Home Regione Mobilità e area vasta: Confapi pmi Bologna, Modena e Reggio Emilia fanno...

Mobilità e area vasta: Confapi pmi Bologna, Modena e Reggio Emilia fanno il punto sulle prospettive di rilancio del territorio


# ora in onda #
...............




Una metropolitana leggera in grado di collegare le province di Bologna, Modena e Reggio Emilia. Questo il progetto – realizzato da RSM International – presentato oggi da Confapi pmi Bologna, Modena e Reggio Emilia a istituzioni e operatori economici locali durante il convegno “Area vasta. Idee e progetti che fanno muovere le persone” presso il Savoia Hotel Regency. L’iniziativa – ultimo appuntamento della terza edizione della Settima della PMI, manifestazione modenese che quest’anno ha coinvolto anche le rispettive associazioni di Bologna e Reggio Emilia – ha visto la partecipazione dei presidenti delle tre associazioni di categoria Adriano Mazzocco (Bologna), Dino Piacentini (Modena) e Cristina Carbognani (Reggio Emilia), dell’Assessore regionale alla Programmazione territoriale, urbanistica, mobilità, logistica e trasporti Alfredo Peri, del Presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini e del Presidente della Provincia di Reggio Emilia Sonia Masini.

Lo studio verte sull’analisi di fattibilità di un servizio metropolitano in grado di “fare sistema” nel territorio delle province di Reggio Emilia – Modena – Bologna e capace di impattare in maniera significativa sulla mobilità di persone e capitali nel territorio di riferimento. La realizzazione di una metropolitana leggera consentirebbe proprio di creare un “sistema” tra le città coinvolte, garantendo la collaborazione nel territorio tra le comunità di riferimento. Grazie a un’infrastruttura del genere, si riscontrerebbe un sostanziale miglioramento della mobilità (impatto su vita quotidiana), della gestione della viabilità, della sostenibilità ambientale (abbassamento dei livelli di PM10) e dell’incremento della produttività dei cittadini (minor tempo impiegato a raggiungere il luogo di lavoro). L’opera è caratterizzata da una capillare estensione sul territorio, da una efficace interconnessione con le altre modalità di trasporto già esistenti (stazioni SFM, stazione AV, aeroporto, ecc.) e da un’elevata portata (8-10 mila persone/ora). Il costo di realizzazione si aggira intorno ai 10 milioni di euro per il tracciato esterno e ai 50 milioni di euro per il tracciato interno; per quanto concerne il pagamento è possibile l’utilizzo di fondi per il 50% ad equity e il restante 50% finanziato dalle banche per un periodo massimo di 8 anni. Gli importi ripartiti in forma uguale tra capitale di rischio e di debito verrebbero poi utilizzati nel corso dei primi 3 anni in linea con le tempistiche di costruzione. Vi sarebbe inoltre la possibilità di usufruire di contributi a livello statale ed europeo.

“Competitività e sviluppo – commenta il presidente di Confapi pmi Modena Dino Piacentini. Temi cardine che orientano da sempre le attività dei sistemi economici e che necessitano di essere costantemente ripensati, seguendo le variazioni e le variabili congiunturali che contraddistinguono ogni periodo. Lo scenario che si è delineato negli ultimi anni raffigura un mutato sistema di scambi, rapporti, relazioni basato in larga parte sulle nuove possibilità offerte dai collegamenti veloci che facilitano il movimento di idee, persone, merci: un nuovo contesto che ha permesso di superare confini che solo pochi anni fa sembravano invalicabili, consegnandoci una nuova dimensione che guarda al mondo come suo interlocutore. Ragionare, dunque, in termini di area vasta partendo dalle province di Modena, Bologna e Reggio Emilia, e puntando sulle caratteristiche (tessuto sociale, culturale ed economico) che rendono vicini non solo geograficamente questi territori, è a nostro avviso la chiave vincente per perseguire quegli obiettivi di crescita, sviluppo e competitività che ci permetteranno di ritrovare un ruolo da protagonisti all’interno dello scenario economico nazionale ed estero”.

“I localismi – afferma Emilio Sabattini, Presidente della Provincia di Modena – hanno sempre rappresentato un forte limite per lo sviluppo del territorio. Un limite che oggi è ancor più pesante perché è cambiata la prospettiva di riferimento. Oggi dobbiamo ragionare in termini di area vasta. È necessario dunque mettersi in gioco tutti, in primis le istituzioni, credere nelle nostre capacità e trovare mezzi e strumenti condivisi di rilancio per iniziare a costruire un futuro in grado di competere non solo a livello nazionale”.

Apprezzamento nei confronti del progetto è stato poi manifestato dall’Assessore regionale alla Programmazione territoriale, urbanistica, mobilità, logistica e trasporti Alfredo Peri: “Un’opera importante che funziona secondo le logiche di una nuova concezione del territorio, quella di area vasta. È però importante individuare chiaramente quali saranno attori che potranno portare avanti questo impegno, non solo per quanto concerne la sfera pubblica, ma anche per quanto riguarda le imprese che dovranno fare sistema per partecipare a progetti di elevato valore strategico come quello presentato oggi. È poi fondamentale ragionare nell’ottica dell’integrazione fra modalità, territori, micro-sistemi diversi, abbandonando la frammentazione esistente, per dare nuovo valore anche a quanto già abbiamo”.

foto dei relatori