Maurizio Piccinini, capogruppo Centrosinistra-Pd nel Consiglio dell’Unione Terra di Castelli, interviene nel dibattito sull’ipotesi di fusione tra Comuni. «A differenza dell’Unione di Comuni, la fusione di Comuni non è solo un assetto organizzativo sovracomunale ma un cambiamento più profondo della forma di governo territoriale. L’Unione, ente di secondo livello, può talvolta essere “invisibile” rispetto al rapporto cittadini – amministratori. Infatti, i cittadini di ogni Comune dell’Unione continuano a fare riferimento al loro Sindaco, ai loro Consiglieri e Assessori. Sono poi questi i soggetti istituzionali che attuano il loro ruolo rappresentativo su due livelli: quello del Comune di appartenenza e quello dell’Unione. La fusione invece cambia radicalmente questo rapporto, riportandolo a un unico organo di governo per più Comuni.
Una tale trasformazione è possibile solo dopo aver verificato l’esistenza di un ampio consenso da parte dei vari soggetti, politici, economici e culturali del territorio, e dei singoli cittadini. Non a caso le norme prevedono che l’ultima parola spetti ai cittadini chiamati a referendum. Uno studio di fattibilità quindi non deve dare nulla per scontato, ma può solo accompagnare questo percorso di verifica.
Il Partito democratico non ha mai smesso di riflettere e progettare intorno a questi temi. La creazione e l’allargamento dell’Unione Terre di Castelli ne sono la dimostrazione evidente. Ed è normale che una questione così impegnativa veda opinioni e posizioni diverse, a mio avviso molto meno contrastanti di quanto appaiano: quella del consigliere che pone obbiettivi ambiziosi con grande carica ed entusiasmo, quella dei sindaci che richiamano la necessità di tenere i piedi per terra, per difendere servizi e assetti messi a rischio dalle mancate promesse del governo.
Perciò fanno sorridere quelli che parlano di spaccature nel Pd su questo argomento. Il Pd vuole semplicemente promuovere la discussione sull’argomento per costruire un percorso partecipato e trasparente che porti a consolidare gli ottimi risultati raggiunti e approfondire la possibilità di nuovi assetti, come l’eventuale Fusione di alcuni Comuni».