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Carpi, dibattito sul Progetto ‘Parco Lama’


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Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di ieri, giovedì 13 gennaio, l’argomento al centro della discussione è stato sicuramente il cosiddetto Parco Lama, con la presentazione di un ordine del giorno da parte del capogruppo del Pd Davide Dalle Ave che chiedeva uno studio di fattibilità sul tema. L’assessore all’Ambiente Simone Tosi ha commentato in aula alcune diapositive con i dati tecnici dell’area che un Comitato, forte di migliaia di adesioni e poi trasformatosi in Associazione, chiede che possa diventare un parco, ad ovest della ferrovia Modena-Verona, ad est del Cavo Lama, a nord da via Tre Ponti e a sud da via Due Ponti. Si tratta di un’area di circa 1 milione e 241 mila metri quadrati di superficie, che nel Prg è caratterizzata da tre destinazioni; la prima da zone insediative inserite nell’area di espansione urbana e da un Piano di riqualificazione (Pru), per 346 mila metri quadrati in tutto; la seconda è definita una zona periurbana, dove non è prevista edificazione ed è di circa 380 mila metri quadrati; la terza è infine zona agricola con vincolo paesaggistico, per 515 mila metri quadrati. Tosi ha spiegato che il Prg del 2000 ha indicato delle scelte e provato a dare risposte ai problemi di collegamento tra la parte nord-est e quella sud-est della città, oltre che a quelli della stazione ferroviaria; identificando un parco urbano da 170 mila metri quadrati, prolungando via Canalvecchio e dotando di parcheggi l’affaccio est della stazione. “Concentrando inoltre le aree verdi al centro delle zone insediative per preservare il ‘cannocchiale’ che dalla campagna consente di vedere la parte storica della città, ponendo un limite invalicabile all’espansione di Carpi e salvaguardando le tipicità del paesaggio agricolo. Spero che il dibattito in Consiglio – ha concluso – possa servire a dare il via ad uno studio di fattibilità serio e ponderato”.

In apertura di dibattito il consigliere Pd Paolo Gelli ha ricordato il valore altissimo di quest’area, la parte non urbanizzata più vicina al centro storico. “Lo studio di fattibilità richiesto nell’ordine del giorno del Pd serve proprio – ha detto – per sapere come realizzare qualsiasi tipo di intervento, prima di ripassare dal Consiglio. Stiamo parlando del 10% del territorio comunale, di un’area dieci volte più grande del parco urbano della vìcina Correggio, sulla quasi totalità della quale non si può costruire, totalmente di proprietà privata. La strada di collegamento tra Cibeno e Due Ponti potrebbe risolvere il problema dell’isolamento del quartiere, così come quello dell’accesso alla ferrovia e dei parcheggi nella zona musicisti. Lo studio di fattibilità andrà condiviso con tutti, Associazione Parco Lama in primis: e non dimentichiamo la possibilità nella zona del cimitero di insediare un parco urbano, di cui la città ha bisogno”.

Giliola Pivetti (capogruppo ApC) ha ricordato come migliaia di cittadini si siano appassionati al progetto del Parco Lama ma ha anche detto che “l’odg di Dalle Ave mette in difficoltà; questo studio di fattibilità potrebbe tarpare le ali infatti ad un progetto che non c’è e per il quale non si possono definire dei costi, visto che non si prevede ad esempio nessuna manutenzione essendo un progetto non convenzionale. Nessuno pensa di espropriare terreni per fare il Parco con i soldi del Comune. La città deve poi essere pienamente consapevole della valenza che assumerebbe questo progetto anche a livello nazionale”.

Lorenzo Paluan (capogruppo Lista Carpi a 5 Stelle-Prc) ha presentato un’immagine fotografica nella quale si poteva notare come dalla campagna ad est della città si possano ancor oggi vedere i profili di Cattedrale e Sagra. “Su questa vista incideranno parecchio i nuovi insediamenti del Pru dietro la stazione, 280 appartamenti, un albergo, 574 parcheggi, una piazza…E tutto ciò non risolverà il problema della viabilità nella zona, anzi. Il tema vero – ha detto – è dove porre il limite dello sviluppo della città futura: troviamo una soluzione per mettere fine al consumo del territorio e alla smodata espansione edilizia, cambiamo perciò il Pru, rinegoziandolo con la Regione. L’odg in discussione non è per me votabile, troviamo piuttosto gli strumenti di compensazione per impedire a chi possiede i terreni e non è ancora intervenuto di costruire, rivediamo anche gli strumenti di programmazione urbanistica e i comparti di espansione”.

Maria Viola Baisi (Pd) ha ribadito come l’odg del suo partito fosse chiaro “individuando un percorso e una direzione precisa, nella volontà del confronto. Quest’area potrebbe diventare una risorsa per il territorio, ma non se la difendiamo tout court, ma seguendo una visione strategica con matrice europea, che colleghi città e campagna. Riconsideriamo le funzionalità del Pru e anche i comparti di espansione”.

Roberto Andreoli (capogruppo PdL) ha preso poi la parola per spiegare come questo progetto farà passare alla storia la Giunta che lo porterà a termine e sarà una tappa epocale per Carpi. “Il Prg non è un dogma, tutto è modificabile se crediamo: colgo lo sforzo della maggioranza e della Giunta di voler colloquiare ma vorrei capire anche cosa vuole dire uno studio di fattibilità serio e ponderato. C’è la disponibilità di rivedere alcune cose che sono nel Piano regolatore generale, visto che abbiamo gli strumenti per farlo? C’è la disponibilità a mettere mano agli strumenti di programmazione territoriale, a garantire il ‘cannocchiale visivo’, a confermare o meno via Canalvecchio come collegamento stradale tra Cibeno e il quartiere Due Ponti?”.

Sono poi intervenuti nel dibattito anche i consiglieri Roberto Arletti (Pd), che ha ricordato la sua posizione favorevole al Parco Lama, Euro Cattini (Lega nord), che ha descritto il progetto come “una colata di cemento e già deciso”, Marco Bagnoli (Pd) che ha chiesto invece “di tenere i piedi per terra per una una riflessione su questo tema, pronti all’impegno e all’azione per lungo tempo”, Paolo Zironi (Pd) che ha a sua volta ribadito l’importanza di migliorare il collegamento tra quartiere Due Ponti e centro storico e di facilitare l’accesso alla stazione ferroviaria.

Il capogruppo Pd Davide Dalle Ave ha ricordato poi come la zona del Parco Lama “debba mantenere le caratteristiche dell’area verde, ma che il Pru può servire a collegare Cibeno e Due Ponti. In alcune sue funzioni possiamo ripensare questo Piano, ad esempio riguardo all’albergo, o pensando a costruzioni a basso impatto nei comparti d’espansione, ma lo studio di fattibilità serve per coinvolgere tutti gli attori in campo aprendo un percorso anche con l’Associazione. Modifico in questo senso leggermente il mio ordine del giorno”.

L’assessore Tosi ha dunque ripreso la parola per precisare che la Giunta si è presa l’impegno “a non aumentare di un metro quadrato le aree edificabili programmate, e lo stesso farà nel futuro Psc. Riguardo al Pru ricordo che la Regione ha già versato i soldi che sono serviti a noi per comprare la fascia ferroviaria, e che ora è Acer che deve costruire gli alloggi Erp. Ricordo altresì come il Prg del 2000 avesse l’obiettivo di raddoppiare le aree verdi presenti in città e nel 2012, alla sua conclusione, Carpi avrà effettivamente 1,6 milioni di metri quadri di verde pubblico, senza dimenticare i 3-400 mila metri quadrati dell’area boscata già programmata, i 240 mila dell’oasi La Francesa e il futuro parco urbano vicino al cimitero. Rispetto al Parco Lama c’è l’impegno a mantenere l’area a vincolo paesaggistico così come quella periurbana, a ragionare per accorpare le aree edificate aumentando quelle verdi il più possibile, verificando rispetto al Pru nuove funzioni, creando infine un nuovo rapporto tra la città e il canale Lama, magari pensando ad una pista ciclabile che corra sull’argine”.

Roberto Benatti (PdL) è intervenuto per spiegare come non fossero emerse novità rispetto a quanto deciso dal Prg nel corso della discussione, ha sottolineato quello che dovrebbe essere il ruolo dell’ente locale rispetto alla gestione della cosa pubblica e anche che sarebbe importante sapere chi sarà il soggetto deputato a realizzare lo studio di fattibilità.

Il Sindaco Enrico Campedelli ha affermato da parte sua di non accettare da Benatti e dalla sua parte politica lezioni sulla cosa pubblica, che la Giunta ha già cambiato per due volte le normative del Prg “e questo per dire che non è la Bibbia: e non abbiamo guardato di chi erano le aree prima di renderle edificabili. Il tema ora è di caratterizzare in modo differente le aree agricole: rifaremo la Convenzione con la Regione per il Pru ma non torneremo indietro. Lo studio di fattibilità per prescrizione governativa lo dobbiamo fare internamente e siamo disposti a metterci attorno ad un tavolo con il Comitato Parco Lama, anche se credo che molte delle loro richieste le abbiamo già esaudite”.

E’ giunto poi il momento del voto: in primis è stato chiesto il parere del Civico consesso su un emendamento all’ordine del giorno di Dalle Ave presentato dal consigliere Paluan e che chiedeva di “valutare la modifica degli strumenti di programmazione urbanistica per tutta l’area della ferrovia, avviando un percorso partecipativo per la definizione del progetto che preservi il più possibile le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del territorio in oggetto”. L’emendamento è stato approvato da tutti i gruppi presenti in aula ad esclusione del Pd, quindi respinto. L’ordine del giorno Pd (con le modifiche introdotte durante la seduta da Dalle Ave) è stato invece votato da Pd e ApC, mentre Paluan, PdL, Lega nord e Luca Lamma (Fli) si sono espressi in senso contrario.

Ricordiamo che il testo del documento approvato afferma che “il Consiglio comunale ritiene utile istituire uno studio di fattibilità sul progetto proposto, lavorando con l’Associazione Parco Lama; ritiene opportuno considerare nella progettazione delle aree verdi di cessione il collegamento visivo ed in futuro anche infrastrutturale con le altre due aree, quella agricola e quella storico-paesaggistica; ritiene che i 900 mila metri quadrati delle due aree agricole siano da tutelare nella loro integrità e funzionalità, quindi non siano previsti piani di espansione su queste aree. Invita infine Sindaco e Giunta a realizzare lo studio in base al progetto Parco Lama da rendere noto al Consiglio comunale stesso”.