Home Cronaca Sassuolo: in città compaiono manifesti col “saluto romano”

Sassuolo: in città compaiono manifesti col “saluto romano”


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E’ partita dalla segnalazione di un nostro lettore la caccia ai manifesti contenenti il saluto romano, che lo ricordiamo è reato, in corso in queste ore da parte della Polizia di Stato e della Polizia Municipale. In città sarebbero stati affissi numerosi manifesti (come in foto riportato) che ricordano la strage di Acca Larenzia, nella quale vennero uccisi tre attivisti politici legati al Movimento Sociale il 7 gennaio 1978 a Roma.

 Due i fronti nei quali sono impegnate le forze dell’ordine: da un lato la ricerca e la rimozione dei manifesti affissi abusivamente, questa affidata alla Municipale e dall’altro la Polizia di Stato ad indagare sugli autori del gesto; sembra si stia cercando di appurare se manifesti simili siano comparsi anche in altri comuni del territorio. Le indagini saranno sicuramente affidate alla Uigos di Sassuolo.

La conferma che si tratta di manifesti affissi senza alcuna autorizzazione ci è arrivata direttamente dal sindaco Luca Caselli, che ha poi allertato il Comandante delle Polizia Municipale Stefano Faso.

Sulla vicenda interviene anche il consigliere del Pd Sandro Morini:  “Se è vero che è in Italia bisogna avere il coraggio di ricordare tutte le vittime della violenza ideologica e politica, di destra o di sinistra che siano, è altrettanto vero che manifesti come quelli apparsi ieri a Sassuolo, non aiutano di certo questa pacificazione.

Per la mia storia personale, sarei pronto a ricordare senza nessun imbarazzo la brutale e assurda uccisione di quei tre ragazzi romani, ma mi si permetta di dire che manifesti simili servono solo ad alimentare l’odio e il rancore delle frange estreme. Il fascismo grazie a Dio è superato in Italia, ma la stupidità di chi non capisce la lezione della storia, purtroppo no.

Auspico comunque una indagine delle forze dell’ordine, per capire chi ha affisso questi manifesti, non c’è nessuna connessione con la nostra storia locale, per questo non vorrei fossero opera di qualche gruppuscolo di invasati arrivati a Sassuolo da fuori per combinare guai”.