La manifestazione promossa oggi dalla Flc/Cgil insieme al sindacato Gilda Insegnanti, ai lavoratori della scuola e dell’università e agli studenti, unitamente a tanti genitori, si è svolta in modo pacifico e democratico, con la partecipazione di ben 700 persone.
Il corteo partito da piazzale Sant’Agostino alle ore 10.30 ha sfilato pacificamente per le vie del centro storico sino a piazza Mazzini dove sindacalisti, studenti, docenti e rappresentanti personale tecnico-amministrativo della scuola e dell’università hanno dato vita ad un’assemblea all’aperto.
Diversi gli interventi che hanno rivendicato scelte diverse su scuola e università, criticando duramente gli effetti delle politiche di tagli indiscriminati e destrutturanti il sistema dell’istruzione pubblica.
Si chiede un’altra riforma dell’università e della scuola che investa sulla conoscenza, stabilendo un rapporto tra lavoro e qualità formativa, rivedendo la didattica e potenziando la ricerca, superando la precarietà.
La Flc/Cgil rivendica inoltre scelte che favoriscano il diritto allo studio, a cominciare dal ripristino dei finanziamenti per le borse di studio. Si chiede inoltre l’immissione in ruolo da subito dei 100.000 lavoratori precari (tra docenti e personale Ata) pari al numero dei posti vacanti nelle scuole italiane.
Il sindacato considera il Ddl Gelmini di riforma dell’università approvato alla Camera, e che deve ora tornare al Senato, farraginoso e sostanzialmente inapplicabile, non risolve in alcun modo nessuno dei gravi problemi che affliggono l’Università italiana. Infatti esso rafforza i gruppi di potere baronali, aumenta a dismisura e istituzionalizza il precariato, peggiora ulteriormente i meccanismi di reclutamento e di avanzamento di carriera accentuando il localismo. In particolare, introduce un sistema di governo degli Atenei e del Sistema universitario che riduce ulteriormente l’autonomia e la democrazia nell’Università.
La manifestazione odierna rientra in un percorso di mobilitazione democratico, pacifico e rispettoso delle regole di convivenza civile, che da mesi vede impegnata la Flc/Cgil e che proseguirà instancabilmente nella difesa della scuola pubblica e dell’università.
(Stefano Colombini segretario Flc/Cgil Modena)