“Altro che favorire la sosta breve nella zona della stazione. Il Comune vuole salassare ulteriormente i cittadini pendolari o che vivono e lavorano nella zona, obbligandoli, vista l’assoluta carenza di parcheggi, a pagare cifre folli solo per evitare la multa. Se non si chiama ricatto questo poco ci manca”.
Lo afferma il Consigliere regionale e comunale del Popolo della Libertà, Andrea Leoni, sull’entrata in vigore della nuova tariffazione e degli orari della sosta a pagamento voluta dal Comune di Modena dal primo febbraio nella zona della stazione dei treni.
“Al posto che costruire i parcheggi promessi a servizio della stazione dei treni, la Giunta di sinistra ne ha tolti e ha aumentato la tariffazione dei pochi rimasti. Proporre come unica alternativa a chi è titolare di un abbonamento ferroviario il pagamento di 25 euro al mese per posteggiare l’auto è una presa in giro. Così come lo è proporre come conveniente a chi lavora o vive nella zona e vuole parcheggiare una spesa di fatto obbligata di 700 euro + iva, ovvero 840 euro, all’anno per avere un posto nel garage. Siamo al limite del paradosso e dell’incapacità amministrativa.
Ci vuole una bella faccia tosta a spacciare come un vantaggio il pagamento della sosta anche di domenica e durante gli altri giorni un’ora prima alla mattina e un’ora dopo alla sera. E’ chiaro che con la scusa di volere favorire la sosta breve l’Amministrazione comunale nasconde in realtà un unico obiettivo: guadagnare sempre più anche sulla sosta. Altro che rivoluzione nel piano della sosta, qui ci vuole la rivoluzione contro il piano della sosta”