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Partono i saldi al Nord, Telefono Blu: tutti i dati di un mercato in discesa


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Partono i Saldi anche nelle regioni del Centro e del Nord (Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Veneto il Friuli è già partito il 3 gennaio) dopo un inizio tutt’altro che esaltante nelle regioni del Sud ove l’andamento è stato lento. Ovvero assalto alle “firme“ i primi giorni e poi stanca, tanti visitatori ma pochi che spendono. Il motivo è semplice. I consumatori e le famiglie non hanno accantonato denaro ma lo hanno speso in tutte le vacanze di Natale (viaggi, alimentare e regali ) e dopo i primi giorni di parziale entusiasmo, si accantonerà qualcosa con il prossimo stipendio dopo il 15 di gennaio. Per un vero cambiamento i Saldi dovrebbero partire o prima o subito dopo il giorno di Natale (esempio Londra ), ma vi è un problema maggiore.

I Saldi sono oramai superati e spesso inutili, hanno solo un vantaggio: l’obbligo di vendere merce di stagione (che pero’ viene già programmata sapendo che quasi la metà saranno gli invenduti). I consumatori hanno bisogno di concorrenza vera tutto l’anno e non certo di avere un’unica data per tutta Italia che certo avrebbe un effetto ma solo a favore dei venditori(circa il 20% è il fatturato sotto i saldi). Il vero problema è che i prezzi dai vestiti a molti altri oggetti dovrebbero essere dimezzati sempre. Anche quest’anno vendite per saldo progressive, prima con riduzioni del 30% poi del 50% e infine anche del 70%.

L’incertezza è tanta. Infatti questa estate gli italiani hanno speso circa 1,5 miliardi in flessione di un 10% (flessione che si ripete da tre anni) complessivamente l’inverno dovrebbe vedere entrate fra i 5 ed i 6 miliardi con un calo (forbice fra il 13% ed il 15%) nonostante prezzi sempre più ribassati (il che è positivo). Ogni italiano metterà a disposizione per i saldi una cifra intorno ai 250 euro (al Nord 300, al Centro 260 e al Sud 210). Non ci sono differenze fra Nord Ovest e Nord Est, si spenderà comunque di piu’ nelle grandi città Milano e Bologna in testa.

Dal sito www.sosconsumatori.it i consumatori potranno collegarsi per inviare denuncie e quant’altro . Troveranno anche i centralini di tutte le provincie http://www.telefonoblu.it/sedi_regionali.htm ). (Oltre 800 le segnalazioni lo scorso anno nel Nord soprattutto dalle grandi città Milano Torino Bologna Genova Venezia Verona Modena .300 nel centro ovviamente da Roma, poi Firenze , Perugia, Ancona .

Ecco i consigli che il Presidente Nazionale di Telefono Blu Pierre Orsoni ricorda a tutte le consumatrici e consumatori:

1) Ricordarsi il capo (fotografarlo) che ci interessa e il suo prezzo per capire l’esatto sconto (pieno e in saldo),quello è il vero Saldo, nelle promozioni possiamo invece trovare merce invenduta degli anni precedenti. Attenzione anche al prezzo di partenza.

2) Visitare piu’ di un negozio aiuta a non commettere errori .Vi è il rischio che venga messa in circolazione merce invenduta negli anni.Il negoziante deve dimostrare la veridicità di qualsiasi asserzione pubblicitaria. Lo spazio dei saldi deve essere ben chiaro .3)Attenzione alle etichette, quelle di origine ci permettono di risalire al produttore,quelle di contenuto garantiscono la composizione del prodotto e le modalità di lavaggio per evitare rischi.

4) Conservare sempre lo scontrino,se la merce è difettosa,si puo’ infatti optare per la restituzione del prodotto o ancora un prezzo inferiore.

5) Infine, salvo casi eccezionali e comprovati non si puo’ vietare di “provare “ la merce in vendita,occorreranno pertanto un apposito camerino e spazi necessari anche per le scarpe.