Una larga parte delle organizzazioni professionali dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, della cooperazione, dell’industria e le rappresentanze dei proprietari immobiliari trovano l’accordo per un molteplice impegno in materia idraulica e ambientale a favore dei territori di Modena, Bologna, Mantova, Ferrara e Pistoia: tali sono infatti le aree che gestisce il nuovo Consorzio della bonifica Burana, nato dal riordino dello scorso anno e dalla fusione tra il precedente Burana e il Reno Palata.
Tale impegno si concretizza nella condivisione del programma con cui la lista “Uniti per una nuova Bonifica” si presenterà al giudizio dei contribuenti del Consorzio alle elezioni che si terranno in varie località delle province interessate tra il 13 ed il 18 dicembre 2010.
Il primo e principale impegno riguarda la sicurezza idraulica, il salvaguardare le attività agricole, artigianali, industriali, commerciali e le presenze abitative dai possibili danni degli eccessi di pioggia, problema quanto mai attuale e rispetto al quale si evidenziano sempre più le insufficienze di attenzione e di disponibilità economica nella prevenzione. Ciò comporta una sinergia di previsione e di azione tra soggetti diversi, pubblici e privati, all’insegna della sussidiarietà orizzontale (collaborazione integrata tra pubblico e privato), elemento fondante dei consorzi di bonifica. Per questo occorre superare una vecchia logica, unicamente e angustamente agricola, e mettere insieme un vasto arco di rappresentanze di interessi e di attenzioni.
Il secondo impegno riguarda, sul fronte opposto, la fornitura di acqua all’agricoltura e al territorio quando essa scarseggia, con un’ottica gestionale di servizio quanto più tempestivo e capillare possibile, in una proporzionale attribuzione dei relativi costi. Occorrerà, pertanto, come per altro previsto dalla normativa regionale, rivedere i “piani di classifica”, lo strumento di cui ogni Consorzio è dotato, per distribuire equamente tra i contribuenti gli oneri della manutenzione e della gestione degli impianti irrigui, di scolo delle acque piovane nonché del sistema di canalizzazioni esteso oltre 2.200 chilometri.
Il terzo impegno attiene alla sempre maggiore attenzione che occorre dare ai temi della tutela ambientale del territorio, con una maggiore, diversa e più accurata sensibilità alle crescenti richieste degli abitanti in tema di naturalità e di rispetto e ripristino degli ecosistemi originari, visti però in una positiva dimensione di fattibilità concreta e di conciliazione ed integrazione con le esigenze produttive.
In ciò il nuovo Burana ritiene di poter costituire un positivo punto d’incontro, avvalendosi delle esperienze e della professionalità dei propri tecnici.
La lista “Uniti per una nuova Bonifica” è convinta di rappresentare una proposta credibile, che nasce dall’adesione delle rappresentanze di tanta parte della nostra popolazione, alcune delle quali già stanno collaborando nel consiglio provvisorio del Burana che sta per esaurire il proprio mandato, accordo che si allarga ora a un’ulteriore presenza della cittadinanza, cui assicuriamo costante ascolto e attenzione.
Il programma elettorale in sintesi
1. Valorizzazione dell’ampia rappresentatività degli organi di governo;
2. contenimento dei costi;
3. valorizzazione del personale con metodo meritocratico, attenzione alla produttività e alla qualità del lavoro dei dipendenti e incoraggiamento alla proposta, costante perseguimento della professionalizzazione, propensione al lavoro in equipe e alla flessibilità;
4. semplificazione e ammodernamento dei processi tecnico/amministrativi sia a uso interno che a beneficio del contribuente;
5. attenzione al dialogo informativo con il contribuente;
6. attiva interlocuzione sia verso la Pubblica amministrazione locale che verso gli enti gestori operanti “nel” e “per” il territorio;
7. attenzione alla tutela delle attività produttive, agricole, artigianali, industriali, commerciali e agli insediamenti abitativi nello svolgimento dei compiti istituzionali del Consorzio;
8. aggiornamento regolamenti consortili per interventi e rapporti con le imprese agricole di lavorazione;
9. tutela del suolo con particolare attenzione alle aree montane, adozione di protocolli e intese sulle competenze specifiche e gestione delle risorse disponibili;
12. gestione positiva delle convenzioni, Accordi di programma con le Unioni dei Comuni, Province, Regioni e con il Consorzio ferrarese e dell’Emilia centrale;
13. perseguimento di rapporti operativi con i Consorzi dell’area mantovana e reggiana;
14. risparmio idrico e tutela ambientale, gestione aree consortili residuali.