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Resoconto dell’ultima seduta del Consiglio comunale carpigiano


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Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi del 13 gennaio scorso sono state discusse diverse interrogazioni: dopo quella di Giuseppina Baggio (PdL) su via dell’Industria, sono state portate all’attenzione della Giunta e del civico consesso tre documenti, firmati rispettivamente da Euro Cattini (Lega nord), Antonio Russo (PdL) e Marco Bagnoli (Pd).

Cattini ha chiesto conto della situazione della frazione di Santa Croce, per la quale ha chiesto maggiori servizi, ad esempio una farmacia, un centro di pronto soccorso, una banca, punti collegati con anagrafe e poste, un negozio di alimentari, oltre che un maggior controllo del territorio anche mediante telecamere fisse. Russo dal canto suo ha ricordato la situazione del distretto tessile carpigiano e in particolare la diffusione di imprese i cui titolari sono di nazionalità cinese. “La Giunta concorda nel ritenere particolarmente allarmante – ha chiesto con la sua interrogazione – il dilagante fenomeno del lavoro nero nelle imprese gestito da costoro? Quali azioni ha posto in essere l’amministrazione begli ultimi due anni al fine di prevenire il gravissimo e costante aumento di attività irregolari sul territorio? Quante sono le aziende gestite da cittadini cinesi nel carpigiano? Non sarebbe indispensabile una maggior collaborazione con l’attività ispettiva del Ministero del Lavoro e dell’Inps?”. Bagnoli infine con la sua interrogazione ha sottolineato il tema del lavoro nero nel nostro territorio, domandando all’ente locale se questo fenomeno risulti in aumento, se esistano stime per valutare i danni economici diretti ed indiretti e modalità per contrastare e fare emergere forme di diffusa illegalità, che coinvolgerebbe fasce crescenti di popolazione italiana e non.

Ha risposto alle tre interrogazioni l’assessore all’Economia Simone Morelli: a Cattini ha spiegato come certi servizi, come quelli anagrafici, si possano ottenere con il Demotel; che la farmacia c’è, a Gargallo; che per il commercio privato, così come per banche e edicole, il tema è quello della scarsa appetibilità di Santa Croce e che da questo punto di vista il Comune può fare poco fuori dal centro storico. Cattini ha replicato che così Santa Croce rimane l’unica frazione senza nulla, e che il Comune potrebbe impegnarsi perché qui si insediasse una posta o una banca, così come uno sportello itinerante dell’anagrafe. Riguardo alle domande di Russo Morelli ha risposto poi che il rispetto della legalità deve vigere sempre, ha fornito alcuni numeri basati su stime di Confindustria e Camera di Commercio sulla presenza di cittadini e imprese cinesi, ha sottolineato come le 30 maggiori imprese del distretto commercializzino con propri marchi rispettando le leggi e utilizzando manodopera italiana. A Carpi, dicono i dati diffusi in Consiglio dall’assessore, 68 sono le imprese del tessile-abbigliamento i cui titolari sono cinesi, poi ce ne sono 34 nel commercio, 32 nella ristorazione e 5 sono parrucchieri o estetisti. Le forze dell’ordine si coordinano e agiscono invece per contrastare il lavoro nero mentre non solo con l’Ispettorato del lavoro si possono mettere in atto modalità a livello territoriale. Russo ha spiegato come sia debole la risposta della politica locale e che la Polizia municipale può fare molto di più per contrastare la concorrenza sleale che distrugge il tessuto imprenditoriale. A Bagnoli infine Morelli ha risposto citando dati nazionali sul fenomeno lavoro nero e spiegato come associazioni di categoria e sindacati siano molto attive nel distretto a segnalare casi di abusivismo, così come le forze dell’ordine sono attive in forma coordinata nel contrasto. Controlli di cui si dà un giudizio positivo e che si vogliono continuare. Il consigliere Pd in sede di controreplica ha ringraziato per le risposte l’assessore rimarcando come la situazione sia in profonda trasformazione e che sul lavoro nero bisogna mantenere accesi i riflettori.