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Bando Inail incentivi sicurezza: Cia, Confagricoltura e Copagri E-R ‘escluse le imprese agricole’


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“Il settore agricolo, assieme al comparto edile, sono considerati tra quelli in cui sono presenti i maggiori fattori di rischio lavorativo, sia per quanto attiene gli infortuni, sia per le malattie professionali. Nonostante ciò l’Avviso Pubblico 2010 INAIL lo ha penalizzato fortemente creando procedure farraginose e mal funzionanti che hanno impedito l’accesso delle aziende agricole alle risorse stanziate per la regione Emilia Romagna”. Lo sottolineano in una nota congiunta Cia, Confagricoltura e Copagri dell’Emilia Romagna.“La quasi totalità degli uffici delle confederazioni non è riuscita ad inoltrare le domande, realizzate con enorme dispendio di energie dedicato a contattare le aziende, predisporre i progetti e la documentazione, compilare le domande (certamente non semplici) e in un lasso di tempo limitatissimo. È difficile – prosegue la nota di Cia, Confagricoltura e Copagri – non esprimere delusione per l’esito di un bando che non è riuscito a rispondere degnamente allo sforzo che le imprese agricole fanno per migliorare i propri standard di sicurezza sul lavoro”.

Si tratta di 60 milioni di euro, dei quali più di 4 destinati all’Emilia-Romagna, di incentivi alle imprese per realizzare interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, stanziati, indistintamente, a favore di tutti i settori senza considerare il tasso di rischiosità di ciascuno di essi. “Le procedure informatiche non hanno consentito l’invio delle domande con esaurimento in tempi record dei fondi ‘prenotati’ da domande presentate da non si sa chi – sottolineano le associazioni – perchè le pagine web del sito INAIL erano inaccessibili ancora prima dello scoccare della fatidica ora ‘x’ fissata alle ore 14.00”. Questi sono solo alcuni degli aspetti che le confederazioni intendono porre in rilievo esprimendo la necessità che l’Istituto valuti per il futuro diverse modalità sia di attribuzione delle risorse, per assicurarne una più equa ripartizione, sia di trasmissione delle domande per garantire maggiore trasparenza negli esiti del bando”.

“Le organizzazioni – conclude il comunicato – non intendono più accettare penalizzazioni così rilevanti per le proprie aziende che ad oggi si vedono sempre più costrette a provvedere con propri mezzi al miglioramento degli standard di sicurezza sul lavoro”.

(CIA, CONFAGRICOLTURA, COPAGRI DELL’EMILIA ROMAGNA)