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Prosegue anche nel 2011 il programma di vaccinazione contro il virus HPV


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Prosegue anche nel 2011 il programma regionale di vaccinazione contro i tipi 16 e 18 del virus HPV (Human Papilloma Virus). Il programma di vaccinazione, con offerta gratuita per le dodicenni attraverso lettera di invito a domicilio, è stato avviato nel 2008 in Emilia-Romagna, come in tutte le Regioni.

Finora l’offerta era estesa anche alle ragazze fino a 17 anni, sempre negli ambulatori vaccinali del Servizio sanitario regionale, a un prezzo agevolato (14,50 euro la prestazione più il costo del vaccino da parte della Regione pari a 55,00 euro a dose): dal prossimo anno, questa opportunità viene estesa anche alle ragazze dai 18 ai 25 anni che, fino ad ora, se desideravano vaccinarsi dovevano acquistare il vaccino in farmacia a prezzo pieno e pagare la prestazione al proprio medico.

Il proseguimento del programma è previsto da una delibera approvata dalla Giunta regionale, con la quale vengono anche ripartite tra le Aziende Usl risorse pari a 708mila euro, assegnate dal Ministero della Salute a parziale copertura dei costi sostenuti dalle Regioni per il programma vaccinale.

“I virus HPV si trasmettono attraverso i rapporti sessuali. Molto frequentemente soprattutto nelle giovani donne. In circa il 90% dei casi – ha spiegato Alba Carola Finarelli, Responsabile dei programmi di prevenzione delle malattie infettive dell’Emilia-Romagna – provocano infezioni transitorie, asintomatiche, che guariscono spontaneamente ma, seppure in rari casi, alcuni tipi di HPV – e tra questi i tipi 16 e 18 responsabili di oltre il 70% dei tumori del collo dell’utero – possono provocare alterazioni cellulari che, se non curate, possono evolvere in tumore. Il vaccino ha lo scopo di prevenire l’infezione. E’ quindi opportuno somministrarlo prima del possibile contatto con il virus. Per questo – ha detto Finarelli – a livello nazionale è stato deciso di garantire gratuitamente la vaccinazione alle dodicenni”.

“Dal 2008, anno in cui è partito il programma, ad oggi, tuttavia – ha continuato Finarelli – sono stati pubblicati nuovi studi che hanno evidenziato elementi importanti e, in particolare, che l’efficacia del vaccino permane nel tempo e la protezione si estende in parte anche ad altri tipi di HPV, oltre ai 16 e 18. Queste importanti evidenze – ha concluso Finarelli – hanno portato la nostra Regione a decidere di estendere la possibilità di usufruire della vaccinazione presso i nostri Servizi, a presso agevolato, anche alle ragazze dai 18 ai 25 anni”.

Il programma di vaccinazione gratuita contro l’HPV ha interessato finora le ragazze nate nel 1996, 1997, 1998, 1999 e, nel 2011, interesserà le ragazze nate nel 2000.

L’invito alla vaccinazione, che viene effettuata con tre dosi, avviene mediante una lettera dell’Azienda Usl di residenza recapitata al domicilio dell’interessata, con l’indicazione del giorno, dell’orario e della sede dell’ambulatorio in cui recarsi per effettuare la vaccinazione. Dopo l’invito, il diritto alla vaccinazione gratuita presso gli ambulatori del Servizio sanitario regionale rimane valido, se i genitori desiderano posticipare la vaccinazione ad un momento successivo, fino al compimento del diciottesimo anno di età.

Fino ad ora sono state vaccinate 47.642 ragazze.

Per sostenere il programma, la Regione Emilia-Romagna nel prossimo anno rilancerà una campagna informativa, già realizzata al momento dell’avvio del programma nel 2008.

Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 17,30 e il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30 o consultare il portale www.Saluter.it

La vaccinazione contro il virus Hpv tipi 16 e 18 è parte della strategia complessiva del Servizio sanitario regionale per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero che comprende il programma di screening, attivo fin dal 1997, che ha già evidenziato importanti risultati: dal 1997 al 2009 lo screening dei tumori del collo dell’utero ha permesso di riscontrare in 10.629 donne lesioni pre-cancerose e in 631 donne tumori invasivi. E’ da ricordare che la diagnosi precoce di lesioni pre-cancerose permette di intervenire tempestivamente con le cure necessarie impedendo la loro trasformazione in carcinomi invasivi.