«L’esito era scontato, per cui già domani riprenderemo il percorso dello stato di agitazione. L’Amministrazione dovrà tenere conto dell’orientamento espresso dai lavoratori già nell’assemblea della settimana scorsa». Così Stefania Gasparini e Roberto Melotti, sindacalisti della Cisl Funzione pubblica di Modena, commentano il risultato della consultazione sul progetto di riorganizzazione della Polizia Municipale. «Per come era formulato, il referendum si presta ora a strumentalizzazioni sulle scelte dell’amministrazione, come dimostrano le dichiarazioni di vari esponenti politici. Ribadiamo che votare per punti avrebbe riportato il dibattito sul piano della pura dialettica sindacale e avrebbe salvaguardato la conquista della volontarietà sul turno di notte».
La Cisl Fp, che stigmatizza il clima di tensione in cui si è svolta la consultazione, invita ora le altre organizzazioni sindacali a concordare tempi e modalità della ripresa dello stato di agitazione. «Ora il Comune dovrà fare chiarezza sugli incentivi economici: noi – aggiunge l’agente Elisabetta Buzzotta, referente Cisl Fp – abbiamo sempre sostenuto che il maggiore sforzo va compensato. La reticenza dell’amministrazione a fornire un impegno nel merito, pur in un quadro di equilibrio con i salari accessori delle altre categorie professionali, è stata decisiva nel determinare il malcontento degli agenti». Per la Cisl Funzione pubblica occorre, infine, una riflessione complessiva sul ruolo e sulla funzione della Polizia Municipale e sui bisogni di sicurezza della comunità modenese.