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Reggio avrà un Istituto tecnico superiore

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Il Consiglio provinciale, presieduto da Gianluca Chierici, ha approvato ieri sera la partecipazione della Provincia di Reggio Emilia, quale socio fondatore, alla Fondazione di partecipazione denominata “Its per le nuove tecnologie per il Made in Italy sistema meccanica – meccatronica” presso l’Iti “Nobili” di Reggio Emilia. L’adesione, illustrata in aula dall’assessore all’Istruzione Ilenia Malavasi, ha ottenuto 20 voti favorevoli (Pd, Italia dei valori, Pdl e Futuro e libertà), 5 astensioni (Lega Nord e Udc) ed un solo voto contrario (Rifondazione comunista).

Cosa sono gli Istituti tecnici superiori (Its)

Gli Istituti tecnici superiori (Its) sono previsti a livello nazionale nell’ambito della riorganizzazione del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore in ambiti individuati a livello regionale. L’Its di Reggio Emilia, per il quale si è proposto l’istituto “Nobili”, si occuperà di meccatronica, una scelta coerente con le vocazioni produttive dei territori, rispondente ai principali settori di futuro sviluppo e di innovazione strategica per la regione, nonché oggetto di ricerca delle università e dei centri per l’innovazione.

Stretti i tempi nei quali ci si é trovati ad operare, visto che le candidature da parte degli istituti scolastici dovevano pervenire in Regione entro il 17 dicembre, mentre gli atti di costituzione delle Fondazioni dovranno essere predisposti entro il 31 dicembre per accedere ai finanziamenti del triennio 2008-2010.

Dall’Ufficio scolastico regionale sarà quindi predisposto il trasferimento dei fondi disponibili alle istituzioni scolastiche di riferimento: al “Nobili” andranno ben 247.000 euro per spese di funzionamento e dotazioni strumentali, percorsi per il conseguimento del diploma tecnico superiore ed attività comprese nei programmi triennali. L’Its Nobili aggregherà a livello territoriale l’offerta di formazione alta e specialistica tecnico-professionale, in modo da garantire un forte legame con i fabbisogni formativi del territorio. Sarà una scuola di tecnologia e formerà tecnici superiori per nuove tecnologie per il Made in Italy. Il percorso durerà quattro semestri (1800/2000 ore), sei semestri solo nell’ambito di specifiche convenzioni con le Università: il titolo finale è diploma di tecnico superiore con l’indicazione dell’area tecnologica della figura nazionale di riferimento. Tirocini in azienda sono obbligatori per almeno il 30% del monte orario complessivo e il 50% dei docenti dovrà provenire dal mondo del lavoro con esperienza specifica di almeno 5 anni.

Oltre al “Nobili” ed alla Provincia, sono intenzionate ad aderire alla Fondazione “Its per le nuove tecnologie per il Made in Italy sistema meccanica-meccatronica” anche l’Università di Modena e Reggio, i centri di formazione Cis Scuola per la gestione d’impresa, Centro Servizi Pmi, Istituto Formazione Operatori Aziendali (Ifoa), Ecipar Cna e Formart, nonché le aziende A.E.B. Robotics, Electric 80, Walvoil Spa, Comer Industries, Gorreri, Reggiana riduttori, Clevertech, Lodi Luigi e figli, Bema, Mass, Casarini, S.e.i. e Logit.

Il dibattito in aula

“Si tratta di una grande opportunità importante per il territorio, in particolare per i giovani e le imprese – ha detto l’assessore all’Istruzione Ilenia Malavasi illustrando il punto in aula – Gli istituti tecnici superiori, previsti dalla Finanziaria 2007, sono stati individuati dalla Regione, attraverso un Piano triennale di alta formazione, che a Reggio Emilia ha attribuito la meccatronica, in sintonia con le scelte fatte sui Tecnopoli. Si tratta di istituti di formazione scolastica post-diploma che prevedono il rilascio di una diploma tecnico superiore, tirocini obbligatori e docenti che provengono dal mondo del lavoro, frutto di una grande sinergia tra istituzioni pubbliche e aziende, che chiedono di trovare tecnici altamente specializzati. L’Its Nobili potrà contare su un finanziamento importante di 247.000 euro: in futuro speriamo di allargare la base societaria, oggi già molto numerosa, e di continuare a lavorare in una logica di sistema regionale. Desidero inoltre ringraziare tutti coloro che hanno dato immediata disponibilità al sostegno e all’attuazione di questo progetto”.

A aprire gli interventi è stata Elena Carletti del Pd per la quale “la nascita dell’Its rappresenta un traguardo ambizioso e importante, raggiunto grazie all’impegno dell’assessore, per il mondo della formazione, del lavoro ed anche della promozione di una cultura tecnico-scientifica nella nostra provincia”. “In attesa di un passaggio in Commissione per approfondire questo tema davvero interessante, diamo conunque pieno sostegno all’iniziativa della Giunta”, ha aggiunto Carletti.

Giudizio positivo anche da Avio Manfredotti (Pdl) ad “un sistema necessario, coordinato a livello regionale, non in concorrenza con l’Università, in grado di rispondere alle necessità delle imprese che, a livello nazionale, hanno bisogno di 110.000 tecnici altamente specializzati – ha detto – Peccato aver avuto pochi giorni per affrontare il tema, ma così è stato anche per l’Assessorato provinciale all’Istruzione, che ha comunque svolto un buon lavoro”.

L’astensione – “non benevola, ma attenta” – della Lega Nord è stato annunciata da Stefano Tombari “per lo scarso tempo che ci è stato concesso per valutare la proposta”. “Abbiamo qualche perplessità, speriamo che la Commissione chiarisca la vicenda – ha spiegato – Tra questi, lo schema della Fondazione, che appare troppo complicato e con una pletora di organi francamente eccessivo”.

Per Giuseppe Pagliani, capogruppo del Pdl, “siamo di fronte ad una iniziativa intelligente e interessante, ma proposto ancora una volta con un metodo sbagliato che ci disturba fortemente”. “Su punti del genere serve un confronto più vero ed approfondito, non una convocazione in fretta e furia a cavallo di Natale – ha affermato – Tuttavia la meccatronica non può essere dimenticata, quindi voteremo a favore per l’importanza dell’argomento, non condividendo tempi e modi, e come apertura di credito verso il mondo dell’imprenditoria reggiana”.

Anche per Mario Poli dell’Udc “tempi e metodi sono in effetti sbagliati, pur con la giustificazione del ritardo della Regione”. “Perché, poi, solo la meccatronica, che è un settore di nicchia?”, si è chiesto Poli, che avrebbe “preferito portare a casa la logistica e i trasporti andati a Piacenza, visto che siamo impegnati a costruire la Fermata Medio-padana, o l’agroalimentare e la meccanica, dove non siamo secondi a Parma o Modena”. “Per un minimo di prudenza l’Udc quindi si asterrà”, ha concluso.

Per Angela Zini del Pd, “al di là dei tempi stretti della discussione”, la scelta che “siamo chiamati a compiere oggi consentirà all’Iti Nobili, che non era una delle scuole più richieste negli ultimi anni, di acquisire grande autorevolezza”. “Il progetto ha già coinvolto numerosi partner privati, che non partecipano alle innovazioni senza un tornaconto immediato, e questo significa che l’Its Nobili potrà garantire sbocchi occupazionali”, ha aggiunto.

E’ quindi intervenuta la presidente della Provincia, Sonia Masini, che dopo aver “ringraziato i consiglieri per la disponibilità” ha sottolineato “l’importanza di un progetto, tra i più qualificanti degli ultimi anni, che nasce alcuni anni fa in stretto rapporto con la Regione e con l’allora assessore Manzini, purtroppo scomparsa, che tentò di razionalizzare il sistema formativo cercando di specializzare le province e gli enti di formazione”. “La scelta della meccanica-meccatronica è arrivata anche dopo il confronto con le associazioni imprenditoriali, è stata condivisa con tutti e ribadisce come tra Bologna, Modena e Reggio Emilia si snodi il cruciale distretto della meccanica, con diverse specializzazioni a seconda dei territori”.

Unico voto contrario da Alberto Ferrigno di Rifondazione comunista, “in quanto il ruolo di indirizzo e di controllo del Consiglio viene vanificato e mortificato ancora una volta”. “Siamo chiamati a ratificare una scelta fatta da altri senza alcuna cognizione di causa e se la Regione davvero ci costringe a tempi così stretti significa che sono o degli incompetenti della politica e dei menefreghisti del lavoro altrui”, ha spiegato motivando il proprio “no” con “la mancanza dei necessari approfondimenti e con il pericolo che si siano discriminati alcuni enti che non hanno potuto aderire a causa dei tempi stretti”.

Dopo che Paolo Roggero ha ribadito “l’astensione della Lega Nord su un punto così importante solo per le modalità e l’assenza di un doveroso passaggio in commissione, anche per fugare eventuale dubbi”, Tommaso Lombardini, a nome di Futuro e libertà, ha quindi annunciato “un voto pragmaticamente favorevole data l’importanza che la meccatronica riveste per il nostro territorio, dove sono presenti aziende leader a livello mondiale, pur in assenza di un approfondimento vero in commissione ed anche nello stesso consiglio”.

Ha chiuso le dichiarazioni di voto Massimiliano Camurani del Pdl rimproverando alla maggioranza di Palazzo Allende “una sorta di quella stessa decretazione d’urgenza che il centrosinistra, a livello nazionale, contesta al governo”.