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Confesercenti Terre d’Argine: “Promuovere l’attività di prevenzione attraverso il presidio del territorio e il rispetto delle regole”


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L’annunciato potenziamento del Corpo Unico di Polizia Municipale dell’Unione Terre d’Argine va senz’altro nella giusta direzione. “Proprio in un momento in cui cresce il divario tra sicurezza reale e sicurezza percepita – afferma Massimiliano Siligardi, Direttore Sindacale Confesercenti per l’Unione Terre d’Argine – salutiamo con favore la notizia dello stanziamento di un contributo di 49mila euro da parte della Regione a favore del nostro Corpo di Polizia Municipale, destinato ad aumentare l’attività di prevenzione”.Da tempo, infatti, l’Associazione imprenditoriale aveva sollecitato l’intensificazione del presidio del territorio da parte delle forze dell’ordine, pur nella consapevolezza delle difficoltà di bilancio. “Il controllo del territorio infatti, è indispensabile per aumentare il senso di sicurezza dei cittadini. In particolare il previsto servizio di agenti a piedi o in bicicletta per le strade della città, può facilitare il dialogo ed il confronto diretto con le forze dell’ordine, favorendo un maggior senso di presenza e di vicinanza; fondamentali oltretutto per infondere tranquillità ai cittadini ed alle imprese che operano in ambito locale”.

Sino ad ora si è avuto spesso la sensazione che alcuni provvedimenti adottati per prevenire e combattere situazioni di degrado – ad esempio l’ordinanza che vieta il consumo notturno di bevande alcoliche in luogo pubblico – alla prova dei fatti siano rimasti lettera morta, causa l’impossibilità di controllare capillarmente il territorio. “Pensiamo al caso di Via Berengario e zone limitrofe in cui è stato richiesto un incremento dei controlli e l’installazione di sistemi di videosorveglianza – precisa Siligardi – Da tempo esercenti e cittadini lamentano situazioni di disagio e degrado. Il nostro auspicio è che grazie anche allo stanziamento della Regione sia possibile, contribuire al ripristino delle regole di una pacifica e civile convivenza”.

Ma per affermare appieno il senso di legalità sarà poi necessario anche uno sforzo ulteriore, oltre i compiti specifici della Polizia Municipale, riguardo, ad esempio alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel nostro tessuto economico e soprattutto nei confronti di fenomeni quali l’usura e l’abusivismo. “Sarà opportuna relativamente a questi temi una visione d’insieme dei fenomeni che ispiri un’azione congiunta e sinergica tra lo Stato ed il sistema delle autonomie locali. Una serie di politiche integrate attive sul territorio in grado di tradursi nel più ampio coordinamento possibile tra Polizia Municipale e Forze dell’Ordine; dirette a garantire il rispetto delle regole da parte di tutti”.

Rispetto delle regole che, secondo Confesercenti, è poi il criterio cardine con cui approcciare il cosiddetto ‘rischio invasione cinese’, sul quale si è dibattuto parecchio negli ultimi giorni. Un fenomeno che non verte più solamente sulla richiesta di manodopera poco specializzata o sul tessile, ma che è in forte espansione anche nei settori del commercio, della ristorazione e dei servizi alla persona. “Sarà fondamentale evitare ogni tipo di strumentalizzazione in chiave xenofoba. Piuttosto occorrerà saper cogliere quei segnali, utili rivelatori di comportamenti scorretti da parte di alcuni imprenditori. Come ad esempio la possibilità di praticare prezzi eccessivamente concorrenziali, che dovrà essere compatibile con il rispetto delle regole fiscali e contributive, con la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro e con l’osservanza della disciplina in materia di lavoro subordinato. Su questi aspetti occorre tener alta la guardia, per tutelare la libera concorrenza tra le imprese, i diritti e la salute degli addetti che lavorano nelle imprese e da ultimo ma non meno importante dei consumatori”.