“Nelle strutture sanitarie della Regione ed in particolare nelle strutture pubbliche di pronto soccorso si rivolgono un numero sempre crescente di cittadini extracomunitari; spesso queste richieste d’intervento di Pronto Soccorso in realtà si risolvono per essere visite ordinarie che potrebbero essere svolte da medici di base”. Lo scrive Galeazzo Bignami (pdl) in una interrogazione alla Giunta per conoscere: quante prestazioni sanitarie (suddivise per struttura ospedaliera della Provincia di Bologna) sono state erogate in favore di soggetti extracomunitari; quante prestazioni di Pronto Soccorso sono state erogate; quanti soggetti extracomunitari ne hanno usufruito e quanti sono gli interventi complessivi erogati in Pronto Soccorso, anche con riguardo a cittadini non extracomunitari. Il consigliere, nel rilevare che tuttavia una notevole fascia di utenti extracomunitari sono individui privi di un qualsiasi titolo di soggiorno o di autorizzazione a permanere nel territorio italiano e che pertanto questi sarebbero, a tutti gli effetti, privi di assistenza sanitaria in quanto clandestini, chiede di sapere il costo complessivo sostenuto dall’AUSL per le prestazioni erogate nei confronti di individui extracomunitari e di queste, quante in Pronto Soccorso. Bignami, in particolare, domanda: quante, di queste, sono state erogate in Codice bianco, verde, giallo e rosso e con che costo e quante di queste sono state recuperate. L’interrogante, infine, chiede quanti sono, in complessivo e a prescindere dalla cittadinanza, gli interventi di Pronto Soccorso erogati e se risultano essere esentati dal pagamento del ticket i cittadini extracomunitari con parenti residenti in regione Emilia-Romagna, prescindendo dal titolo di soggiorno e, in caso affermativo, per quale tipologia di prestazioni.