La Consulta ha dato ragione alla Regione Emilia Romagna che ha di fatto introdotto i DICO con una semplice legge regionale, parificando l’accesso al welfare anche per le cosiddette coppie di fatto. E questo è un dato che messo in questi termini può sembrare neutro. In realtà ogni giorno sentiamo da tutti gli enti locali alzarsi il lamento contro i tagli, contro la crisi, contro il Governo. Al dunque però, di fronte a risorse limitate, e quindi di fronte alla scelte del come distribuirle, di quali priorità dare, si sceglie l’ideologia, invece della famiglia, così come definita dalla Costituzione, fondata sul matrimonio, come nucleo primario della società.
Questo è un elemento di cui i cittadini devono tener conto quando scelgono per chi votare: in mezzo a tanto rumore su questioni lontane, a tanta polemica sulla persona del Presidente del Consiglio, in silenzio, e con lestezza in Emilia Romagna, si sceglie di “allargare” le maglie dell’accesso alle prestazione di welfare agevolato alle coppie di fatto, comprendendo in questa definizione dai confini sfumati una miriade di situazioni. E impoverendo ancora chi invece sceglie di assumersi una responsabilità precisa verso la società.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)