In un clima di grande emozione, i migranti di diversi Paesi divenuti cittadini italiani nel 2010 hanno partecipato oggi, sabato 18 dicembre, “Giornata internazionale dei diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie”, nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia, a un incontro nel corso del quale le autorità hanno dato loro il benvenuto nella comunità locale.
Ad accogliere molti degli oltre 400 nuovi cittadini reggiani vi erano il sindaco Graziano Delrio, l’assessore comunale alla Coesione e Sicurezza sociale Franco Corradini, l’assessore provinciale alla Sicurezza sociale Marco Fantini, il prefetto Antonella De Miro e i consiglieri comunali.
“Il tema della cittadinanza ci è molto caro – ha detto il sindaco Delrio – perché solo chi si sente a casa e si sente accolto ha la possibilità di dare un contributo alla comunità. Cittadinanza vuol dire infatti far sentire tutti importanti per la costruzione della comunità, senza nulla togliere ai doveri. Rispetto a questo tema – ha annunciato tra l’altro il sindaco – stiamo lavorando a una campagna nazionale per la promozione della cittadinanza per i bambini nati in questo Paese.
Fare parte di una comunità significa conoscere la storia, la cultura, le leggi del paese in cui si vive, ma significa anche non abbandonare la propria cultura, perché l’identità è il contatto tra le culture. Se ci chiediamo perché a Reggio Emilia le virtù civiche sono così importanti, dobbiamo ricordare che questa sala in cui ci ritroviamo, che era l’archivio ducale, è diventata la sala delle riunioni più importanti della città, grazie al contatto con la rivoluzione francese, con ideali che venivano da oltralpe di libertà, fratellanza e uguaglianza, che cambiarono la storia di questa città e del nostro paese. Ognuno porta il suo pezzo dentro l’identità collettiva.
Vi chiediamo quindi di continuare ad essere attivi, a partecipare alla vita della città, per formulare insieme il messaggio della convivenza”.
“L’incontro di oggi – ha aggiunto l’assessore comunale alla Coesione e sicurezza sociale Franco Corradini – è un atto importante per promuoverne la partecipazione dei nuovi cittadini italiani residenti a Reggio Emilia alla vita sociale, un atto concreto che valorizza la presenza in città di tante persone che contribuiscono al benessere di tutta la comunità. In questo modo, il Comune si fa carico di un percorso di dialogo che, pur se faticoso, è fondamentale per la convivenza”.
Il prefetto De Miro ha sottolineato come l’ottenimento della cittadinanza segni il passaggio da “straniero” a “cittadino”, quindi l’appartenenza completa alla comunità italiana, con tutti i diritti e i doveri che questo comporta. “Non è un’imposizione, ma un atto di partecipazione democratica”, ha detto De Miro.
E proprio il sentirsi completamente cittadini, anche attraverso l’acquisito diritto di voto, è stato richiamato con emozione da Taslamn Sejila, fuggita 15 anni or sono dai bombardamenti di Sarajevo, che ha portato una commovente testimonianza della sua tormentata vicenda.
Nel corso della cerimonia, ha ricevuto la cittadinanza italiana Lalithakumar Hayasinthika, migrante dello Sri Lanka, che davanti al sindaco Delrio ha giurato fedeltà alla Costituzione italiana.
I numerosi nuovi reggiani, che al loro ingresso nella Sala hanno ricevuto in dono una spilla tricolore, hanno anche assistito a un’esibizione della studentessa 15enne Kexin Xu, che ha suonato lo Gu Zheng, strumento a corde della tradizione cinese.
La cerimonia è stata accompagnata dalla musica dei giovani studenti dell’istituto musicale ‘Achille Peri’.