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Filippi: novità sul ponte di Morsiano

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A seguito del crollo del viadotto sul torrente Dolo, in località Morsiano di Villa Minozzo, i Consiglieri regionali del Popolo della Libertà Fabio Filippi e Andrea Leoni si erano immediatamente attivati presentando un’interrogazione alla Giunta regionale. Nel documento si chiedeva l’intervento diretto e tempestivo della Regione.

E’ arrivata la nota informativa dell’Assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri, dei Comuni di Frassinoro e Villa Minozzo e dal competente Servizio Tecnico di Bacino.

“Le verifiche condotte dai tecnici del Servizio Tecnico dei Bacini degli affluenti del Po – si legge nella nota – hanno individuato la causa del crollo del ponte nel cedimento della pila di sinistra durante l’evento di piena del giorno 01/11/2010. In merito all’origine di tale cedimento, i medesimi tecnici hanno riferito che attualmente il permanere di livelli di corrente significativi nel torrente non consente di accedere all’alveo ed esaminare il piano di fondazione delle pile del ponte per stabilire se si sia trattato di un cedimento verticale o di uno spostamento laterale.

Sulla base di quanto scaturito dalla riunione tecnica del 22/11/2010 tra le Province di Modena e Reggio Emilia, la Protezione Civile provinciale, i Comuni di Frassinoro e Villa Minozzo, la soluzione per il ripristino del collegamento in condizioni di sicurezza e nel rispetto delle vigenti normative, risulta essere la costruzione di un nuovo ponte per il quale si stima un costo di circa un milione di euro”. Per il nuovo ponte gli Enti locali richiederanno l’intervento di Enti ministeriali, Regionali e Provinciali per reperire la copertura finanziaria.

La Regione ha inoltre informato che è in fase di valutazione la proposta dei Consiglieri Filippi e Leoni di realizzare un guado provvisorio. Il costo dell’opera temporanea è stimato in € 150.000,00 e l’ente attuatore sarà il Comune di Frassinoro.

“Non possiamo trascurare – afferma Filippi – la sicurezza dei cittadini come non possiamo trascurare la necessità di avere reti viarie efficienti soprattutto in montagna, dove i collegamenti sono più difficoltosi. Occorrono politiche nuove a favore di un territorio abbandonato da anni dalla Regione. Gli interventi per la sicurezza idraulica non tutelano solo la montagna dalle frane, anche la pianura da possibili alluvioni”.