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Modena: secondo appuntamento del ciclo di conferenze “Dove va la Matematica?

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L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia tiene un nuovo ciclo di conferenze promosso dal Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata “G.Vitali” dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dall’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti.

L’iniziativa dal titolo “Dove va la Matematica? (e da dove viene?)” porterà alla scoperta delle radici della Matematica che, seppur una scienza antica, continua ad essere una disciplina in continua evoluzione, grazie alla ricchezza delle problematiche che le vengono poste dalle diverse aree della ricerca.

Questo ciclo di conferenze, organizzate dal prof. Sergio Polidoro dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e dai proff. Franca Cattelani e Francesco Barbieri dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti, mira ad evidenziare il legame tra la Matematica e le altre discipline che, nel corso della storia, le hanno fornito un costante impulso a crescere e che ad essa propongono tuttora nuovi problemi e nuove sfide.

Il secondo appuntamento, che si terrà mercoledì 26 gennaio 2011 alle ore 17.00 presso l’Aula Magna dell’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti (Corso Vittorio Emanuele II, 59) a Modena, vedrà la presentazione da parte dello stesso autore prof. Lucio Russo dell’Università di Roma Tor Vergata del volume “Ingegni minuti. Una storia della scienza in Italia”.

“Il volume presenta una sintesi dello sviluppo scientifico in Italia dal 1200 a oggi, proponendo tesi interpretative di carattere generale. La tradizione che a lungo ha emarginato la scienza da importanti settori della cultura italiana – afferma il prof. Lucio Russo dell’Università di Roma Tor Vergata – è bene esemplificata dall’epiteto <ingegni minuti>, attribuito ai cultori della scienza esatta da Giambattista Vico. In questo volume saranno presentati i seguenti quesiti: Quali sono le radici di questa tradizione e quali sono state le realtà culturali di diverso segno presenti nel paese? Qual è stato il contributo del Rinascimento italiano al sorgere della scienza europea? Perchè, dopo i successi della scuola galileiana, la ricerca italiana entrò rapidamente in una profonda crisi? L’esame dei risultati degli scienziati risorgimentali può modificare, e come, il giudizio storico sul Risorgimento? Quali sono le cause della profonda crisi in cui versa la ricerca scientifica italiana dagli anni ’70 del secolo scorso? La globalizzazione lascia ancora spazio a politiche scientifiche nazionali o europee? È mia convinzione non solo che la storia della scienza possa essere compresa solo esaminando i contesti (culturali, economici, tecnologici, sociali e politici) che forniscono alle comunità scientifiche i problemi concreti da affrontare e le risorse, culturali e materiali, per risolverli, ma anche che la storia di un paese non possa prescindere dalla storia della sua ricerca scientifica e che lo scarso interesse per questo aspetto del nostro passato abbia sottratto un elemento essenziale al dibattito in atto sul futuro dell’Italia”.