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Carpi, in Consiglio il 150esimo dell’Unità d’Italia


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Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 13 gennaio sono stati discussi tre ordini del giorno dedicati al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Il primo era firmato da Pd, Luca Lamma di Futuro e Libertà, Lorenzo Paluan (Lista Carpi a 5 stelle-Prc) e Andrea Bizzarri (IdV), il secondo dalla Lega Nord, il terzo dal Presidente del Consiglio Giovanni Taurasi. Il documento firmato da Taurasi (e poi sottoscritto in seguito anche dai gruppi Pd e ApC e da Luca Lamma di FlI) chiedeva di denominare Parco dell’Unità d’Italia-17 marzo 1861 l’area verde individuata nel comparto ex Silan ed è stato approvato quasi all’unanimità (con l’astensione della Lega Nord), mentre più articolato è stato il dibattito sugli altri due ordini del giorno.

Il primo di questi, quello sottoscritto da Pd, Luca Lamma, Lorenzo Paluan e IdV invitava Sindaco, Giunta e Presidenza del Consiglio “a predisporre e presentare al Civico consesso una proposta affinché la ricorrenza del 150esimo venisse celebrata con iniziative e manifestazioni adeguate, con particolare attenzione alla diffusione e alla sensibilità popolare, dei giovani e degli studenti, nonché con la partecipazione delle scuole”. L’ordine del giorno della Lega nord Padania, firmato dal capogruppo Argio Alboresi, invitava invece la Giunta ad impegnarsi “affinché le celebrazioni non scadano in vuota, falsa, inutile retorica e quindi nell’ennesimo spreco del denaro dei contribuenti ma convergano in un’azione volta a rimediare ai guasti provocati dal Risorgimento, a risanare le fratture da esso originatesi e a valorizzare e promuovere le culture, le tradizioni, la storia dei popoli d’Italia, affinchè essa possa tornare ad essere un idea universale capace di riunire il mondo. Inoltre a fare in modo che siano dati i giusti riconoscimenti a tutti coloro che negli oltre duemila anni di storia della nostra città e provincia hanno contribuito, prima e dopo l’Unità d’Italia, a rendere il nostro territorio ricco, bello e accogliente, uscendo da schemi ideologici che contraddicono nei fatti ogni principio e vocazione di unità”.

Il Presidente Taurasi ha aperto il dibattito elencando le numerose attività avviate già nei mesi scorsi in occasione delle celebrazioni dell’Unità d’Italia e inserite nel Progetto Adotta un monumento-Tutta mia la città, realizzato in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado dell’Unione Terre d’Argine. “Abbiamo messo in moto molte energie, anche grazie ad un contributo di 25 mila euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per le diverse iniziative del 150esimo, e abbiamo coinvolto – ha detto – studenti e insegnanti, invitandoli a co-progettare con noi iniziative che intendono ricordare i 150 anni alle nostre spalle con uno sguardo rivolto al presente e al futuro e in modo non retorico, perché non vogliamo solo ricordare il 150esimo dell’Unità, ma sedimentare un legame tra le scuole, gli avvenimenti storici del passato, i luoghi e i monumenti della nostra città, spingendoli a riflettere sull’identità di oggi della nostra comunità”.

Giliola Pivetti (capogruppo ApC) ha poi preso la parola per sottolineare alcuni aspetti relativi a queste celebrazioni. “Di cosa ha bisogno l’Italia oggi? L’unità sì, ma dopo 150 anni sarà difficile che si instauri un vero spirito unitario e un senso di patria, anche se tutto ciò che può portare alla concordia è benvenuto. Ritengo poi forzato parlare sempre di Ciro Menotti, anche se questo a Carpi abbiamo, visto il suo peso limitato nella storia del paese”. Dopo aver sottolineato positivamente il fatto che ad una prima stesura dell’ordine del giorno firmato dal Pd fossero stati tolti i riferimenti alla Resistenza come un secondo Risorgimento, Pivetti ha poi concordato con la Lega Nord e le sue affermazioni sul Risorgimento italiano che non ha avuto una conclusione del tutto utile “mentre una confederazione di stati avrebbe risolto problemi fin dall’inizio. Sono almeno sessant’anni che non pensiamo più al Risorgimento…ora recuperiamo quello che non abbiamo fatto prima” ha concluso, ricordando anche la sua proposta di nominare una Commissione Toponomastica e di intitolare a Vittorio Emanuele II una via o una piazza cittadina. Marco Bagnoli (Pd) ha esordito spiegando che non lo entusiasmava cambiare nome alle vie, ha sottolineato positivamente le iniziative avviate per celebrare il 150esimo e ha chiesto di fare attenzione ai costi e alla rendicontazione di questi, auspicando che su questi temi si possa trovare una condivisione futura tra maggioranza e opposizione. Il collega di gruppo Paolo Zironi ha invece dal canto suo delineato un percorso-ragionamento sul ruolo dei lavoratori e dei sindacati nella storia del nostro paese e per il suo sviluppo in senso solidaristico. L’assessore Alessia Ferrari ha inteso ricordare le iniziative promosse dalle istituzioni culturali cittadine e dall’assessorato alle Politiche culturali in collaborazione con gli altri Comuni delle Terre d’Argine. “Ci servono per dare chiavi di lettura per interpretare il presente e dare spunti per il futuro, in modo che non si esaurisca il tema una volta passato il 17 marzo 2011. La stessa programmazione delle attività delle Politiche culturali sarà improntata quest’anno ad affrontare l’argomento da diversi punti di vista”.

Enrico Gasparini Casari (Lega Nord) ha citato il concetto federalista come base dell’azione del suo movimento e che affonda le basi nella storia d’Italia degli ultimi 150 anni. “Uno Stato federale è un possibile volano per ridare slancio al nostro Paese, per ridare forma ad un sistema vecchio. Le celebrazioni per il 150esimo possono essere occasione di un confronto civile, terreno fertile non per dannose divisioni ma per una profonda evoluzione”. E dopo che Roberto Arletti (Pd) ha citato nel suo intervento la Costituzione italiana e i suoi passi salienti si è passati alle dichiarazioni di voto nel corso delle quali il capogruppo Pd Davide Dalle Ave ha contestato alcune affermazioni della collega Pivetti sul ruolo del fascismo mentre il capogruppo PdL Roberto Andreoli ha letto un articolo del Regolamento del Consiglio comunale relativo al ruolo del Presidente: al momento delle votazioni sui tre ordini del giorno (detto all’inizio di quello sull’intitolazione del Parco) il documento firmato da Pd, Lamma, Paluan e Idv ha ottenuto l’unanimità dei voti mentre quello presentato dalla Lega Nord invece ha avuto solo i voti favorevoli dei proponenti, visto che si sono astenuti il gruppo PdL, Luca Lamma e il gruppo ApC e si sono espressi in modo contrario il gruppo Pd e Lorenzo Paluan.