In merito agli articoli apparsi sui quotidiani reggiani, il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Aldo Tomasi ed il Prorettore della sede di Reggio Emilia prof. Luigi Grasselli comprendono il disagio dei colleghi che operano in condizione disagiate nell’area del San Lazzaro. Altresì apprezzano lo sforzo messo in campo, fin dalla nascita del polo universitario reggiano, dagli enti e dalle istituzioni locali per il recupero, lo sviluppo ed il radicamento delle attività accademiche e di ricerca nella sede di Reggio Emilia. L’impegno per la sistemazione a Campus dell’area del San Lazzaro con il contestuale recupero di Villa Marchi e lo sviluppo delle attività del Tecnopolo presso le ex Reggiane rappresentano obiettivi strategici per il rilancio di una forte Università a Reggio Emilia come da tutti auspicato. L’impegno dell’Ateneo, assieme al fondamentale supporto della comunità reggiana, è, e resta, di portare avanti gli obiettivi a suo tempo programmati che mirano alla costruzione di laboratori per le facoltà di Ingegneria e di Agraria ed al potenziamento delle due facoltà, pur in un momento di difficoltà economica nella quale versa il Paese e che si riflette pesantemente sulla realizzazione dei programmi avviati. L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia confida sull’impegno di tutti gli attori economici reggiani per progettare uno sviluppo strategico complessivo per la realizzazione di queste opere, nonché sulla condivisione del medesimo da parte delle istituzioni regionali e nazionali.
(Il RETTORE, prof. Aldo Tomasi)
(Il PRORETTORE della sede di Reggio Emilia, prof. Luigi Grasselli)