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Il Quadro demografico al 31 dicembre 2010 di Formigine


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L’Ufficio Anagrafe Comunale ha elaborato il quadro demografico al 31 dicembre 2010. La popolazione formiginese è di 33.832 abitanti ed è in costante, seppur diminuito aumento da anni (nel quinquennio 2006-2010 si è assistito ad un aumento di oltre 2000 cittadini). Le famiglie sono 13.562 delle quali 751, quelle composte da cittadini non italiani. Sono invece 258 le famiglie cosidette “miste”, ovvero quelle con almeno uno dei componenti straniero. I nuclei familiari sono poi così composti: da una persona (3645 che equivale al 26,9%), due persone (3880 – 28,6%), tre persone (3005 – 22,1%), quattro persone (2212 – 16,3%), cinque persone (596 – 4,4%). Interessanti anche le percentuali delle famiglie con figli: un figlio (3608 che equivale al 55,5%), due figli (2344 – 36%), tre figli (450 – 6,9%), quattro figli (85 – 1,3%).

I dati permettono alcune importanti riflessioni. Rispetto al 2009 (33.440 residenti) si evidenzia, rispetto agli anni precedenti, un incremento contenuto della popolazione dell’1,17% (+392 cittadini). Inoltre il saldo naturale, ovvero la differenza tra nati e morti nel corso di un anno, è positivo (+77). Nel 2010 sono stati infatti 370 i nuovi nati, dei quali 51 non italiani (13,8%), e 293 sono stati i decessi.

Significativo anche il saldo migratorio (+315). A fronte di 1391 immigrazioni, delle quali 1144 da altri Comuni italiani, sono state registrate 1076 emigrazioni, delle quali 936 verso altri Comuni italiani.

Formigine si conferma un comune giovane; analizzando infatti sia l’età media (41,34) che l’indice di vecchiaia, ovvero il rapporto tra popolazione anziana (oltre i 65 anni) e quella compresa tra gli 0 e i 14 anni, risultano dati più bassi rispetto alla media provinciale. I residenti da 0 a 14 anni sono 5183 (15,32%), da 15 a 29 anni 5044 (14,91%), da 30 a 65 anni 18101 (53,50%) ed oltre 65 anni 5504 (16,27%): pertanto circa 1/3 della popolazione è di età inferiore ai 30 anni.

Interessante anche il dato relativo alla presenza di residenti non italiani, che registra una crescita contenuta rispetto agli anni precedenti: 2260 nel 2010 (1091 maschi e 1169 femmine). La percentuale di non italiani rispetto al totale della popolazione residente (1,63% cittadini comunitari e 5,05% cittadini extracomunitari) si attesta tra le più basse a livello provinciale. I paesi di provenienza più rappresentati sono Romania, Polonia, Ungheria e Francia per quanto riguarda i cittadini comunitari; Marocco, Albania e Ghana per i cittadini extracomunitari (da evidenziare la presenza di 64 cittadine ucraine e 61 cittadine moldave, occupate prevalentemente presso le famiglie formiginesi). Sono residenti nel Comune cittadini di 77 nazioni e, nel corso dell’ultimo anno, 39 cittadini non italiani residenti sono diventati cittadini italiani. Sono stati inoltre celebrati 12 matrimoni “misti” tra cittadini italiani e non italiani. Infine, al 31 dicembre 2010, risultano essere iscritte 378 persone, riunite in 217 famiglie, all’Anagrafe degli Italiani residenti all’estero (A.I.R.E.) del nostro Comune. Si tratta di cittadini formiginesi emigrati dall’Italia, oppure nati all’estero.

Curiosi anche i dati relativi ai nomi e ai cognomi più diffusi nel territorio comunale. Tra i nomi, Andrea (495) seguito da Marco (484) e da Maria (453), mentre tra i nati nel 2010, il più utilizzato è stato Luca (11) per i maschi e Sofia (9) per le femmine; tra i cognomi, Ferrari (467) è largamente il più diffuso, seguito da Barbieri, Venturelli, Corradini, Cuoghi, Zini e Rossi.

“Formigine conferma una forte attrattività dovuta all’alta qualità della vita, della quale si può fruire – commenta il Sindaco Franco Richeldi – dai dati 2010, emerge ancora una volta una comunità giovane, vivace e dinamica. I servizi che fino ad oggi continuiamo a garantire nonostante le difficoltà dovute alla crisi economica, una coesione sociale mantenuta alta anche grazie al forte associazionismo, un senso diffuso del rispetto delle regole e dell’ordinata convivenza civile, concorrono alla percezione che nel nostro comune si viva bene. Dobbiamo infine continuare ad impegnarci per cercare di creare prospettive future alle giovani generazioni, che qui rappresentano una percentuale importante della popolazione”.