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Consistenti danni delle mareggiate verificatesi sul litorale tra il 24 e il 26 dicembre. Ricognizione dei servizi tecnici regionali


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Nella notte fra il 23 ed il 24 dicembre scorsi, l’intero litorale regionale è stato colpito da una mareggiata di forte rilevanza per quanto riguarda, in particolar modo, quote di acqua alta cui era associato moto ondoso consistente per vento proveniente prevalentemente dal quadrante di sud-est, con onde al largo di altezza compresa fra i 3 metri di Venezia e i 7 metri di Ancona. Sotto costa si sono registrate altezze d’onda superiori al metro. Le mareggiate sono proseguite fino al 26 dicembre, con venti che hanno girato prima da est e successivamente da nord-est (bora). Si sono formate onde stimate anche oltre 2 metri.

L’effetto delle mareggiate ha causato danni agli argini invernali realizzati sulle spiagge e poste a difesa delle infrastrutture. Vi sono stati allagamenti di alcuni bagni, danni alle strutture ricettive ed asportazione di materiale sabbioso con relativo scalzamento e formazione di falesie di erosione su tutto l’arenile interessato.

I servizi tecnici della Regione Emilia-Romagna hanno svolto un’attività di ricognizione su tutto il litorale. Dai sopralluoghi effettuati si configura la generale necessità di intervenire con urgenza in ampi tratti del litorale o per ripristinare la duna di protezione invernale, laddove risulti completamente erosa o per il ringrosso e manutenzione di quelle parzialmente intaccate dall’azione erosiva delle onde, per ripristinarne la funzionalità.

“Mentre stiamo provvedendo per gli interventi di massima urgenza – ha commentato l’assessore regionale alla Difesa del suolo e della costa, Paola Gazzolo – va precisato che il nostro litorale è un ambiente dinamico, il cui equilibrio dipende dall’interazione tra vari fattori. Tale equilibrio è reso ancor più difficoltoso dall’aumento della frequenza di eventi dannosi per mareggiate associate ad acqua alta, come quelle che si stanno registrando in questo dicembre”.

“L’unico approccio possibile – continua l’assessore – è quello proposto dalle linee guida per la gestione integrata delle zone costiere (Gizc): non esiste un’unica soluzione ma una gamma di interventi e azioni che devono essere messi in pratica in maniera coordinata e in coerenza tra loro. Le linee guida Gizc rappresentano uno strumento al momento unico nel panorama nazionale che, in linea con le indicazioni dell´Unione europea, punta a riorientare verso la piena compatibilità ambientale, ma anche sociale ed economica, tutti gli interventi sulla costa”.

“Sulla base di queste conoscenze è evidente che il rimedio non può essere ritrovato esclusivamente nelle difese rigide (le barriere), ma debba essere messo in atto, come si sta facendo in questi anni, anche un sistema che consenta maggiore flessibilità, che possa meglio consentire il raggiungimento dell’equilibrio e il mantenimento della linea di costa”.

“Nello spirito di collaborazione e partecipazione specifico del Gizc – conclude l’assessore -, la Regione è disponibile a un confronto partecipativo con Enti locali, Parco del Delta del Po e portatori di interesse anche formalizzando un tavolo di condivisione e coordinamento degli interventi e delle scelte progettuali di difesa della costa, come quello già avviato nel territorio riminese”.

Litorale ferrarese

I danni più consistenti si registrano al Lido di Spina sud e fra il Lido delle Nazioni ed il Lido di Volano, qui per effetto delle acque alte particolarmente intense, accentuate dalla forma a golfo del paraggio.

Anche nell’area di Goro si è osservata l’erosione della spiaggia emersa per un tratto di circa 400 m davanti al faro di Goro.

Litorale ravennate

Al Lido di Savio è stata accertata la presenza di sabbia rilasciata dal mare, a seguito dell’ ingressione marina, lungo la litoranea nonostante la presenza di sacchi di sabbia a chiusura dei varchi presenti lungo i muretti che fiancheggiano la strada.

In località Milano Marittima nord, in un tratto frequentemente esposto a questo tipo di eventi è stata asportata completamente la difesa artificiale realizzata a protezione del bagno e lo stesso è stato invaso dall’ acqua. Al Lido di Dante e al Lido di Adriano sono state asportate completamente le duna artificiali di protezione invernale. Allagati e danneggiati alcuni bagni. In varie zone di Punta Marina parziale o quasi totale erosione della duna artificiale, così come anche a Porto Corsini e a Marina Romea, dove è stata intaccata anche la duna narturale. Anche a Casal Borsetti, alla foce del fiume Lamone, è stata erosa la duna naturale.

Litorale forlivese-cesenate

Dai controlli eseguiti sull’intero litorale di Cesenatico, risultano danni da erosione su tutto l’intero tratto comunale ed in particolare nei punti critici di Ponente Colonie, Valverde e Villamarina, riconducibili ad asportazione di materiale sabbioso totale e parziale dalle dune erette a protezione degli stabilimenti balneari. Evidente l’abbassamento del profilo trasversale della spiaggia emersa e un arretramento medio della linea di battigia di circa mt. 8-10.

A Valverde Nord alcune strutture balneari sono state intaccate dal moto ondoso ed avendo perso la spiaggia di fronte sono ormai a contatto con l’acqua, per cui è da ricostruire la spiaggia.

La duna, eretta a protezione degli stabilimenti balneari è andata persa, lo stesso piano di spiaggia si è abbassato di 0,50 m. per un tratto di 200 metri. A ridosso del porto canale è stata intaccata la duna a protezione degli stabilimenti balneari per l’intero tratto di complessivi m600, con abbassamento del piano di spiaggia di m 0.50.

Nella zona delle colonie, nel punto più critico la spiaggia è completamente scomparsa, obbligando l’Amministrazione Comunale ad erigere una protezione in sabbia nella via d’accesso che porta alla spiaggia. Anche in questo tratto si è avuta ingressione marina dalla via Vasco de Gama/Magellano con allagamento del relativo tratto di strada sul retro delle colonie.

Danni da erosione alla spiaggia e demolizioni parziali delle dune a difesa dell’abitato a Cesenatico Centro-Villamarina, con arretramenti della linea di riva variabili fra 5 e 10 m.

Per quanto riguarda i litorali dei Comuni di Gatteo e San Mauro Pascoli, gli arretramenti del fronte spiaggia dalla linea di riva si possono stimare fra i 5 e 10 m. I danni maggiori si sono riscontrati a Savignano Mare dove l’erosione ha interessato fortemente la difesa dell’abitato con demolizione parziale della duna. In questo tratto di circa 150 m il piano di spiaggia ha fatto registrare un abbassamento di circa 0.50 m per una profondità di circa 30 m.

Litorale riminese

A Bellaria la linea di riva ha subito un generale arretramento stimabile mediamente in m. 5, con una punta di erosione nella zona nord in corrispondenza di via Abbazia di Bellaria, che arriva a 10 m. La spiaggia emersa ha subito un abbassamento medio di 10 cm. con un massimo di circa 30 cm nella zona nord, dove sono stati rilevati danni alla duna di protezione, completamente asportata, e anche agli stabilimenti balneari.

Situazioni analoghe a Igea Marina (arretramento della linea di riva medio di m. 5, con punte massime di 10 m. a sud del pennello della nuova darsena), Rimini nord (arretramento con punte massime di 10 m. a Viserbella), Riccione Alba (arretramento massimo di 10 m. a sud del porto), Riccione Sud (arretramento della linea di riva medio di m. 10, con punte massime di 20 m. a confine con il Comune di Misano Adriatico), Misano (arretramento massimo di 10 m. nella zona sud prima della località Portoverde), Portoverde e Cattolica.