi della nostra perplessità. Non sono d’accordo su nulla di ciò che ha detto nel suo intervento Benedetti. Da ampia discrezionalità alla giunta e si toglie possibilità all’associazione di fare ricorso interno, mandandoli verso il Tar. Non mi sembra un esempio di sussidiarietà, come costringerli a versare in proprio per sistemare, anche in modo consistente, un ambiente. Se l’associazione fa qualcosa di importante per la città non capisco perché non le si debba concedere una sede».

Biagio Santomauro,  consigliere Pdl; «Sono nate tante associazioni, alcune per andare a passare il tempo. Hanno la possibilità di metterci la manina e fare qualcosa. In molte si fa tarallucci e vino. Io sarei del parere di guardare di più queste associazioni, dobbiamo cercare di distinguere bene le differenze tra le Associazioni, tra chi fa cosa…

Carla Ghirardini, Pdl:  ha spiegato come, suo giudizio, un regolamento dovrebbe sempre  derivare da un processo condiviso. “Vorrei semplicemente rimarcare – ha detto la stessa –  il fatto che in tutto questo percorso di processi condivisi ce ne sono stati veramente pochi. Nel momento in cui sono stati rifiutati tutti i nostri emendamenti questo sia avvenuto tramite una e-mail. Perlomeno potevamo farlo sedendoci ad un tavolo. Credo ci debba essere assoluta chiarezza del soggetto del regolamento. Trovo un punto ambiguo la titolarità dei soggetti di questo regolamento. Noi davamo per scontata obbligatorietà iscrizione all’anagrafe comunale. Nell’articolo 8, comma 4, frase sibillina che ha affidamento ad associazioni che potrebbero essere motivate con un atto di giunta; ci siamo resi conto che non era affatto una svista».

Antonio Caselli, PD, ha espresso un giudizio fortemente critico e negativo sull’impostazione generale e il metodo adottato per raggiungere una finalità ben precisa.

“La mia  critica, ha spiegato Caselli  si motiva da un richiamo, a mio avviso completamente disatteso da questo regolamento, al nostro Statuto Comunale, laddove al punto 6, si fa esplicitamente richiamo alla determinazione da parte del Comune di favorire, attraverso una regolamentazione, al massimo le attività di pubblica utilità, di servizio e di funzione socio- culturale delle associazioni ed espressioni sociali del nostro territorio. Voglio ricordare infatti  alla Giunta la contraddittorietà delle norme che andiamo ad approvare questa sera, rispetto proprio alla nostra carta principale.   Noi abbiamo insistito con i 31 emendamenti – ha aggiunto Caselli –  proprio  perché questo regolamento determina uno svicolare da parte dell’Amministrazione dalle attività di controllo alle quali dovrebbe essere sottoposto il procedimento da parte delle associazioni. La messa a norma degli edifici diventa un criterio determinante. Il principio della responsabilità un altro svicolare dall’idea di essere responsabili degli immobili pubblici. Un conto è la responsabilità, un conto è la spesa. Se voi aveste mantenuto la progettazione e accolto poi il contributo sarebbe stato diverso. Assessore lei ha parlato di mantenere un’elasticità del procedimento, ma dov’è questo principio? Devono essere chiari i criteri di partecipazione; deve essere chiaro come fare ricorso. Che principio è la maggiore velocità dell’iter?.  Non credo davvero che debbano essere questi – ha concluso il consigliere – gli intendimenti, le finalità precipue e fondamentali dell’Ente pubblico..Che sono invece quelli che ho evidenziato all’inizio dell’intervento, indicati dl nostro Statuto”.

Francesco Battani, Pdl ha rilevato come, già in passato ci siano state associazioni che hanno avuto contributi per 100 mila euro.. “ secondo me – ha aggiunto-  potevano comprarsi la sede. Io abito a Braida e stavo mettendo a posto una sede per una società sportiva, qualcuno ha verniciato, qualcuno ha fatto altri lavori, ovviamente il comune ha dato un contributo economico. Il Parco di Braida è l’esempio di questo volontariato».

 Francesca Gottardi, Lega Nord ha ricordato come si partisse da un macchinoso regolamento rislaente al 1996. “Direi che già allora, operando sempre ,” in deroga” discrezionalità e trasparenza erano le cose che si volevano evitare. Volevamo pertanto  eliminare dei girotondi burocratici. Cerchiamo di evitare di tenere sedi vuote se qualcuno vuole utilizzarle dopo averle sistemate. Abbiamo avuto alcune osservazioni presentate dalle associazioni. Chi aveva la sede – ha proseguito la Gottardi –  presentava osservazioni aberranti. Chi non aveva la sede ha chiesto di togliere la cauzione. Sul ricorso, io non sono un’esperta in materia, ma lo ritengo un controsenso. Per quanto riguarda i criteri di assegnazione sono due; pluralità anni di attività e la disponibilità di condividere la sede, non può esistere la discrezionalità perché quando si mappano i bisogni già da sole le associazioni decideranno chi è meritevole».

 Susanna Bonettini,  Capogruppo Pd ha stigmatizzato l’intervento di Santomauro che, a suo giudizio,  conteneva affermazioni gravi e improprie fatte dallo stesso.. “Ha infattii detto il consigliere – ha spiegato la Bonettini –   che nascono come funghi. Alora io invece sono contenta che accada. Ha detto che ne nascono che non fanno nulla, io credo siano una risorsa per il territorio anche se fanno, semplicemente, giocare a carte gli anziani. Non ho dubbi che anche questa amministrazione quando da o non da amministrazioni si valuta il progetto, quindi ritengo molto gravi le affermazioni di Santomauro. Battani pure ha fatto esempi poco pertinenti. Un conto – ha spiegato la Bonettini –  sono le attività dei volontari, altro le sedi che devono essere garantite dal Comune.  Se la Gottardi giudica le osservazioni delle associazioni aberranti vuol dire che non ha rispetto delle associazioni. “Ci sono molti punti oscuri in questo regolamento, non metto in dubbio la buona fede dell’assessore ma credo che chiunque lo legga dovrebbe capire, non è così. Dispiace che l’assessore non abbia incontrato associazioni per spiegare il regolamento. Inoltre ritengo sia una grave discriminazione chiedere alle associazioni di mettersi a posto la sede, significa dare la possibilità di avere una sede solo alle associazioni più forti».

Ugo Liberi,  Capogruppo Pdl: «Potrei raccontare episodi personali, sono stato presidente di una società sportiva per 12 anni. Ci siamo ristrutturati la sede, intonacata da un chirurgo. Credo che la partecipazione alla gestione di queste sedi possa essere chiesto alle associazioni di volontariato che hanno una gestione economica e una struttura. Consideratelo un primo step di elaborazione della nuova gestione. Prima qualcuno ha detto che il regolamento dimostrava anzianità, è un primo step di rinnovamento, analogamente a quello che è stato fatto con il mercato contadino».

Si è quindi passati al voto previsto – prima gli emendamenti, in totale 31, presentati. Di cui 2 sono stati votati all’Unanimità, mentre gli altri 29, sono risultati respinti. Più nello specifico, questo l’ esito della votazione per ogni singolo emendamento al Regolamento:

 

VOTAZIONE  

Emendamento 1:

Favorevoli: Pd  – Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

 

Emendamento 2:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

Emendamento 3:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

  

Emendamento 4:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

  

Emendamento 5:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

Emendamento 6:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

  

Emendamento 7:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

  

Emendamento 8 e 9:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

  

Emendamento 10:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

  

Emendamento 11:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

  

Emendamento 12:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

  

Emendamento 13:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

 

Emendamento 14:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

 

Emendamento 15:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

 

Emendamento 16:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

 

Emendamento 17:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

 

Emendamento 18:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

 

Emendamento 19:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

Emendamento 20:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

 

Emendamento 21:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

 

Emendamento 22:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

Emendamento 23:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

Emendamento 24:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

 

Emendamento 25:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

Emendamento 26:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

Emendamento 27:

Favorevoli: Pd 

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi 

Astenuti: nessuno

 

Emendamento 28:

Favorevoli: Pd

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi  

Astenuti: nessuno

Emendamento 29:

Favorevoli: Unanimità  Approvato

Emendamento 30:   

Favorevoli: Unanimità         Approvato

Emendamento 31:   

Favorevoli: Pd         

Contrari: Pdl, Sindaco, Lega, Anselmi

Astenuti: nessuno

Sugli Emendamenti il Gruppo PD aveva richiesto, durante la fase di votazione, che venissero letti integralmente almeno due  dei  31 emendamenti presentati, per permettere meglio anche al pubblico, di comprendere il lavoro svolto.

Il presidente del Consiglio Francesco Rubino, ha tuttavia respinto la richiesta del gruppo, perché allora si sarebbe dovuto dar lettura anche  di tutti i restanti.

Tutti gli emendamenti, ha ricordato Rubino, coadiuvato dal Segretario generale Sapienza, sono stati protocollati con i pareri tecnici riportati e allegati all’atto, dopo i passaggi e i confronti a lettura avvenuti nell’apposita Commissione consiliare.

VOTAZIONE REGOLAMENTO

Favorevoli: Pdl, Sindaco, Lega e Anselmi

Contrari: Pd

Astenuti: Nessuno

Il regolamento viene quindi approvato

I lavori di questa seduta dell’Assemblea cittadina si sono quindi conclusi con quest’ultimo punto e  riprenderanno nella prossima seduta in programma.  

(Resoconto a cura dell’Ufficio Stampa del Comune di Sassuolo)